L’Assegno Unico Universale prende il posto da marzo di assegni familiari e detrazioni per figli minori a carico. L’istituto nasce “al fine di favorire la natalità, sostenere la genitorialità, promuovere l’occupazione, in particolare femminile”, come previsto dalla l. 46/2021. La prestazione va richiesta con istanza telematica all’INPS, che, ove la stessa venga accolta, corrisponderà mensilmente il relativo assegno nel periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno seguente.

Notiziario FLP Difesa n. 04 del 20 gennaio 2022 –

Da marzo, al posto di assegni familiari e detrazioni fiscali attualmente in essere, è istituito l’assegno unico universale per i figli a carico. L’analisi  di CSE sulla materia, nel Notiziario n. 1 del 19 gennaio 2022, che pubblichiamo di seguito .

Come si ricorderà, “al fine di favorire la natalità, di sostenere la genitorialità e di promuovere l’occupazione, in particolare femminile”, il Parlamento, con legge 01.04.2021 n. 46, ha delegato il Governo, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della stessa legge, ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a riordinare, semplificare e potenziare le misure di “welfare familiare” a sostegno dei figli a carico.

In attuazione della delega di cui sopra, il Governo ha poi approvato il Decreto Legislativo 21.12.2021, n. 230, che è stato successivamente pubblicato sulla G.U. n. 309 del 30 dicembre scorso, che reca disposizioni in merito all’istituzione dell’assegno unico e universale per i figli a carico (in sigla, AUU).

 L’AUU consiste in una prestazione, che non concorre comunque alla formazione del reddito, che verrà erogata mensilmente dall’INPS a tutti i nuclei familiari con figli minorenni a carico che ne facciano richiesta mediante apposita domanda, e, se accolta, il relativo assegno verrà corrisposto mensilmente nel periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno seguente.

Detta prestazione spetta anche, ancorché in misura ridotta, ai figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni di età, in uno dei seguenti casi: seguano un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea; siano percettori di un reddito di lavoro inferiore agli 8.000 euro; siano registrati come disoccupati presso i SPI (Servizi Pubblici per l’Impiego); svolgano il servizio civile universale.

La prestazione è comunque destinata a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e pensionati) e, in aggiunta, senza alcun limite di reddito.

 L’erogazione del beneficio avverrà tramite bonifico sul conto corrente di uno o entrambi i genitori, e il relativo importo sarà commisurato all’ISEE; tuttavia, nel caso in cui l’interessato non ritenesse di presentare l’ISEE, è comunque possibile proporre la domanda di AUU e ottenere l’importo minimo per ciascun figlio. 

Ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro, spetta per ogni figlio minore un assegno base di 175 euro. Questo valore decresce al crescere dell’ISEE, fino a stabilizzarsi a 50 euro mensili a figlio per ISEE pari o superiori a 40.000 euro.

A questa base si sommano diverse maggiorazioni in ragione di: 1) ogni figlio successivo al secondo; 2) famiglie numerose; 3) figli con disabilità; 4) madri di età inferiore ai 21 anni; 5) nuclei familiari con due percettori di reddito. Una maggiorazione temporanea è, inoltre, prevista per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25.000 euro.

Per importi e maggiorazioni, si veda la tabella in allegato 1.

L’assegno unico ed universale verrà erogato a partire da marzo 2022. Fino al mese precedente del primo anno di applicazione, e dunque fino a febbraio 2022, vengono prorogate, e saranno pertanto regolarmente corrisposte, tutte le misure in essere in materia di assegni familiari (assegno temporaneo; assegno ai nuclei familiari; assegni familiari e detrazioni fiscali per i figli minori di 21 anni). 

Detti assegni non verranno più corrisposti a partire dal mese di marzo 2022 e, in aggiunta, non saranno più riconosciute le detrazioni per figli a carico sotto i 21 anni, e, dalla stessa data, questi benefici verranno sostituiti dall’Assegno Unico Universale.

Per poter percepire l’AUU già da marzo p.v., e conseguentemente evitare una possibile riduzione degli assegni attualmente percepiti in busta paga, è necessario presentare apposita domanda, seguendo a tal proposito le indicazioni fornite dall’ INPS con il msg n.4748 del 31.12.2021, che a ogni buon conto alleghiamo al presente Notiziario in allegato 2.

E’ anche richiesta l’autocertificazione di alcuni dati informativi quali: 1) composizione del nucleo familiare e numero di figli; 2) luogo di residenza dei membri del nucleo familiare; 3) l’IBAN di uno o di entrambi i genitori. La domanda può essere o no accompagnata da ISEE aggiornato.

La domanda deve essere presentata all’INPS, sia presso i suoi sportelli sia per via telematica attraverso il portale dell’Istituto, avvalendosi se del caso anche del supporto di un Patronato. 

Le domande possono essere presentate in qualunque momento dell’anno e, se accolte, danno diritto all’erogazione del beneficio fino al mese di febbraio dell’anno successivo. Coloro che presenteranno le domande entro il 30 giugno di ciascun anno avranno comunque diritto a percepire tutti gli arretrati a decorrere dal mese di marzo stesso anno. 

Le domande possono essere presentate da un solo genitore ovvero da chi esercita la responsabilità genitoriale. L’assegno viene erogato sul conto corrente di entrambi i genitori in pari misura o, previo accordo degli stessi, su un unico conto corrente. I figli maggiorenni aventi diritto possono presentare la domanda in sostituzione dei genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante.

In caso di affidamento esclusivo l’assegno spetta, in mancanza di diverso accordo, al genitore affidatario, mentre in caso di nuovi nati la domanda può essere presentata entro 120 giorni dalla nascita del nuovo figlio e l’assegno verrà riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza. 

In caso di ISEE non presentato, la domanda per l’Assegno Unico Universale può essere comunque proposta e gli aventi diritto riceveranno l’importo minimo previsto. Resta comunque salva la possibilità di presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la richiesta dell’ISEE in data successiva alla presentazione della domanda di AUU e, in tal caso, l’importo spettante verrà comunque ricalcolato a decorrere dalla data di acquisizione dell’ISEE.

In allegato 3, per opportuna conoscenza di quanti interessati, la scheda illustrativa predisposta da INPS sull’Assegno Unico Universale.

La Segreteria generale CSE

E’ tutto, cordialissimi saluti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Allegato 1: Importi_maggiorazioni_spettanti in base ISEE

Allegato 2 : Msg_INPS_4748-31-12-2021-assegno-unico-familiare-procedura-domande

Allegato 3 :  Scheda_illustrativa_INPS _AUU