Notiziario FLP Difesa n. 16 del 4 marzo 2024 –
Nella mattinata del 27 febbraio u.s., nella caserma “Abba” all’interno del comprensorio militare “Cecchignola” in Roma, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne al vertice dell’Esercito tra il Gen. C.A. Pietro Serino, già Capo di Gabinetto dei Ministri Trenta e Guerini e poi dal 21.02.2021 Capo di SME, e il gen. C.A. Carmine Masiello, nuovo Comandante in capo della F.A. a seguito della nomina venuta dal Consiglio dei Ministri del 15 u.s. su proposta del Ministro Crosetto.
Il Gen. Masiello, nuovo Capo di SME, è nato a Casagiove in provincia di Caserta sessantatrè anni fa, ha frequentato l’Accademia di Modena e poi la Scuola di Appl. di Torino. Sposato con due figli, è in possesso di tre lauree (Scienze politiche; Scienze strategiche e Scienze internazionali). Tra i numerosi incarichi rivestiti, ricordiamo il comando della Brigata “Folgore”, quello successivo del Cdo Regional West in Afghanistan, quello di consigliere militare dei premier Gentiloni e Renzi, e, ultimo, da maggio 2021, quello di Sottocapo di SMD.
Al gen. Masiello, nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, abbiamo inviato un messaggio augurale, che riportiamo di seguito nel suo testo integrale:
“A nome di tutti i dirigenti e gli iscritti della FLP Difesa e a nome nostro personale, Le giungano le felicitazioni più vive per l’alto e prestigioso incarico di Capo di SME al quale e stato chiamato dal Consiglio dei Ministri e gli auguri più sentiti e cordiali di buon lavoro.
Quella civile è una componente che riveste un ruolo decisivo in ambito forza armata, ancorché ancora tanti e complessi siano i problemi che Essa vive da tempo, ma siamo sicuri che, nel solco della felice tradizione di questi ultimi anni, proseguiranno i rapporti di feconda interlocuzione tra Vertice di F.A. e Rappresentanti Sindacali anche nel superiore interesse dell’Istituzione.
A tal proposito, le chiediamo cortesemente e con ogni possibile sollecitudine un incontro per conoscerLa di persona, rappresentarLe le diverse criticità che vivono oggi le lavoratrici e i lavoratori civili della Difesa e dell’Esercito, e per avviare un confronto positivo e costruttivo che – siamo sicuri – proseguirà per tutto il corso del Suo mandato. Ancora auguri e buon lavoro.
p. FLP Difesa: Maria Pia Bisogni, Maria Teresa D’Urzo e Gianpietro Crocetti “.
Al gen. Serino, che ci ha inviato una “lettera di commiato” che abbiamo apprezzato, va il più cordiale saluto della nostra O.S., il sentito ringraziamento per questi tre anni di rapporto le OO.SS. Nazionali che, a giudizio di tutti, sono stati complessivamente costruttivi, pur nel quadro di una serie di criticità che vengono da lontano e che permangono ancora intatte all’interno della F.A., e che abbiamo puntualmente denunciato nel corso degli anni, in particolare sul fronte delle relazioni sindacali a livello di Ente, dove gli atteggiamenti posti in essere da alcuni Comandanti continuano a mostrarsi “presuntuosi e altezzosi da c.d. satrapi tipici di chi si fa forte con i deboli e debole con i forti”, come affermò nel 2018 l’allora Capo di SME, gen. F. Farina.
Ma proprio perché durante il triennio al vertice della F.A., il gen. Serino si è sempre dimostrato rispettoso del ruolo delle Rappresentanze sindacali mantenendo con Esse un rapporto cordiale e positivo fatto anche di incontri periodici con i Dirigenti nazionali delle OO.SS., proprio per questo non abbiamo capito l’esclusione delle Rappresentanza Sindacali nazionali dalla cerimonia di avvicendamento del 27 u.s.
Lo abbiamo appreso da un comunicato diffuso da un Sindacato del personale militare dell’Esercito, che, in una nota di commento alla cerimonia, ha riferito dell’invito ricevuto da SME a partecipare “ad un evento così rilevante”, che segna a suo dire “un momento significativo per il mondo sindacale e militare” ed “evidenzia un approccio sempre più inclusivo nei processi che riguardano il personale militare”.
Ovviamente, non comprendiamo la ratio che ha portato il Vertice di F.A. a invitare le Rappresentanze sindacali del pers. militare e non anche quelle del pers. civile, una esclusione per noi del tutto incomprensibile, immotivata e ingiustificata, verosimilmente organizzata dal Suo staff ma della quale però non possiamo più chiedere conto al gen. Serino che ha lasciato la F.A..
p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE – Maria Pia Bisogni, Maria Teresa D’Urzo e Giampiero Crocetti