Seconda riunione FUA 2015. Prevista una seconda tornata di passaggi interni, ma accordo ancora lontano per mancanza della determina sul FUS

Notiziario n. 105 del 29 settembre 2015 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgSeconda riunione, ancora del tutto interlocutoria e per nulla conclusiva, con la delegazione dell’AD presieduta dal Direttore Generale di PERSOCIV per la definizione dell’ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA 2115,  operazione questa, mai come quest’anno difficile e complessa, anche in ragione della compresenza di alcuni nodi, tutt’oggi non risolti.  Come i colleghi ricorderanno, la prima riunione, tenutasi il 29 luglio u.s.,  era servita solo a fare un primo punto di situazione sulle somme disponibili e a fornire una prima ipotesi di distribuzione delle somme.  Nella riunione di oggi  si è entrati più nel vivo, e la più importante novità da noi fortemente sollecitata da tempo e attesa dai colleghi, è la previsione di una seconda fase di passaggi interni alle aree dopo la prima tornata con decorrenza 1.1.2010,  che non aveva avuto sinora repliche a causa del blocco delle retribuzioni introdotte dal 2011 da Berlusconi e poi confermato  sino al 31.12.2014 dai Governi che sono succeduti. Ma andiamo con ordine.

Partiamo innanzitutto dalla dotazione del FUA 2015:  le somme certe e disponibili del FUA 2015 sono pari quest’anno a € 52.860.917,00  al lordo oneri a carico dell’A.D., e dunque con una significativa differenza in negativo di € 3.821.531,00 rispetto al 2014.  Rispetto a questa dotazione del FUA 2015,  la distribuzione delle somme prevista dal prospetto allegato 12 della bozza di ipotesi pervenuta da PERSOCIV, che pubblichiamo come allegati 1 e 2 su questa stessa pagina, ripropone il modello consolidato di ripartizione, con una riconferma degli stanziamenti 2014 per posizioni organizzative (€ 2.525.281,00) e indennità di mobilità (€ 370.000) e una crescita di PPL, turni e reperibilità (soprattutto) in ragione delle esigenze comunicate a PERSOCIV  dagli Organi Programmatori (SGD, SS.MM., etc.).  La dotazione del Fondo per Agenzia Industrie Difesa è quest’anno pari a € 2.114.436, pari al solito 4% delle somme FUA disponibili per l’anno in corso.  Per i passaggi interni con decorrenza 1.1.2015, l’accantonamento previsto è pari a € 2.025.112,64. Dunque,  in ragione degli importi residuati a valle degli accantonamenti, la quota pro capite FUS 2015 si attesterebbe quest’anno a 837,54 € al lordo oneri AD., a fronte di  € 963 (somme certe) + € 26,45 (somme variabili) nel 2014. Dunque quota FUS minore rispetto all’anno scorso.

Questo il quadro complessivo della proposta di distribuzione illustrata dalla dr.ssa Preti, rispetto ai cui contenuti abbiamo espresso come FLP DIFESA le seguenti osservazioni e proposte.

In merito alla dotazione del FUA 2015, al pari di quanto avvenuto negli anni precedenti sin dal 2013 (si veda il Notiziario n. 71 del 20 giugno),  la nostra O.S. ha sollecitato la  D.G. a richiedere al MEF il dettaglio relativo alla provenienza delle voci che compongono il  FUA Difesa 2015,  che il MEF ha sempre negato in questi ultimi anni alla faccia della tanto esibita, ma mai praticata, trasparenza.  La dr.ssa Preti ci ha allora ricordato che, a seguito delle nostre sollecitazioni ripetute negli anni, ha richiesto sistematicamente il prospetto delle somme che alimentano il FUA,  ma che il MEF li ha sempre altrettanto sistematicamente negati.  Riproporremo il problema sul tavolo politico,  atteso che mai quest’anno, a fronte del possibile taglio delle risorse variabili, è necessario avere piena conoscenza delle somme disponibili, e lo faremo nella già programmata riunione con il Vertice politico del 7 ottobre p.v..

