Riunione in videoconferenza a SME in materia di razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, di cessione di caserme sedi di Enti dell’Esercito all’Agenzia del Demanio, di conseguente soppressione o rilocazione dei Comandi ed Enti ivi presenti. Il prospetto delle cessioni previste in tutto il territorio nazionale, la progettualità in atto, i cambiamenti di competenze degli Enti interessati, le ricadute sul personale civile ivi in servizio e le modalità di reimpiego.

Notiziario FLP Difesa n. 21 del 20 marzo 2021 –

Palazzo Esercito, sede dello SME

Si è svolto nel pomeriggio del 17 Marzo u.s. un incontro informativo con SME, Ufficio Organizzazione delle Forze e Dipartimento Infrastrutture, che ha avuto come oggetto la razionalizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato che interessa anche strutture dell’Esercito dove insistono Enti/Comandi  che verranno soppressi o rilocati in altre strutture.

Detto incontro si è sviluppato in tre momenti, il primo relativo alla parte infrastrutturale il secondo relativo alla parte ordinamentale ed il terzo, sicuramente più interessante, relativo al personale.

In tale contesto, l’Amministrazione è stata rappresentata per la parte del Dipartimento infrastrutture dal Col. Schiariti, per la parte Ordinamentale dal Ten. Col. Vitulano che ha ceduto poi la parola al Capo Ufficio di SME-DIPE Col. Giannattasio per la parte di maggiore interesse del personale civile, trattandosi di impiego /reimpiego/funzioni del personale presente nei vari enti dislocati sul territorio nazionale. Vediamo, allora,  di tracciare i vari contenuti , cosa non facile da fare  con precisione in considerazione di  tutti gli elementi che sono stati rappresentati e  che contribuiscono alla progettualità in itinere.

Per la parte infrastrutturale il Col. Schiariti ci ha comunicato quanto segue:

  • Sezione Staccata di Pescara e TLC che attualmente sono insediate presso la Caserma Davalos e presso la Caserma DiCocco, ambedue verranno cedute al Comune di Pescara con il quale, ancora nel lontano 2016, è stato firmato un protocollo di cessione che oggi la F.A. conferma, ma che manca ancora di un accordo specifico per le risorse da mettere a disposizione per i lavori da effettuare sulla Caserma SPINUCCI di Chieti che dovrebbe ospitare i due Enti , e proprio per questo motivo si presentano ancora tempi lunghi;
  • Caserma Rispoli di Maddaloni in chiusura, al suo interno attualmente sono collocate il C.do Scuola e altre componenti ordinative e logistiche della scuola,  che saranno raggruppate sulla Cas. Magroni, dove sono già in itinere i lavori e quindi ci potrebbero essere a breve sviluppi;
  • Enti di Caserta: la Caserma Sirtori, dove è attualmente insediato il RAT (Reparto Attività Territoriali) erede del riordino dei Centri Documentali, dovrà essere ceduta al MIUR, in tempi che dipendono dalla digitalizzazione degli archivi, dai lavori da operare alle infrastrutture e dal reimpiego del personale; il Poliambulatorio,  dislocato presso la Caserma Tescione di Caserta che dovrà essere ceduta ad altre amministrazioni, che dovrebbe essere trasferito presso la Caserma Calò di Napoli, ma si prevedono tempi definiti lunghi.
  • Enti di Firenze: Reparto Comando Supporti Tattici Vittorio Veneto, attualmente insediato presso la Caserma Predieri, verrà trasferito presso la vicina Caserma Predotti, dove si stanno già facendo dei lavori; previsto anche lo spostamento del Poliambulatorio e dell’Udoc in altra struttura ancora da individuare per cui anche qui si prevedono tempi non brevi;
  • l’8° Rep. Infrastrutture di Roma occupa attualmente degli stabili con affitti passivi, è necessario pertanto lasciare gli immobili ed è stato individuato il comprensorio di via Marsala, sul quale dovranno essere effettuati importanti lavori strutturali per i quali ci vorranno almeno altri cinque anni;
  • Enti di Milano: ci sono due progetti . Il primo relativo a: Caserma 24 Maggio, Caserma Magenta e Caserma Carroccio: all’interno della Caserma 24 Maggio insistono tre enti UDOC, Foresteria e 3° rep. Infrastrutture, che potrebbero essere rilocati o presso la Caserma Annibaldi o presso l’attuale sede del CME Lombardia , e anche qui si prevedono tempi lunghi; il secondo progetto invece è relativo alla Caserma S. Barbara destinata ad entrare nel  progetto Caserme Verdi;
  • per la Caserma De Cristofaris di Como, che è destinata alla dismissione, i tempi sono legati ai tempi di digitalizzazione degli archivi, ai lavori infrastrutturali e al reimpiego del personale;
  • Caserma Pico di Lecce: non ci sono attualmente problemi, solo l’alta priorità per la digitalizzazione degli archivi, a completamento della quale le competenze passerebbero a Bari;
  • Caserma Reginato di Udine, dove ha sede l’UDOC erede del riordino del Centro Documentale, per la quale il demanio ha chiesto lo stabile, nel qual caso le competenze passerebbero al CME Friuli Venezia Giulia di Trieste,  anche in questo caso non  in tempi  brevi.

