Mentre ai lavoratori civili vengono negati 10.000 passaggi economici in più nel 2016, via libera alla equiordinazione delle carriere del personale delle FF.AA. con le Forze di polizia

Notiziario n. 98 del 16 agosto 2016 –

L'on. Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato alla Difesa

L’on. Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato alla Difesa

Il Sottosegretario delegato on. D. Rossi incontrerà il 9 set. p.v.  le OO.SS. per fare il “punto di situazione sul trattamento economico del personale civile”.  Trattasi, in buona sostanza, del seguito della riunione del 20.04.2016, nella quale l’on. Rossi aveva illustrato alle OO.SS. le risultanze del lavoro svolto dal  “gruppo di lavoro” costituito con DM 16.06.2015, e di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 47 di pari data.

Come noto, le risultanze dell’analisi compiuta dal “gruppo di lavoro” evidenziavano il notevole gap  esistente tra i trattamenti economici (civili) dell’ A.D. e quelli di altre AA.PP. Con riferimento al P.I. contrattualizzato, il trattamento economico nel MD presentava mediamente un differenziale di -9% sui dirigenti e di -15% sui non dirigenti; inoltre, le differenze riguardavano in misura minore il trattamento stipendiale (intorno al -3/4%) e invece molto di più l’accessorio. Per quanto attiene al personale non dirigente, il differenziale si attestava mediamente sul –34% (nel dettaglio: -25% per l’area 3^, -30% per l’area 2^ e -28% per l’area 1^).  Sul fronte dei dirigenti, invece, differenze in positivo (+11%) per il MD.

Di fronte a queste tristi evidenze, l’on. Rossi aveva prospettato quattro ipotesi per incrementare il trattamento economico civile: la costituzione di un fondo integrativo aggiuntivo; una sezione contrattuale ad hoc per il Ministero Difesa nell’ambito del nuovo comparto delle funzioni centrali; l’incremento della nostra Indennità di Amministrazione da ottenersi con il prossimo rinnovo contrattuale; infine, l’uscita dal comparto contrattuale e il transito nelle categorie speciali ex art. 3  D. Lgs. 165/2001, che lo stesso Sottosegretario ha giudicato comunque la meno percorribile. Queste quattro ipotesi sarebbero state successivamente  illustrate dallo stesso Sottosegretario alla Ministra, alla quale sarebbe poi spettata, dopo aver sentito FP e MEF,  la scelta sulla strada da imboccare,  scelta che sarebbe poi stata comunicata alle OO.SS.. Questa, in buona sostanza, la road map illustrata alle OO.SS. il 20 aprile u.s.,  che però a tutt’oggi non ha avuto alcun seguito. Infatti, nella riunione del 15 giugno 2016 (vds. Notiziario n. 73 di pari data) l’on. Rossi ci disse che la Ministra Pinotti non aveva ancora operato la scelta, e altre riunioni non ci sono state successivamente.

Se questa è allo stato la situazione sul fronte del trattamento economico civile,  altrettanto non si può dire però su quello del personale militare. Nonostante che il bilancio consuntivo 2015 abbia certificato un ulteriore scatto in avanti delle spese per il personale (siamo al 77,11%, record assoluto, quasi tutto derivante dalle retribuzioni dei militari)  e che questo 2016 abbia visto l’attribuzione del bonus sicurezza di 80 € a tutti i militari stessi,  nuovi incrementi appaiono all’orizzonte per i colleghi in divisa, e spieghiamo il perché.

La Commissione Difesa del Senato, nelle ultime riunioni prima della pausa estiva, ha esaminato l’A.S. n. 804  relativo alla c.d. “equiordinazione”  delle carriere tra Forze di Polizia (FPS) e Forze Armate (FA),  il cui presupposto normativo si trova nell’art. 1 L. 244/2012 come modificato dal DL 185/2015, che prevede che una quota parte non superiore al 50% dei risparmi di spesa di natura permanente,derivanti dall’implementazione della legge,  sia utilizzata per adottare entro il 1.07.2017 provvedimenti al fine di assicurare la sostanziale “equiordinazione” tra  FPS e FA. Tradotto in soldoni, significa bei soldini all’orizzonte per i colleghi militari.

A tal riguardo, vi invitiamo a leggere la “risoluzione” votata dalla Commissione Difesa Senato il  3 u.s. che pubblichiamo su questa stessa pagina come allegato, che impegna il Governo “a pervenire ad una disciplina armonica delle carriere che valorizzi gli importanti ruoli svolti dalle Forze armate e di Polizia”  e a “a far sì che il processo di riordino veda garantito lo stanziamento di adeguate risorse finanziarie già attraverso il prossimo disegno di legge di bilancio”.  

E mentre questo è avvenuto con l’OK del nostro Vertice politico,  noi attendiamo ancora che la Ministra Pinotti sfogli la margherita dopo aver negato ad altri 10.000 lavoratori il passaggio di fascia dal 1.1.2016!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 03.08.2016 – Resoconto e risoluzione approvata dalla Commissione Difesa del Senato