Secondo problema sulla dotazione FUA 2015, ci sono quasi 4 mln in meno rispetto al 2014. Innanzitutto corre l’obbligo di segnalare che, su nostra richiesta, l’Amministrazione ha precisato che gli attuali € 52.860.917 al lordo oneri AD rappresentano la dotazione di partenza del FUA 2015, che potrebbe godere di una successiva  implementazione, allo stato stimata in circa 6 milioni di € ulteriori.  Che deriverebbero anche dall’applicazione dalla circolare MEF n. 20 dell’8.05.2015 recante istruzioni applicative circa il ricalcolo, a partire dal 2015, dei fondi della contrattazione integrativa in applicazione dell’art. 9 – comma 2 bis – del DL 78/2010 così come modificata dalla legge di stabilità 2014, al fine, attraverso la stabilizzazione delle decurtazioni intervenute, di conferire in futuro alla dotazione dei FUA una connotazione di maggiore stabilità.  Come già da noi riferito in precedenza, ipotizzando il sopra richiamato incremento di circa 6 mln di €,  la dotazione definitiva del FUA 2015 potrebbe allora stare all’interno di una forbice compresa tra 58 e 59 mln di €,  ma su di essa pesa oggi, in ogni caso,  la tagliola determinata dalla legge di assestamento del bilancio 2015,  già votata dal Senato e oggi all’esame della Camera  (A.C. 3305),  che non prevede le somme c.d. “variabili” del FUA 2015,  che nel 2014 erano state pari nel M.D. a € 1.128.838,00.  Rappresenteremo il problema sul tavolo del 7 ottobre p.v., chiedendo un impegno del Vertice politico affinché  lo scippo (perché tale appare) delle somme variabili  non venga consumato. Resta però il problema antico: è necessario per quanto possibile irrobustire la dotazione del FUA.  La dr.ssa Preti ha fornito nella riunione di oggi le risposte da noi sollecitate nella precedente del 29 luglio: le risorse derivanti dai recuperi relativi allo svolgimento di attività extra lavorative ex art. 1 L. 662/1996, che il D.Lgs 165/2001 destina al FUA, per ISPEDIFE sarebbero pari  solo a 22mila €, mentre per quanto attiene l’accordo del 13.02.2013 A.D./OO.SS.  sulla destinazione al FUA del 25% dei risparmi derivanti dal riordino in chiave interforze della Sanità militare, non sarebbe risultato alcun risparmio.  Però!  Porremo pure questa questione sul tavolo politico del 7 p.v.,  e vedremo le risposte del Vertice. Rimane comunque ferma la nostra convinzione sulla possibilità di implementazione delle risorse FUA attraverso l’anticipazione sin a partire da quest’anno delle risorse derivanti dai riordini delle FF.AA. di cui ai DD.LLgs. n. 7 e 8/2014, attuativi della legge delega 244/2012.

Per quanto riguarda turni, reperibilità e PPL, gli accantonamenti prospettati prevedono incrementi rispetto al 2014 per tutte le fattispecie, essendo state recepite tutte le esigenze segnalate dagli Organi Programmatori,  al netto delle decurtazioni operate negli anni precedente (-16% reperibilità, -8% per PPL e -6% per turni).  Colpisce in particolare l’incremento dell’assegnazione alla “reperibilità” (€ 4.530.497,39 €  rispetto ai 3.582.900,00 €  del 2014, ben oltre il 25%, che pare in gran parte dovuto alle richieste di SMM),  di cui francamente non comprendiamo le ragioni atteso l’utilizzo eccessivo che di questo istituto si fa in ambito MD.  A tal riguardo,  la nostra O.S. ha detto alla dr.ssa Preti di non essere assolutamente d’accordo, atteso che ogni incremento di somme per la reperibilità comporta una corrispondente riduzione del FUS, e pertanto abbiamo chiesto di confermare l’accantonamento 2014.

La novità positiva del FUA 2015, invece,  come già detto, potrebbe essere data dalla seconda tornata dei passaggi interni alle aree con decorrenza 1.1.2015,  per i quali è confermata nella bozza di ipotesi di accordo predisposta dalla D.G. l’ipotesi più favorevole legata all’attuale consistenza nelle diverse fasce retributive di personale:  n. 481 in area 3^ e n. 614 in area 2^, per un numero complessivo di 1095 (in area 1^, come noto, non è possibile prevedere passaggi, atteso che tutto il personale ausiliario occupa la fascia apicale), con una  spesa complessiva pari a € 2.025.112,64 anch’essa al lordo oneri datoriali.  Va a tal riguardo precisato che la quantificazione dei passaggi, di cui al prospetto contenuto nell’art. 10 della bozza di ipotesi, originano dalla attuali disponibilità di fascia derivanti al 1.01.2015 dal rapporto tra organici e presenze effettive, ricomprendendo nel calcolo anche gli ipotizzati transiti dalla fascia inferiore.  L’A.D. ha dunque fatta propria  la nostra richiesta su nuovi passaggi entro l’area non appena fuori dal blocco delle retribuzioni,  e di questo diamo ampiamente  atto alla dr.ssa Preti  per aver onorato l’impegno assunto (vds. nota congiunta AD-FLP di luglio 2013, che pubblichiamo questa pagina come allegato 3).

Con separato accordo integrativo, come già avvenuto nel 2010, saranno individuati criteri e punteggi per la formazione della graduatorie, trattandosi di selezione sulla base di requisiti e titoli posseduti.

