Notiziario FLP Difesa n. 93 del 28 ottobre 2020 –
Si è svolta oggi la riunione del Tavolo Tecnico presso il Gabinetto del Ministro, per il prosieguo del confronto sulle risorse derivanti dai risparmi derivanti dalle cessazioni del personale civile della Difesa 2016-2019 ex l. 244/2012, sviluppato sulla base della documentazione prodotta dall’AD, e di cui si riportano di seguito le risultanze.
L’AD ha riepilogato i dati di interesse in una relazione tecnica, allegata alla bozza di decreto 2020 (che si pubblica in allegato su questa pagina), nella quale sono quantificati i risparmi derivanti dalle cessazioni del personale per ciascun anno del periodo 2016-2019, in complessivi 118 milioni di €; di questi il 10%, pari a 11, 8 milioni dovrebbe andare al FUA/FRD del personale civile della Difesa. Intanto la tabella in questione dovrà essere rielaborata alla luce del rilevamento di alcuni errori contabili, per cui il saldo potrebbe essere suscettibile di rettifiche. E’ stato specificato anche che non confluiscono nei risparmi di cui al presente documento le risorse riconducibili a Difesa Servizi, in quanto definite “minori esigenze” dell’Amministrazione, e destinate ad alimentare il funzionamento della Difesa, come previsto dalla riforma Di Paola.
In realtà i risparmi verificati ammontano complessivamente per il periodo 2016-2019 a €. 164.830.620,04, (e il 10% destinato al personale civile ammonterebbe a €. 16.483.062) e avrebbero dovuto essere a suo tempo oggetto di Decreto Interministeriale Difesa – MEF ai fini della destinazione al FUA/FRD; ma questi decreti annuali pregressi non sono stati fatti, e ora corriamo il rischio che il MEF tenga in considerazione solo gli importi relativi all’ultimo triennio, con esclusione intanto almeno dei risparmi imputabili al 2016 (€. 26.833.032,90). Da qui già si rileva il grave danno economico per il personale civile, con le connesse ricadute negative derivanti dalla mancata stabilizzazione nel FUA/FRD del 10% dei risparmi di ciascun anno precedente, che si riverberano negli anni successivi; danni che, ovviamente, denunciamo tutti per intero, riservandoci le valutazioni del caso e le eventuali iniziative.
FLP ha chiesto chiarimenti in merito agli importi mancanti, che nella tabella sono identificati con le quote destinate “All’abbattimento del blocco del turnover”, e quantificate nel 75% dei risparmi del 2016 e 2017 (per complessivi €. 46.573.618,56, il cui 10% non potrà più essere destinato al FUA/FRD). Questa la risposta: Posto che per gli anni 2016-2017 non sono stati fatti i decreti relativi alla quantificazione dei risparmi annuali della Difesa, validati dal MEF, tali risorse non “cristallizzate” sono confluite al MEF. Oggi AD chiede al MEF di farsi riconoscere per quegli anni almeno il 25% dei risparmi, che avrebbero potuto essere destinati alle assunzioni in base alla l. 208/2015. Soldi (€15.524.618,56) che non sono ovviamente stati spesi in virtù dei limiti numerici di personale imposti dalla legge 244/2012, e che confluirebbero nel conteggio finale.
In sintesi i danni subiti dal personale civile della Difesa: riduzione degli organici di 10.000 unità con la Legge 244; tagli dei risparmi per la legge sulla spending review; blocco delle assunzioni; -perdita considerevole di quote strutturali di FUA/FRD (che per es. potevano essere destinate anche alle progressioni economiche negli anni)
E poiché inoltre avrebbero dovuto confluire nel FUA/FRD di questi anni anche le risorse derivanti dalle Indennità di Amministrazione dei cessati, abbiamo chiesto conferme in merito. E’ stato dato mandato a Persociv di verificare e fornire le informazioni richieste da FLP DIFESA.
Particolare la problematica dei dirigenti, in corso di verifica, per i quali la RIA, la retribuzione di risultato e la retribuzione di posizione confluiscono interamente nel Fondo.
Il Capo di Gabinetto ha espresso il massimo impegno dell’AD a cercare di ottenere quanto più possibile dalla interlocuzione col MEF per le annualità pregresse, consapevole che sarà dura vedersi riconosciuti i risparmi più vecchi, fermo restando l’impegno politico a cercare di recuperarli in qualche modo nel caso di esito negativo delle procedure avviate, e ha ribadito che non ci sono le condizioni per prevedere una tempistica rispetto agli sviluppi della questione.
A lui dalle parti è stata riconosciuta la trasparenza, l’aver fatto emergere con chiarezza il problema, e l’impegno per mettere un punto fermo a questa vicenda le cui responsabilità sono evidentemente da andare a ricercare negli anni passati.
Dal Capo di Gabinetto il ringraziamento per il riconoscimento del lavoro fatto, e per il contributo e lo stimolo arrivato dalle parti sociali, fondamentale per affrontare questa spinosissima vicenda. Entro fine settimana saranno comunicati i nuovi appuntamenti. Vi terremo aggiornati.
LA SEGRETERIA NAZIONALE – Maria Pia Bisogni e Pasquale Baldari
Allegato: 23.10.2020 – Relazione illustrativa D.I. risparmi ex L. 244/2012