Notiziario n. 39 del 5 aprile 2016 –
In questi giorni, abbiamo ricevuto tantissime richieste di informazioni in merito al bando di mobilità che doveva essere pubblicato entro il 28 febbraio u.s. e che invece, a tutt’oggi, non ha ancora visto la luce.
Proviamo, come al solito, a delineare il quadro all’interno del quale si colloca questa vicenda.
Dopo un confronto durato oltre quattro anni, e in tutto quel periodo sempre arenatosi sul nodo dei “pareri” degli Organi programmatori, in data 29.09.2015 è stato sottoscritto dal Sottosegretario Rossi e dalle OO.SS. nazionali il “Protocollo d’intesa tra l’amministrazione della difesa e le organizzazioni sindacali rappresentative del personale civile non dirigente”, che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2, che reca le nuove procedure per i reimpieghi (all. A), per la mobilità volontaria ordinaria (all. B) e straordinaria (all. C), e il prospetto con criteri e punteggi per la formazione delle graduatorie (all. D), e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 106 del 1.10.2015.
L’ intesa del 29.09.2015 ha costituito un evento storico per il M.D., atteso che per la prima volta i lavoratori civili avrebbero avuto procedure di mobilità con regole chiare e definite, per come avviene da sempre nelle altre AA.PP., e non sarebbero stati più soggetti ai pareri discrezionali degli Organi Programmatori (O.P.), come avvenuto da sempre. Un evento salutato allora in modo molto positivo da FLP DIFESA, che ha invece espresso qualche perplessità sulla nuova procedura di reimpiego.
La nuova procedura per la mobilità interna volontaria prevedeva, in sede di prima applicazione e dunque con riferimento all’anno in corso, la comunicazione da parte degli O.P. a PERSOCIV entro il 31 gennaio u.s. delle “esigenze funzionali suddivise per aree, profili professionali ed Enti/Reparti con eventuali requisiti aggiuntivi – che saranno specificati nel bando – comunicando contestualmente il grado di scopertura organica massima per ciascun Ente o per singolo profilo professionali”, e, successivamente, la pubblicazione delle predette esigenze funzionali sul sito di PERSOCIV “entro il 28 febbraio 2016”.
Ebbene, è noto a tutti che le scadenze fissate per il 2016 dal “protocollo” del 29.09.2015 non siano state per nulla rispettate. Siamo ad aprile, e a tutt’oggi le “esigenze” di che trattasi, che ci risulta essere state comunque comunicate in tempo utile dagli O.P. a PERSOCIV, non sono state ancora pubblicate sul sito.
Il ritardo, trattandosi della prima uscita del bando, ci può anche stare; quello che invece non ci può stare assolutamente, è che il mancato rispetto dei tempi non sia stato preceduto o quantomeno accompagnato dalla benchè minima informazione alle OO.SS. e ai lavoratori interessati.
I quali lavoratori, peraltro, e la circostanza non è per nulla peregrina, dal 1 gennaio u.s. non hanno più potuto presentare istanze di mobilità, in quanto la vecchia procedura è stata azzerata al 31.12.2015 e la nuova non è ancora avviata. Dunque, una situazione di blocco totale della mobilità interna volontaria che ha oramai superato i tre mesi, che crea parecchi problemi a molti nostri colleghi interessati al trasferimento, e che vede al danno aggiungersi anche la beffa di una mancanza totale di informazioni sullo stato della vicenda.
Intorno alla metà del mese di marzo u.s., avevamo avuto notizia che il ritardo fosse imputabile a problemi tecnici legati all’approntamento della piattaforma informatica per la gestione della nuova procedura, problemi la cui risoluzione non appariva comunque imminente. Avevamo allora sollecitato, seppur informalmente, la pubblicazione di una “news” sul sito della D.G., che spiegasse ai lavoratori interessati le ragioni del ritardo e indicasse i tempi di pubblicazione del bando o rinviasse ad altra info.
Ovviamente, nulla di questo è successo, e la cosa non sorprende poi molto in questi ultimi tempi: a ben oltre trenta giorni dai tempi fissati dal protocollo, manca qualsiasi informazione al riguardo e i lavoratori interessati brancolano nel buio, e con essi anche le OO.SS. che risposte a tal proposito non hanno da darne.
Con queste premesse, abbiamo inviato in data di ieri al Sottosegretario Rossi la nota qui pubblicata in allegato 1.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 04.04.16- let. SSS per bando mobilità non avviato
Allegato 2: Protocollo 29.09.2015 mobilità e rempieghi con firme