La novità invece molto negativa, allo stato dell’arte, e che blocca l’accordo FUA 2015,  è data dal vuoto cosmico che tuttora pervade la questione relativa al sistema di valutazione da adottare per la distribuzione del FUS. Cassata dai rilievi della FP la norma contenuta nell’accordo 2014 (valutazione da 1 a 1,5), ma anche nei precedenti, e non ancora varato a tutt’oggi dall’A.D. il nuovo sistema di valutazione della performance individuale (e non si sa ancora il perché),  non esiste allo stato nella nostra Amministrazione un sistema di valutazione ai fini della distribuzione del FUS.  Per il FUS 2014, la determina  in data 15.02.2015 (vds allegato 4 su questa stessa pagina) a firma del Sottosegretario Rossi aveva salvato la situazione, recuperando i vecchi parametri di valutazione.  Per il FUS 2015, invece, non c’è ancora nulla, atteso che la determina datata 1 agosto 2015 (vds. allegato 5 su questa pagina),  anch’essa firmata dal Sottosegretario Rossi e resa nota alle OO.SS. nella riunione del 6 agosto c.a. (si veda il Notiziario di pari data n. 86),  nulla dice al riguardo del FUS 2015, come avevamo già segnalato ai colleghi in quel Notiziario.  Questo buco, evidente e clamoroso di cui non si comprendono ancora le ragioni,  e che potrebbe produrre effetti negativi anche per quanto attiene i “passaggi interni”, impedisce di fatto la chiusura dell’accordo FUA, mentre il tempo passa e la fine dell’anno è sempre più vicina.   Ma  impedisce indirettamente anche il varo dei progetti locali (in molti Enti, in particolare a Roma, PERSOCIV in primis, non sono stati varati progetti locali di produttività in mancanza dell’accordo nazionale, cosa del tutto naturale in condizioni normali),  e in ogni caso la sottoscrizione degli accordi per la distribuzione del FUS 2015. Una situazione incredibile, mai avvenuta negli anni precedenti, dunque di natura assolutamente straordinaria, rispetto alla quale occorre porre in essere accorgimenti straordinari, tenuto conto che siamo oramai all’ultimo trimestre dell’anno.  Invitiamo  pertanto le nostre strutture territoriali ed RSDU a prendere in esame l’utilità di sollecitare gli Enti a convocare urgentemente le OO.SS/RSU per il varo dei progetti locali 2015, laddove non ancora varati.  Per quanto ci riguarda, nella riunione del 7 p.v., porremo con forza questa questione al Vertice politico, chiedendo innanzitutto spiegazioni e richiamando l’Amministrazione alle proprie responsabilità, che appaiono allo stato ben evidenti, facendo riserva sin da ora di azioni di tutela nelle opportune sedi.

Proseguiamo questo Notiziario con un rapido  aggiornamento sui tempi di  corresponsione delle somme FUA/FUS in arrivo, che peraltro conferma quanto da noi già anticipato in precedenti Notiziari. Già corrisposto il FUS 2014 e i saldi FUS 2012 e 2013 con il cedolino di agosto,  rimangono da corrispondere Posizioni Organizzative e  i 2/12 residui di turni, reperibilità e PPL 2014, che verranno corrisposte con il cedolino di ottobre.  Per quanto invece riguarda turni, reperibilità e PPL 2015,  verranno corrisposte con il cedolino di novembre p.v. ulteriori sei/dodicesimi (e non cinque, come in un primo tempo sembrava),  e dunque comprenderanno le indennità fino a tutto il corrente mese di  settembre. Le relative segnalazioni da parte degli Enti dovranno pervenire a BDUS improrogabilmente entro e non oltre il 14 p.v. (le nostre strutture territoriali sono invitate a vigilare affichè questa scadenza venga rispettata).  Per quanto riguarda invece le ulteriori somme (c.d “variabili” del FUA 2014 pari a € 26,45 lordo lav., vds Notiziario n. 102 del 25.09.2015),  se ne parlerà sicuramente nel 2016.

Concludiamo infine con il segnalare alle lavoratrici e ai lavoratori interessati che abbiamo consegnato alla dr.ssa Preti la circolare n. 161601 datata 17 giugno 2015 della competente Direzione Generale del Ministero dei Beni Culturali,  che pubblichiamo come allegato 6 su questa stessa pagina, segnalando la necessità che anche il personale civile della Difesa “in peculiari situazioni personali sociali e familiari” possa usufruirne della possibilità  riconosciuta ai nostri colleghi dei Beni Culturali ai quali, a domanda,  può essere concessa “una pausa ridotta, con corresponsione del buono pasto, pari a 10 minuti,  termine minimo indicato dall’art. 8 del Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, recante << attuazione delle direttive 93/104/CE concernenti taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro >>”. IL D.G. si  è riservato  un approfondimento al riguardo,  e una risposta a breve.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Bozza accordo FUA 2015 – Versione per la riunione del 29-09

Allegato 2: Allegati Accordo FUA 2015 – Versione per la riunione del 29-09

Allegato 3: Nota congiunta A.D. – FLP 22.07.2013

Allegato 4: Determina 13.02.2015 su FUA 2014

Allegato 5: Determina 1.08.2015 su FUA 2016

Allegato 6: Circolare BAC pausa orario