Pubblicato sul sito di Persociv il testo definitivo dell’Accordo Nazionale sul FRD 2020 con le indicazioni per la contrattazione decentrata locale. Partono dunque le trattative locali per il FUS 2020. Niente progressioni economiche, né forme di valorizzazione economica del personale di 1^ area. Le ragioni della scelta fatta da altre OO.SS. sono state contestate da FLP Difesa come si evince dalla nota a verbale: le progressioni si potevano fare, ve ne era il tempo, e comunque non vi sarebbero state ricadute nel caso in cui le procedure non si fossero concluse entro l’anno.

Notiziario FLP Difesa n. 113 del 23 dicembre 2020 –

La Direzione Generale per il Personale Civile ha pubblicato oggi sul sito della Difesa il testo definitivo dell’Accordo per la distribuzione del Fondo Risorse Decentrate di Amministrazione Difesa per l’anno 2020, dopo il visto degli organi certificatori, insieme alle “Indicazioni per la Contrattazione di Sede .

Come già riferito nel Notiziario n. 92 dello scorso 28 ottobre, visto che gli impegni assunti dal Ministro Guerini a luglio u.s. di implementare significativamente la dotazione del FRD 2020 non erano approdati ad alcun risultato, la delegazione trattante di AD aveva presentato nel corso della riunione dello scorso 15 ottobre due diverse Ipotesi di accordo (la prima con previsione di n. 2.574 progressioni economiche e la seconda con zero progressioni, e senza alcuna previsione di misure finalizzate alla valorizzazione economica del personale di area 1^), e parte delle OO.SS. non ha ritenuto di procedere a fare progressioni economiche per l’anno in corso.

Rispetto all’alternativa proposta dalla Delegazione di AD, la nostra scelta fu da subito molto chiara: quella di avviare una fase di progressioni economiche con decorrenza 1.1.2020, che era molto attesa dalla stragrande maggioranza dei colleghi, e doverosa dopo la mancata realizzazione di progressioni per l’anno 2019. Perciò al tavolo di trattativa, avevamo caldeggiato la scelta delle 2.574 progressioni con decorrenza 1.1.2020, e anzi avevamo sostenuto l’adozione di criteri a maggior beneficio della anzianità, cosa che non avrebbe certamente escluso la possibilità, ove fossero arrivate davvero le risorse da risparmi L. 244 su cui si era impegnato il Ministro, di avviare una nuova e molto più corposa fase di progressioni economiche.

La delegazione trattante si era da subito dichiarata disponibile al proposito, rinviando la scelta alle OO.SS. E queste hanno a maggioranza (tutte, tranne FLP, USB e UNSA) scelto di non fare le progressioni e di non dare seguito alle reiterate dichiarazioni d’intenti a favore del personale di 1^ Area che dicevano di voler valorizzare nelle diverse note congiunte.

Due gli argomenti dichiarati alla base di questa scelta di non fare le progressioni 2020.

 Il primo è legato alla tempistica: la procedura non avrebbe avuto davanti a sé il tempo necessario per arrivare a formulare le graduatorie entro il 31 dicembre 2020. Il riscontro storico è però ben diverso: nel 2018, il bando per n. 6898 progressioni (tre volte il numero previsto per il 2020) è stato pubblicato il 21 nov 2018, e le relative graduatorie sono state pubblicate in data 22 dic. Perciò se si fosse siglata l’Ipotesi entro il 20 ott 2020, non sarebbe stato impossibile avere le certificazioni entro 30 giorni, e dare il via alla procedura in tempo utile.

Il secondo argomento appare ancor più insostenibile: il rischio della perdita del relativo finanziamento: era stato infatti teorizzato che, nel caso in cui la pubblicazione delle graduatorie non avesse potuto attuarsi entro il 31 dicembre 2020, si sarebbe corso il rischio di perdere le risorse destinate a tal fine (i 5 mln). In merito, avevamo ribadito l’infondatezza dell’argomento, alla luce di una risposta data dall’ARAN a un quesito dell’Università di Ferrara avente per oggetto “diverso utilizzo delle somme stanziate” per le progressioni, assunto da ARAN a prot. con il n. 6400/2014. Con detto quesito, l’Ente in questione chiedeva se “le somme stanziate per tali finalità e non utilizzate possano incrementare il fondo dell’anno successivo”; nella sua nota n. 12333 del 11.07.2014 (pubblicata a suo tempo sul ns. sito) l’ARAN rispondeva testualmente che le somme non utilizzate nell’anno in corso “devono essere portate in aumento delle risorse dell’anno successivo”, fatta salva la medesima finalizzazione.  Dunque se le progressioni con decorrenza 1.1.2020 non fossero arrivate al traguardo, i 5 mln impegnati non sarebbero andati persi, ma sarebbero transitati nel FRD 2021 per finanziare sempre le progressioni.

Ora abbiamo il testo dell’accordo definitivo, a conferma delle posizioni adottate da ciascuno. Noi non abbiamo firmato e spiegato le ragioni in nota a verbale:  valutino i colleghi a chi ricondurre le scelte e le responsabilità.

In allegato, l’Accordo FRD 2020 con firme e note, e la News di Persociv con indicazioni per la contrattazione.

Cordiali saluti a tutti

 p. LA SEGRETERIA NAZIONALE- Maria Pia Bisogni – Pasquale Baldari

Allegato 1: NEWS Persociv – indicazioni_fus 2020 21.12.2020

Allegato 2: Accordo_definitivo_FRD 2020 con firme + note a verbale del 15.12.2020

Allegato 3: FRD 2020 relazione_illustrativa15.12.2020

Allegato 4: FRD 2020 relazione_tecnico_finanziaria 15.12.2020

Allegato 5: Certificazione Uff. Centrale Bilancio FRD2020 02.12.2020

Allegato 6: Certificazione Funzione Pubblica FRD 2020 03.12.2020