Notiziario FLP Difesa n. 82 del 30 settembre 2020 –
Si è tenuta oggi a Persociv una riunione avente inizialmente all’ordine del giorno sia il FRD 2020 che l’aggiornamento del Protocollo COVID, a distanza di ben due mesi e mezzo dagli interventi normativi di luglio con tutte le importanti ricadute sulla organizzazione del lavoro in progressivo rientro, con tutti i rischi connessi, che avrebbero dovuto essere regolamentati in dettaglio con l’aggiornamento del Protocollo Difesa, insieme ad una disciplina più adeguata del lavoro agile nell’emergenza. Va precisato che nel corso della riunione sul FRD 2020 dello scorso fine luglio le parti avevano concordato di aggiornare la riunione a settembre, dopo la prevista riunione al Gabinetto del Ministro Guerini, nella quale lo stesso avrebbe riferito in merito agli sviluppi del suo impegno di recuperare e rendere esigibili i 20 milioni dei risparmi di bilancio della Difesa, che avrebbero cambiato le sorti della contrattazione e della pianificazione delle progressioni 2020. Nessuna convocazione è arrivata dal Gabinetto del Ministro a oggi, e nessuna notizia dei 20 milioni. Perciò Persociv ha deciso di superare gli indugi, e ci ha finalmente convocato unendo nell’ordine del giorno le due tematiche. A Persociv va la nostra impietosa contestazione rispetto alla scelta di aver ritardato incomprensibilmente e pesantemente l’avvio dell’aggiornamento del Protocollo COVID, e di avere deciso ancora oggi di anteporre a questo tema, che sarà oggetto della riunione del prossimo 7 settembre, quello del FRD 2020, di cui peraltro, visti i contenuti, non si comprende l’urgenza.
Dobbiamo piuttosto rendere un immenso e dovuto grazie a tutti quei dirigenti sindacali che sul territorio si sono spesi infaticabilmente per contribuire ai lavori dei Comitati e per dare forma compiuta ai protocolli locali e alle misure utili a salvaguardare l’incolumità e la salute dei nostri colleghi e delle loro famiglie, anche in assenza di un aggiornamento del Protocollo nazionale dopo la emanazione della normativa di luglio. E intanto la situazione non si è risolta, anzi stanno notoriamente aumentando i casi di contagio nella difesa.
Ad ogni buon conto, solo nel tardo pomeriggio di ieri ci sono state fornite le bozze di accordo e oggi il confronto si è concentrato sulle questioni inerenti il FRD 2020 e sulle relative Progressioni.
Abbiamo analizzato le due proposte, che ad ogni buon conto pubblichiamo in allegato 1 e 2 su questa pagina, e le abbiamo riepilogate nella tabella di seguito riportata, nella quale sono indicati:
- I dati relativi al FRD 2019;
- quelli contenuti nella proposta FRD 2020, presentata dall’Amministrazione lo scorso luglio;
- le due nuove proposte FRD 2020 dell’Amministrazione discusse oggi, di cui una prevede l’accantonamento di 3 milioni per le progressioni e l’altra le esclude totalmente.
Come anticipato all’inizio, non c’è segnale di vita dei 20 milioni che il Ministro si era impegnato a recuperare, e dunque per ora è preclusa la possibilità di bandire nel 2020 le relative progressioni per circa 12.000 passaggi di fascia; per quanto riguarda invece la distribuzione delle risorse nelle diverse voci, vediamo che:
- Il FRD aumenta dai 47.361.688 euro del 2019 ai 48.395.055 euro del 2020;
- Le risorse per le Posizioni Organizzative, quantificate nel 2019 in €. 2.437.305, restano invariate;
- Le risorse per la reperibilità, quantificate nel 2019 in €. 2.990.656, restano pressoché invariate;
- Le risorse per le Particolari Posizioni di Lavoro (indennità di rischio, disagiata, indennità di imbarco, etc) passano dagli iniziali €. 2.131.278 del 2019 a €. 1.448.628 della proposta di luglio 2020, evidentemente derivanti dalle minori esigenze conseguenti all’emergenza, ma tornano ai valori del 2019 nella bozza di settembre (ritenendo che le minori esigenze iniziali possano compensarsi con maggiori esigenze della seconda parte dell’anno);
- Le risorse per i turni, quantificate nel 2019 in €.10.399.597, nella proposta di luglio sono state quantificate in €. 8.381.381, e nella odierna proposta vengono riportate alla situazione ante-COVID, a €. 10.399.597, con la stessa logica di cui al punto precedente;
