Notiziario FLP DIFESA n. 4 del 15 gennaio 2019 –
La riunione di oggi con la Ministra della Difesa, prof.ssa Elisabetta Trenta, ha segnato, dal nostro punto di vista, la ripartenza del confronto di livello politico sulle tematiche del personale civile.
Una ripartenza a nostro giudizio positiva, che giunge dopo sette mesi di mandato e di esercizio della relativa delega durante i quali il confronto era proceduto alquanto a rilento lasciando di fatto sul tappeto i diversi e complessi problemi della categoria, e generando anche un certo malessere tra i lavoratori, come dimostra il sondaggio attivato sul nostro sito.
Da oggi si riparte, dunque, e noi speriamo vivamente che la navigazione proceda spedita e al meglio, e che approdi in tempi i più rapidi possibili a risultati concreti e tangibili.
In apertura di riunione, la Ministra ha confermato che gli incontri a livello di Gabinetto con le OO.SS. avranno una cadenza mensile, di norma ogni primo martedì del mese, e al loro interno sono previsti anche confronti tecnici sulle diverse questioni. E’ un po’ il modello di relazioni sindacali che avevamo sollecitato alla Ministra con la nostra lettera del 10 settembre u.s. (si veda il Notiziario n. 98 di pari data), che recava l’indicazione delle questioni aperte sul fronte del personale civile e anche alcune nostre proposte. Anche per questo, ci siamo dichiarati d’accordo con gli intendimenti manifestati dalla Ministra, che ha poi dato la parola al consulente prof. Bonaccini che si sta occupando del “progetto formazione”.
Detto progetto era stato già illustrato nelle sue linee generali alle OO.SS. nel corso del secondo incontro a livello di Gabinetto, e ne abbiamo riferito ampiamente nel Notiziario n. 119 del 27.10.2018: è destinato a tutti i 26.000 dipendenti civili e riguarda attività specialistiche, tecniche e amministrative a largo raggio, con costi allora quantificati dallo stesso prof. Bonaccini in 92,1 mln di € nel triennio, prodotti in massima parte dai cospicui costi di missione, che sarebbe stato possibile abbattere se i corsi di formazione fossero stati decentrati.
Ebbene, il consulente ha oggi informato le Parti sociali che il progetto ha già avuto il sostanziale via libera da parte di SNA (Scuola Nazionale di Amministrazione), che ha condiviso l’idea di una “formazione ad hoc” per la Difesa, e interesserà il personale civile di tutte e tre le aree e sarà realizzato, oltre che a Roma, anche in altre sedi decentrate (Napoli, La Spezia, Taranto, Augusta e Milano per il momento). Il prof. Bonaccini ha infine riferito che, per il 2019, verranno coinvolti in questo progetto formativo circa 3.200 lavoratori, e che allo stato si sta definendo il calendario dei corsi.
E’ poi seguito il consueto giro di tavolo, e, in apertura del nostro intervento, abbiamo in primo luogo ribadito il nostro stupore per l’incontro separato del 20 dicembre u.s., che è parso riproporre antichi rituali e vecchi modelli relazionali non certo al passo con i tempi e con gli impegni di forte discontinuità rispetto al passato che si dice dovrebbero connotare questa stagione politica, anche in ambito Difesa. A tal proposito, la Ministra ha risposto assicurando il coinvolgimento di tutte le OO.SS. nei confronti che verranno.
In merito al “progetto formazione”, che è tra i punti più qualificanti delle tematiche segnalate alla Ministra con la nostra nota datata 10 settembre u.s., la nostra O.S. ha espresso un deciso apprezzamento per la scelta che appare assolutamente nuova in una Amministrazione, la nostra, che storicamente non ha mai brillato per l’attenzione al tema della formazione. Abbiamo anche espresso un pieno apprezzamento per le rassicurazioni ricevute dal prof. Bonaccini in merito al coinvolgimento, all’interno del progetto formativo, di tutto il personale, e dunque anche di quello di 2^ area e di quello appartenente alla 1^ Area, che – è quanto mai utile ricordarlo – era escluso da lungo tempo da qualsiasi processo formativo.
In merito alla altre tematiche, abbiamo ricordato l’elenco dettagliato che ne abbiamo fatto all’interno della già richiamata nota invita alla Ministra in data 10 settembre ( Notiziario n. 98 di pari data). Su alcune di queste tematiche, già segnalate come prioritarie nella nota inviata alla Ministra alla vigilia dell’incontro di oggi (si veda il Notiziario n 3 del’11 gennaio u.s.), ci siamo in sede di incontro soffermati ulteriormente e ne riprendiamo qui, di seguito, brevemente i termini.
