1° incontro col nuovo Capo di SME, gen. Masiello, a distanza di un mese dall’insediamento. FLP Difesa fa una ricognizione sommaria dei tanti problemi in campo: le criticità nella gestione delle relazioni sindacali locali, le ricadute sul personale civile della legge Di Paola, a 10 anni dall’entrata in vigore, il solo parziale e insoddisfacente recupero dei risparmi da destinare al FRD, le enormi carenze di professionalità da affrontare con un piano straordinario di assunzioni, il blocco della mobilità, la questione del Syllabus e le discriminazioni generate nella perfgormance

Notiziario FLP Difesa n. 20 del 22 marzo 2024 –

Incon tro col Capo di SME

Incontro col Capo di SME

Nella giornata di ieri, in sala Diaz di palazzo Esercito, il nuovo Capo di SME, gen. CA Carmine Masiello, ha incontrato le OO.SS. rappresentative del personale civile, un incontro fissato in agenda a meno di un mese dall’assunzione dell’incarico, il che costituisce un vero e proprio record nelle relazioni sindacali del M.D. .

In apertura di riunione, il gen. Masiello ha innanzitutto chiesto scusa alle OO.SS. per la loro esclusione dalla cerimonia di passaggio di consegne del 27 u.s. presso la caserma “Abba”, circostanza spiacevole che la nostra O.S. ha denunciato con il Notiziario n. 16 del 04.03.2024; ha quindi precisato che l’incontro sarebbe servito alla reciproca conoscenza e a fare una prima, sommaria ricognizione dei problemi in campo; infine, ha espresso  l’ intendimento di costruire con le OO.SS. rapporti di feconda collaborazione e di interscambio.

E’ poi seguito il consueto giro di tavolo, e, nel suo intervento, FLP Difesa ha delineato in modo estremamente sintetico le questioni in campo, che proviamo brevemente a riassumere:

  • Relazioni sindacali: permangono criticità anche importanti sul fronte locale, nonostante l’impegno su questo versante del DIPE sempre disponibile nella soluzione dei problemi; sul fronte delle relazioni nazionali, abbiamo chiesto incontri tecnici a tema, preliminari agli incontri periodici con il Capo di SME.
  • Legge 244/2012: a più di 10 anni dalla sua entrata in vigore, che a suo tempo solo FLP ha fortemente osteggiato, noi avvertiamo la necessità di un momento di comune riflessione sugli effetti negativi che ha prodotto quel riordino, in particolare sull’impiego qualitativo e quantitativo del personale civile.
  • Fondo di produttività: sotto il profilo retributivo, c’è un problema antico e irrisolto, atteso che il decreto leg.vo n. 8 destinava alla produttività una parte dei risparmi derivanti dai processi di riordino, ma solo meno di un terzo di quei risparmi sono poi confluiti nell’FRD, che nel corso degli anni sì è ridotto e alleggerito, e per questo, occorre che alla previsione del decreto legislativo sia data piena attuazione.
  • Nuove assunzioni: a fronte delle enormi carenze di professionalità, in particolare tecniche e negli Enti della c.d. “area industriale” (Poli e Centri Tecnici), serve un corposo piano straordinario di assunzioni, ma servono anche significative politiche per rendere più attrattiva la Difesa sia sotto il profilo retributivo che sotto quello dei percorsi di carriera, e pure una decisa semplificazione delle procedure.
  • Ex Militari transitati: da anni chiediamo un tavolo tecnico che faccia il punto di situazione attuale attraverso la quantificazione, dal 2012 a oggi, dei transiti e l’approfondimento delle problematiche che vivono a fattor comune oggi questi colleghi. Serve un momento di confronto ad hoc in tempi brevi.
  • Mobilità ordinaria: trattasi del grande “desaparecido” della difesa, dal momento che da anni non viene più pubblicato un bando di mobilità ordinaria a differenza di quello che avviene in tutte le altre PP.AA., e l’unica mobilità oggi praticata in difesa è quella straordinaria (casi gravi, 104, maternità), che ovviamente corre su binari discrezionali e anche poco trasparenti. Serve allora cambiare registro.
  • Performance e Syllabus: la “direttiva” del Ministero sulla “performance” emanata ad ottobre 2023 ha comportato parecchi problemi nella attuazione delle procedure, per cui assistiamo all’utilizzo di schede performance diversificate fra le diverse FF.AA. e addirittura anche tra Enti diversi di FA; inoltre, è mancata un’adeguata informazione, e l’obbligatorietà dei corsi sulla “piattaforma syllabus” sta causando negli Enti non poche difficoltà, ancor più evidenti per il personale tecnico. Anche sulla base di questa esperienza, la nostra O.S. ha auspicato un deciso intervento del vertice di FA presso SMD affinché le direttive applicative nelle diverse materie siano allineate tra loro in ambito Forze Armate.

Nella sua replica finale, il CaSME ha detto di avere annotato le questioni poste dal Sindacato, e si è detto favorevole a incontri tecnici a tema, preparatori ai successivi e periodici incontri con il CaSME, nel quadro di un rapporto di collaborazione e non di contrapposizione, che non consente di dare soluzioni ai problemi.

A conclusione, ci è stato detto che il gen. Cuoci, che ringraziamo per la sua disponibilità, lascerà il DIPE.

Un incontro, quello di oggi, che riteniamo molto positivo e foriero di future, buone relazioni con la FA.

p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE – Maria Pia Bisogni, Maria Teresa D’Urzo e Giampiero Crocetti