La FLP impugna il contratto di lavoro sottoscritto in data 12 febbraio u.s. relativo al personale del comparto Funzioni Centrali dinanzi ai giudici nazionali ed europei. Comunicato stampa di CGS ed FLP. Prosegue intanto la battaglia intrapresa dalla Federazione FLP per il riconoscimento degli arretrati non riconosciuti ai lavoratori per i primi sei anni di blocco contrattuale

Notiziario n. 42 del 20 aprile 2018 –

Si riporta di seguito il testo del comunicato stampa diffuso in data di oggi dalla nostra Federazione con la quale si dà conto dell’iniziativa da parte della stessa Federazione di impugnare il CCNL del comparto Funzioni Centrali sottoscritto in data 12 febbraio 2018 da CGIL, CISL,UIL, CONFSAL e CONFINTESA, ma non da FLP che ha avviato alcune iniziative ricorsuali.

” La FLP, Organizzazione Sindacale già promotrice del ricorso dal quale è scaturita la sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti pubblici, ha impugnato il Contratto del Comparto Funzioni Centrali sia dinanzi ai giudici nazionali che a quelli europei per violazione delle libertà sindacali previste dall’articolo 39 della Costituzione e dell’articolo 11 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Il prossimo 11 maggio è prevista la prima udienza del ricorso presentato dalla FLP presso il Tribunale di Brindisi, mentre è già stato presentato un reclamo dinanzi al Comitato Europeo dei Diritti Sociali del Consiglio d’Europa unitamente alla Confederazione CGS.

“Portiamo all’attenzione delle istituzioni comunitarie – dichiara Marco Carlomagno, Segretario Generale della FLP – la normativa italiana in base alla quale i sindacati che non sottoscrivono i contratti collettivi nazionali di lavoro sono esclusi da tutti gli altri livelli di contrattazione. “Questa disposizione, prevista dai contratti del pubblico impiego con apposite clausole – spiega il sindacalista – è in palese contrasto con quanto sancito dall’articolo 39 della Costituzione e con l’articolo 11 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo che tutela le libertà di riunione e di associazione in cui rientrano anche le libertà sindacali”.

“Il ricorso presso il Tribunale di Brindisi è il primo di una lunga serie di ricorsi che presenteremo nei prossimi giorni – ha dichiarato Marco Carlomagno – perché riteniamo inaudito che nonostante la pronuncia, favorevole al sindacato, della Corte Costituzionale (sentenza 231/2013) nella controversia tra FIOM e FCA, il Governo e alcune parti sociali continuino imperterrite a non rispettare la libertà di un sindacato rappresentativo di non firmare un contratto negativo per i lavoratori”.

“Negare il diritto alle forme di partecipazione e di contrattazione integrativa ai sindacati riconosciuti rappresentativi in base a norme di legge solo per non aver firmato un contratto che riduce le tutele alla salute e alle cure mediche la dice lunga sul livello di democrazia sindacale nel settore pubblico”.

Prosegue, inoltre, la battaglia intrapresa dalla FLP nei Tribunali per il riconoscimento degli arretrati stipendiali non riconosciuti ai lavoratori pubblici per i sei anni di blocco contrattuale. Nei prossimi giorni su questa importante vertenza si pronunceranno i Tribunali di Foggia, Napoli e Roma.

L’UFFICIO STAMPA FLP “

Si segnala in particolare all’attenzione dei lavoratori l’ultimo passaggio del comunicato stampa, che dà notizia del pronunciamento atteso a breve di tre Tribunali sul ricorso avviato nel 2017.

Pubblichiamo su questa stesa pagina:

  • la nota stampa diffusa in data di ieri dalla Confederazione CGS (allegato 1);
  • le agenzie che sono uscite al riguardo (allegato 2).

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Allegato 1: 18.04.2018 – Nota stampa CGS impugnazione CCNL FF.CC.

Allegato 2: 19.04.2018 – Agenzie varie