Notiziario FLP Difesa n. 65 del 5 novembre 2022 –
In data 31 ottobre si è completata la compagine del nuovo Governo Meloni. Forniamo alcuni cenni delle biografie dei nuovi vertici politici, a partire dal nuovo Ministro della PA:
- Paolo Zangrillo, nuovo Ministro per la PA: senatore di FI, genovese, laureato in giurisprudenza, manager del settore risorse umane della FIAT, ha poi lavorato per Magneti-Marelli, di nuovo FIAT, poi IVECO, infine ACEA: una lunga esperienza coi metalmeccanici, nulla nel Pubblico Impiego. Nelle interviste ha dichiarato che :
- è consapevole che “La PA non è un carrozzone… e che …è vittima di una cattiva narrazione portata avanti per anni”, “è il più grande datore di lavoro con 3 milioni e 200.000 dipendenti…”, “…significa organizzazione, servizi, customer satisfation….” “Bisogna proseguire sulla strada della semplificazione, ridurre i costi di gestione, dare risposte più rapide, rendere la PA più smart, intelligente.”
- “E’ fiducioso che attraverso il dialogo si instaurino relazioni industriali corrette”;
- “Va salvato tutto il lavoro di Brunetta: la sua profonda riforma contiene tutto quello che serve per far diventare la PA uno dei motori dello sviluppo del nostro paese, e si è occupata di dotare la PA di strumenti di efficienza come la digitalizzazione che rendono facilmente accessibili i servizi agli utenti. Stiamo andando verso sistemi di gestione che misurano la performance in base alla soddisfazione del cliente”. “La PA è un fattore di competitività per il sistema economico”.
- I fannulloni “ci sono non solo fra gli Statali.” E “si sta sfatando il mito della PA come luogo nel quale dormire fra due guanciali”.
- “va ridato l’orgoglio ai dipendenti pubblici” , convinto che “non ci siano molte differenze fra pubblico e privato. Se sai di operare in un ambiente in cui il merito è premiato cambia tutto”. Ma se gli si chiede “A quando i premi in denaro?” risponde che “si spera ci siano le risorse”. E sul rinnovo dei contratti, “è un tema da affrontare avendo la consapevolezza che le risorse disponibili sono limitate…”.
- Sullo SW: è una realtà che non possiamo scartare a priori, ma nella PA non sarà al 100%.
Un quadro complessivo di un manager privato prestato alla PA, che equipara i servizi resi dalla PA alla produzione industriale, e basa tutto sulla “soddisfazione del cliente”, come se fosse logico far giudicare l’insegnante dal suo alunno, il giudice dall’imputato, il medico dal paziente, l’esattore delle tasse dall’evasore fiscale.
- Il nuovo Ministro della Difesa, Guido Crosetto, di Fratelli d’Italia: cuneese, con un passato DC, poi in Forza Italia, poi fra i fondatori di Fratelli d’Italia. Già SS alla Difesa, nel 2014 diventa Presidente della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza di Confindustria, e per questo lascia la politica. Nel 2020 nominato Presidente di “Orizzonte Sistemi Navali”, jont-venture fra Fincantieri e Leonardo. Dopo la nomina, dichiara il suo impegno per sgombrare il campo dal conflitto di interessi derivante dall’essere stato consulente di aziende che producono armi, sistemi satellitari, tecnologie tlc per lo spazio, tecnologie per navi, subacquei e i sommergibili, il cui cliente più importante è la Difesa, per miliardi di euro.
- I due Sottosegretari:
- Matteo Perego di Cremnago di Forza Italia: laureato in filosofia, master in marketing e finanza, manager di Giorgio Armani, AD dell’azienda di famiglia (Cambiaghi), del settore moda. Deputato dal 2018 per Forza Italia, è responsabile Difesa di FI, e non è stato rieletto nel 2022.
- Isabella Rauti di Fratelli d’Italia: laureata in lettere e pedagogia, figlia dell’ex Segretario del MSI Pino Rauti, ex moglie di Gianni Alemanno. Iscritta fin da giovanissima al MSI, poi ad Alleanza Nazionale, poi al PdL. Dal 2013 al 2015 consigliere dell’allora Ministro dell’Interno Alfano per le politiche di contrasto alla violenza di genere. Dal 2014 in Fratelli d’Italia.
Predominano dunque vertici con una storia nella industria privata, in una Difesa che da anni è interessata da un ampio processo di esternalizzazione e privatizzazione. Vedremo come immaginano il futuro del Dicastero e del suo personale. E restiamo in attesa di conoscere chi avrà la delega alle relazioni sindacali con le OO.SS. del personale civile della Difesa.
Intanto abbiamo inviato al Ministro Crosetto e ai Sottosegretari della Difesa le felicitazioni per i prestigiosi incarichi a loro conferiti e l’augurio di buon lavoro e di proficue relazioni sindacali.
E’ tutto, cordialissimi saluti
IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA
Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI