Ma cosa sta succedendo in alcuni Enti dell’Esercito? Nonostante gli interventi di SME, relazioni sindacali locali sempre in sofferenza. Lettera di FLP DIFESA al Capo di SME

Notiziario n. 132 dell’11 dicembre 2015 –

Il gen. Errico, Capo di SME, con il SSS Rossi

Il gen. D. Errico, Capo di SME, con il Sottosegretario  D. Rossi

Ma cosa sta succedendo in alcuni Enti dell’Esercito? Continuano ad essere parte di una Organizzazione fortemente gerarchizzata e piramidale, dove l’indicazione impartita dall’alto o anche solo la moral suasion  posta in essere dall’Autorità centrale continuano ad esercitare un rilievo importante o, viceversa, alcuni Enti vivono e operano all’interno di quell’organizzazione come pezzi a sé stanti, di fatto autonomi e indipendenti? La domanda, magari anche un po’ provocatoria, vien del tutto naturale guardando ad alcuni recenti accadimenti che toccano le relazioni sindacali di livello locale di Enti dell’Esercito. Ma vediamo il perché.

Nel corso dell’incontro con il Capo di SME  avvenuto in data 29 luglio u.s. (vds. Notiziario n. 83 di pari data),  le OO.SS. nazionali segnalarono una serie di forti criticità delle relazioni sindacali in alcuni Enti, che si ponevano in assoluta controtendenza rispetto alla correttezza che registriamo nelle relazioni nazionali con SME-RPGF e DIPE. Per quanto ci riguarda, segnalammo le problematiche relative a CME di POTENZA,  CERIMANT di MILANO e 1° Rgt. Corazzato di TEULADA (CA), altre OO.SS. ne segnalarono di altri Enti. Inoltre,  la nostra O.S. richiamò al Capo di SME la necessità di un attento monitoraggio in ordine agli orari delle riunioni sindacali. E, a conclusione, tutte le OO.SS. nazionali chiesero al gen. Errico di avviare ogni più utile iniziativa e di esercitare un’azione permanente di monitoraggio perché fossero azzerati i contenziosi locali.

Dobbiamo dare atto al gen. Errico di aver dato immediato seguito agli impegni assunti in quella circostanza con le OO.SS. Nazionali.  Gli atti emanati ne forniscono un’ampia e probante documentazione:

  • con nota prot. n. 6861 del 10.09.2015 ai Vertici d’area (che pubblichiamo su questa pagina come allegato 2) il Capo di SME ha chiesto di sensibilizzare i Comandanti degli Enti perché “instaurino con la compagine sindacale relazioni improntate alla reciproca fiducia e collaborazione, in linea con l’approccio adottato a livello centrale”
  • successivamente, con nota SME DIPE prot. n. 76751 del 5.11.2015 che pubblichiamo su questa pagina come allegato 3, il Capo DIPE ha chiesto ai Comandanti dei cinque Enti oggetto delle criticità segnalate dalle OO.SS. nazionali nell’incontro del 29 luglio u.s. un “sintetico punto di situazione sull’attuale stato delle relazioni sindacali”  e ha preannunciato per i giorni a venire l’effettuazione di una video conferenza ad hoc, che ci risulta essere stata effettuata;
  • sul versante “orari delle relazioni sindacali”, già precedentemente SME-DIPE con fg. 45611 del 23.07.2015 aveva chiesto ai Vertici d’area “di impartire le necessarie disposizioni agli Enti posti alle proprie dipendenze affinchè, in aderenza alle citate disposizioni normative, sia assicurato lo svolgimento delle riunioni in argomento fuori dell’orario, ovvero svolti in orari differenti previa condivisione con tutte le Rappresentanze del personale qualora si individuino precise esigenze locali” (la sottolineatura e dello stesso SME-DIPE, si veda l’allegato 4 pubblicato su questa stessa pagina).

Più di questo, riconosciamolo, SME non poteva fare rispetto alle questioni poste dalle OO.SS. nazionali. Ma, ed è proprio questo il punto, purtroppo l’azione di SME allo stato non è sostanzialmente servita quasi a nulla.  Come al CERIMANT Milano (nota gravissima delle RSU, che pubblichiamo in allegato 5 su questa stessa pagina) o in Enti di Torino, dove vengono puntualmente disattese le disposizioni di SME sulla convocazioni delle riunioni sindacali, con evidenti profili di antisindacalità e di danno nei confronti di alcune OO.SS., FLP in primis, che ci porterà a chiedere il conto ai Responsabili, e non sarà da poco… Siamo inoltre  a conoscenza delle risposte fornite a DIPE da alcuni dei cinque Enti attenzionati dallo S.M., palesemente incongruenti.

Ci chiediamo: è’ normale, questo? Esiste ancora in tutti gli Enti dell’Esercito una dipendenza gerarchica strutturata e correttamente gestita? E’ con questi approcci che si intende affrontare la complicata operazione di riordino della FA da qui al 2018?

Abbiamo denunciato questi fatti, a nostro avviso gravissimi sul piano del metodo prima che del merito, direttamente al Capo di SME con la lettera che pubblichaimo come allegato 1 su questa stessa pagina, nella quale abbiamo anche sollecitato il secondo incontro con le OO.SS. nazionali, già programmato per metà ottobre e ancora non calendarizzato.

Alla prossima puntata sull’argomento.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 30.11.2015-Lettera FLP DIFESA a Ca SME per problematiche Enti Esercito

Allegato 2: Lettera Capo SME a Vertici area n. 6861 del 10.09.2015 – relazioni sindacali locali

Allegato 3:  Lettera del DIPE a Enti n. 76751 del 5.11.2015 – relazioni sindacali locali 

Allegato 4: Disposizioni SME-DIPE per orari riunioni sindacali n. 45601 del 23.07.2015

Allegato 5: 4.12.2015- Nota RSU CERIMANT Milano