Dismissioni di immobili del Ministero Difesa nella città di Milano. Il “Protocollo d’intesa” sottoscritto il 6 agosto 2015

Notiziario n. 89 del 24 agosto 2015 –

La caserma Garibaldi di piazza S.Ambrogio in Milano

La caserma Garibaldi di piazza S. Ambrogio in Milano vista dall’alto

A distanza di un anni esatto dalla sottoscrizione del precedente che ha interessato Piazza delle Armi  in via delle FF.AA. (328mila mq di superficie),  i Magazzini di Baggio in via Olivieri (58mila mq) e la caserma Mameli in via Suzzani (117mila mq) per un totale complessivo di 48.300 di superficie edificata, un nuovo protocollo per la valorizzazione di immobili della Difesa, non più utili alle esigenze della nostra Amministrazione, è stato sottoscritto in data 6 agosto u.s. a Milano.  Parti firmatarie del predetto protocollo sono state, oltre al M.D.,  l’Agenzia del Demanio, il Comune di Milano, il Ministero per i  Beni e le Attività Culturali e l’Università Cattolica, che ha il dichiarato obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico,  ampliare l’offerta universitaria cittadina e razionalizzare  alcuni spazi in uso alle FF.AA, creando così “una straordinaria occasione per riqualificare e valorizzare parti importanti del territorio, senza consumo di suolo e nel mantenimento di edifici d’alto valore storico”.

La prima di queste operazioni riguarda  la realizzazione della nuova sede della Polizia di Stato nella Caserma Montello di via Caracciolo, previo il trasferimento delle funzioni operative ora svolte dalla Difesa presso la Caserma Santa Barbara di piazzale Perrucchetti,  e l’acquisizione da parte dell’Ateneo milanese della prospiciente Caserma Garibaldi.

A tali fini, il Protocollo prevede:

  • l’acquisizione in proprietà della Caserma Garibaldi da parte dell’Università Cattolica per 88 milioni di €;
  • l’impegno dell’Ateneo milanese  a erogare l’importo  di  cui  sopra  mediante  finanziamento  dei  costi  di rimessa in funzione della Caserma Montello per le esigenze della Polizia di Stato e della Caserma Santa Barbara per le necessità manifestate dal Ministero della Difesa;
  • l’impegno del Comune di Milano a porre in essere tutte le attività necessarie a realizzare l’operazione e a garantirne la conformità urbanistica ed edilizia.

Il progetto, garantendo un’adeguata risposta alle esigenze delle realtà che attualmente occupano la Caserma Garibaldi,  darà così vita a un grande polo culturale e formativo, di elevato prestigio anche dal punto di vista storico e architettonico,  nel cuore dell’area metropolitana di Milano, consentendo in  tal modo  la razionalizzazione e il concentramento delle attività didattiche e scientifiche dell’Ateneo.

Al riguardo, particolare soddisfazione è stata espressa dalla Ministra Roberta Pinotti che ha dichiarato come il protocollo firmato a Milano confermi da parte del Ministero della Difesa “l’attenzione verso il territorio, in particolare nei confronti della città di Milano.  Attraverso un processo di razionalizzazione delle proprie infrastrutture e di ottimizzazione logistica e operativa, la Difesa rende disponibili caserme non più utili ai fini istituzionali per aprirle a nuovi progetti, partecipandole, nel ricordo della loro storia, alle nuove realtà di sviluppo del territorio, dell’economia, della cultura e della qualità della vita dei cittadini.  Questo nostro percorso è un viaggio che continuiamo a fare con l’Agenzia del Demanio e le diverse municipalità, convinti che solo con il gioco di squadra si possono ottenere risultati come quello odierno, impensabili fino a poco tempo fa”

Il Protocollo impegna inoltre le Parti firmatarie  a definire un “accordo territoriale di sicurezza integrata” – alla cui definizione è stato delegato il prefetto di Milano, F.P. Tronca – per stabilire le tempistiche e le modalità attuative dell’operazione, anche tramite una suddivisione per lotti funzionali.

La FLP DIFESA condivide e apprezza lo sforzo che il MD sta facendo, per la prima volta in modo serio,  in materia di dismissioni.  Ritiene però che questo sforzo dovrebbe essere accompagnato anche da una puntuale informazione alle OO.SS. nazionali e alle Rappresentanze che operano in quelle strutture oggetto di dismissione, che invece continua purtroppo a mancare.  L’hanno corso inviammo una nota specifica al Sottosegretario Rossi, che ripubblichiamo su questa stessa pagina, ma che è rimasta sinora lettera morta…

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 19.08.2014 – Lettera di FLP DIFESA al Sottosegretario Rossi