- La performance organizzativa, la performance individuale, il FUS e le Progressioni invece si modificano sensibilmente, secondo il seguente prospetto:
PERFORMANCE ORG. | PERFORMANCE IND. | FUS | PROGRESSIONI | |
FRD 2019 | 21.000.000
(Quota ind. 845,10) |
2.500.000
(Quota ind. 100,61) |
5.832.849
(Quota ind. 234,73) |
///////////////// |
BOZZA FRD 2020 LUGLIO 2020 | 21.000.000
(Quota ind. 889,57) |
2.500.000
(Quota ind. 105,90) |
4.609.470
(Quota ind. 195,26) |
5.000.000
(circa 2.500-3.000 passaggi di f.r.) |
+ 20.000.000 derivanti dai risparmi di bilancio
(circa 12.500-15.000 pas saggi) |
||||
BOZZA FRD 2020
SETT 2020 CON PROGRESSIONI |
21.000.000
(Quota ind. 889,57) |
1.600.000
(Quota ind. 67,78) |
4.776.216
(Quota ind. 201,90) |
3.000.000
(circa 1.700 circa) |
BOZZA FRD 2020
SETT 2020 SENZA PROGRESSIONI |
21.000.000
(Quota ind. 889,57) |
3.000.000
(Quota ind. 127,08) |
6.366.216
(Quota ind. 269,77) |
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Due proposte difficilmente accettabili, soprattutto se si tiene conto che:
- Persociv asserisce di aver fornito al Gabinetto del Ministro tutta la documentazione di competenza sui risparmi di cui alla l. 244, dunque la questione è tutta nelle mani del Ministro Guerini, che non ha per ora riscontrato (soprassediamo sul diverso livello di attenzione nei confronti del personale in divisa); resta dunque al palo l’aspettativa di bandi per un numero significativo di progressioni (i 20 milioni, sommati ai 5 di luglio, avrebbero portato, a spanne, a 12.500 progressioni, circa 1 su 2);
- la proposta FRD 2020 dell’Amministrazione non evidenzia i risparmi derivanti dal ricorso, durante l’emergenza, all’esenzione o alla rotazione con minor numero di prestazioni rese in presenza; piuttosto è stata proposta nella bozza di settembre l’adozione della indennità per turni per le giornate/ore di lavoro agile “a disposizione” (una forma di reperibilità per turnisti in lavoro agile). Ma questa proposta presenta profili di illegittimità che si presterebbero ai rilievi degli organi certificatori, come da noi rappresentato, e peraltro condiviso con il D.G., per cui questa voce dovrebbe essere cassata. Ovvio che i risparmi di cui sopra potrebbero direttamente alimentare il FUS, e per quanto possibile le progressioni 2020; perciò l’Amministrazione si è impegnata ad avviare una nuova ricognizione sulle particolari posizioni di lavoro, turni e reperibilità che faccia il punto di situazione delle risorse realmente utilizzate nei primi 9 mesi dell’anno;
- le risorse per le progressioni sono ridotte dai 5 milioni di €. indicati a luglio a 3 milioni indicati a settembre;
- l’altra alternativa è di stralciare la previsione di progressioni e potenziare FUS e le due performances.
Proposte che lasciano aperte ferite ancora dolenti: le continue perdite subite negli anni dai colleghi di 1^ area, e la mancata attuazione di progressioni nel 2019. La trattiva riprenderà dopo la ricognizione di cui sopra, e intanto chiediamo (vds all.) un incontro urgente presso il Ministro per avere riscontro sullo stato attuale della procedura e della necessaria certificazione del Mef per la esigibilità dei tanto attesi 20 milioni di €. entro il 2020.
In merito ai pagamenti di performance organizzativa e individuale, sono state validate due giorni fa da OIV e andranno in pagamento a novembre; non risulta invece possibile procedere agli anticipi di PPL, turni e reperibilità 2020 prima che si firmi l’ipotesi di accordo FRD 2020.
In allegato 3, la lettera da noi inviata al Gabinetto
Per ora è tutto, vi terremo aggiornati, cordialissimi saluti.
p. LA SEGRETERIA NAZIONALE Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI
Allegato 1: Ipotesi di Accordo FRD 2020 bozza 28 settembre con Progressioni Economiche
Allegato 2: Ipotesi di Accordo FRD 2020 bozza 28 settembre senza Progressioni Economiche
Allegato 3 : 30.09.2020 Nota FLP DIFESA per il Gabinetto del Ministro