Per la parte ordinativa il Ten. Col. Vitulano ha innanzitutto ricordato le linee guida della F.A., che ha

avviato un processo di riordino dei Centri Documentali trasformandoli in UDOC o in RAT, prevedendo in questi ultimi gli INFOPOINT, precisando poi che,  vista la necessità di dismettere quegli immobili , si potrebbe pensare a fine digitalizzazione di mantenere  gli INFOPOINT sul territorio come è stato fatto per i RAT. Per fare tutto ciò, però,  sono  necessari tempi congrui, verifiche passo passo e le determinazioni finali  che devono essere comunicate all’Ufficio di SME Organizzazione delle forze per i necessari provvedimenti ordinativi.

Ha infine preso la parola il Col. Giannattasio del DIPE, che in avvio ha precisato che l’obiettivo dell’incontro odierno era quello di fare un punto della situazione sulle problematiche in campo. In ordine a quelle legate all’impiego/reimpiego del personale civile, ci ha riferito quanto di seguito qui esposto:

  • Enti di Pescara: non si conosce la tempistica ed è stata fatta al momento solo un’analisi generica, con il trasferimento nella sede di Chieti verrebbero comunque confermate le funzioni;
  • Enti di Firenze: il trasferimento del Reparto  do Supp. Tattici Vittorio Veneto dalla Caserma Predieri alla Caserma Predotti presenta una distanza minima, il personale effettivo ha già dato informalmente la propria disponibilità alla movimentazione, per cui la stessa potrà avvenire con procedura semplificata.
  • Enti di Caserta: per il trasferimento del Poliambulatorio di Caserta a Napoli le distanze sono notevoli e vanno dunque cercate insieme le soluzioni migliori per risolvere le varie criticità;
  • Enti di Maddaloni: per lo spostamento dalla Caserma Rispoli alla Caserma Magroni non ci sono problematiche particolari perché le due strutture sono vicine;
  • per l’8° Rep. Infrastrutture Roma si prevedono tempi lunghi;
  • Enti di Milano e Como: su Milano occorrerà fare uno sforzo, anche attraverso il confronto, per trovare le soluzioni migliori; problemi ci sono invece con la Cas. Decristoforis di Como, dove ci potrebbero essere criticità per il reimpiego in assenza di Enti Difesa.
  • Caserma Pilo di Lecce: il progetto di trasferimento delle competenze a Bari del RAT è molto lontano.
  • UDOC di Udine: Quanto alle criticità che si potrebbero creare con il trasferimento futuro delle competenze su Trieste, al momento non si prevedono tempistiche, in ogni caso il reimpiego del personale avverrebbe con procedura ordinaria, tenuto conto anche della scarsità di enti dell’esercito in città.

Il col. Giannattasio ha poi concluso dichiarando che, in ogni caso, a mano a mano che i progetti prenderanno forma,  affronteremo ad uno ad uno le problematiche relative al reimpiego del personale.

Queste, in sintesi, le comunicazioni della F.A., rispetto al quale è poi partito il giro di tavolo

Nel suo intervento, FLP DIFESA ha espresso apprezzamento per questo incontro informativo, davvero musica per le nostre orecchie che abbiamo sempre invocato la ripresa delle utili sessioni informative. Ha poi preso atto delle informazioni che ci sono state date, chiedendo prospetti dettagliati per quanto attiene tempistica del provvedimento, eventuali criticità e tipologia di reimpiego, che ci permettano di fare una valutazione complessiva dopo aver sentito direttamente le nostre rappresentanze locali allo scopo di raccogliere da loro segnalazioni/sollecitazioni, che non possono che venire dai territori e dagli enti interessati.

La nostra O.S. ha ricordato come FLP Difesa ancora a giugno 2020 ha chiesto e ottenuto un incontro per il riordino dell’area infrastrutture e in quella sede ha posto la problematica della Sezione di Pescara in ragione della non facile collocazione su Pescara stessa. Anche oggi ribadiamo che qualsiasi protocollo o progetto non può prescindere dalla ricollocabilità del personale, e questo non solo su Pescara ma su tutti quegli Enti che insistono su territori dove ci sono criticità di reimpiego  vedi Caserta o Udine. A tal riguardo, abbiamo manifestato la necessità che dove ci sono criticità nello spostamento di un Ente anche dentro la stessa città, venga adottata comunque la procedura di reimpiego ordinaria, come peraltro è stato fatto in un  passato  non molto lontano o comunque vengano trovate delle soluzioni che contemperino le esigenze istituzionali con quelle del personale.

A conclusione abbiamo sottolineato la necessità di ulteriori incontri futuri finalizzati a fare degli aggiornamenti puntuali e periodici in merito ai provvedimenti oggi illustrati, peraltro ancora non completamente definiti,  richiesta che è stata positivamente accolta dal DIPE.

Con riserva di ulteriori comunicazioni al riguardo, anche con riferimento alle ulteriori informazioni richieste alla Forza Armata, inviamo cordiali saluti a tutti.

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE – Maria Pia Bisogni e Maria Teresa D’Urzo