- Piano straordinario di assunzioni: come già detto nel Notiziario n. 1 del 7 gennaio 2019, le 294 assunzioni disposte dalla legge 31.12.2018, n. 145, di cui a breve partirà il relativo bando, offrono certamente un pò di ossigeno agli Enti dell’area industriale a cui sono destinate, ma in nessun modo possono risolverne le criticità in materia di fabbisogno di personale. Occorreranno evidentemente altre assunzioni straordinarie, ma per far questo dovremo convincere il MEF, e la cosa non sarà facile fin quando il processo di riduzione delle risorse umane innescato dalla Legge Di Paola (legge 31.12.2012, n. 244) non subirà ripensamenti e modifiche, come oggi chiedono in tanti sia sul fronte interno alla Difesa (ricordiamo, a tal proposito, il grido di allarme lanciato dal Gen. Farina, Capo di SME, in sede di audizione parlamentare) sia sullo stesso fronte sindacale, dove oggi quasi tutte le OO.SS. chiedono di rivedere la legge 244, anche se a suo tempo ci hanno lasciato da soli nell’opposizione al progetto Di Paola e nello scendere in piazza contro i suoi intendimenti (si legga il Notiziario n. 94 del 9 luglio 2012, che recava un titolo alquanto illuminante (“Il coraggio di esserci, anche da soli”) e in allegato le foto di quella grande manifestazione). E’ tempo che si comprenda l’urgenza di un passo all’indietro – tenuto anche conto che i traguardi immaginati in termini di riequilibrio di bilancio non sono stati raggiunti e che la spesa per il personale è ancora lievitata – e che vengano rivisti i numeri degli organici finali del processo di riordino. Per questo motivo, abbiamo detto di ritrenere necessario un tavolo di confronto sulle criticità innescate dalla Legge 244.
- Fondo aggiuntivo personale civile: dopo l’importante novità legata all’accordo del 5 aprile 2017 con l’attribuzione, via legge di bilancio 2018, di 63 mln per il triennio 2018-2021, il problema – fortemente avvertito dalla categoria – delle basse retribuzioni accessorie rispetto a quelle in essere in altre AA.CC., sembra scivolato verso il basso nell’ordine di priorità del tavolo nazionale. Noi pensiamo che questa questione debba essere rilanciata e collocata in posizione prioritaria tra le tematiche che diverranno oggetto di confronto nei prossimi martedì, riprendendo il filo del 2017 sul fondo aggiuntivo e con messa in disponibilità da parte di A.D. di ulteriori risorse rispetto ai 63 mln in tre anni già accantonati.
- Progressioni verticali e problema area 1^: continua ad appararci inaccettabile la previsione contenuta nel Piano Triennale di Fabbisogno del personale (PTFP) di n. 100 progressioni interne tra le aree funzionali, di cui 50 da area 2^ a 3^ e n. 50 da 1^ a 2^ area. Quest’ultima previsione ci è sembrata addirittura offensiva con riferimento ai circa 1.700 dipendenti di area 1^, per i motivi che abbiamo ripetutamente evidenziato in passato e che permangono tutti allo stato anche alla luce della conferma dell’assetto professionale venuta dal CCNL, che anche per questo FLP non aveva firmato. Occorre trovare una soluzione che aumenti, e anche significativamente, il numero delle progressioni previste nel 2019.
Nei prossimi giorni, su richiesta dell’Amministrazione, segnaleremo le nostre priorità ai fini degli argomenti da iscrivere all’o.d.g. dei confronti periodici (il prossimo, sarà il primo martedì di febbraio p.v.).
In sede di repliche agli interventi del tavolo sindacale, i componenti della delegazione di parte pubblica hanno fornito le seguenti ulteriori comunicazioni:
- Bando di mobilità interna volontaria: a oltre due anni dal primo bando pubblicato nel luglio 2016, è annunciata finalmente, per la prossima settimana, la pubblicazione del secondo bando che, a guardare le percentuali di scopertura previste, offriranno comunque ben poche opportunità come abbiamo già detto.
- CCNI parte normativa: riprenderà a breve il confronto tra le Parti sindacali e la delegazione trattante, e ripartirà proprio dalle materie che sono stato oggetto di circolari applicative di PERSOCIV (criteri di distribuzione del FUS 2018, di fatto non normato dal CCNI 6.11.2018 come da noi ripetutamente denunciato; cancellazione della possibilità di rinuncia alla pausa psicofisica, la cui riconferma è invece inserita all’interno della nostra piattaforma per il CCNI già inviata ad A.D.; turni. Nelle more dei confronti, le circolari della D.G. dovrebbero essere temporaneamente sospese, la prima limitatamente alla parte relativa al FUS.
- Benefici pensionistici per servizio in polverifici e lavori insalubri: A.D. ha riferito che sono ancora in itinere le iniziative già annunciate alle Parti sociali nel corso della riunione del 1.12.2016, e segnatamente quelle di modifica legislativa, che necessitano però del concerto con altre AA.CC.. E’ del tutto evidente come su questa questione sia necessario, e anche rapidamente, fare un preciso punto di situazione.
Il prossimo incontro, su argomenti però ancora da definire, è come detto previsto per il 5 febraio p.v.
(Giancarlo Pittelli)
ULTIMORA – 16.01.2019
La Direzione Generale ha pubblicato a fine mattinata sul proprio sito la news che pubblichiamo di seguito in allegato 1 su : a seguire, ha inviato alle OO.SS. la convocazione di cui all’allegato 2.
- Allegato 1: 16.01.2019 – News PERSOCIV su circolari D.G.
- Allegato 2: 16.01.2019 – Mail di convocazione di PERSOCIV riunione 24 gennaio