Notiziario FLP Difesa n. 36 del 15 giugno 2024 –
Nel pomeriggio di ieri, si è svolta, finalmente a tavoli uniti, la riunione tra le delegazioni delle OO.SS. rappresentative e la delegazione di Agenzia Industrie Difesa, presieduta dal Direttore Generale prof.ssa Salmoni e presente anche il Capo Ufficio Risorse umane, dr.ssa Cimmino.
All’o.d.g., la sottoscrizione del CCNI (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo) 2023-2025, l’avvio della trattativa sull’Ipotesi di accordo FRD 2024 e sulle progressioni orizzontali 2024, e infine il confronto sui bandi per le progressioni in deroga degli operatori e degli assistenti.
- Sottoscrizione CCNI 2023-2025
Come si ricorderà, l’Ipotesi di accordo sottoscritta in data 12 dicembre solo da CGIL-CISL-UIL e da Confintesa ma non da FLP Difesa per le ragioni precisate all’interno della nostra nota a verbale, non ha ottenuto il via libera da parte degli Organi certificatori, che hanno formulato dei rilievi sulla non praticabilità di avviare progressioni nel corso del 2024 con decorrenza 1.1.2023 e sulla disciplina della performance individuale ai fini di una maggiore differenziazione delle fasce dei compensi, che hanno portato la DG AID ha integrare/modificare il testo poi sottoposto all’attenzione delle Parti. In merito al nuovo testo, la FLP DIFESA ha subito confermato la propria scelta di non firmare, ma visto che le Parti originariamente firmatarie dell’Ipotesi non davano segni di vita, evidentemente critici sui termini dell’accordo, in data 26 marzo u.s. la D.G. ne sollecitava la sottoscrizione ricordando al contempo a quelle Parti che, in caso negativo, avrebbe “agito in autonomia al fine di non determinare un oggettivo pregiudizio alla funzionalità dell’azione amministrativa”, cosa che poi non in ogni caso ha fatto.
Ciò premesso, dobbiamo segnalare a tal proposito che nel corso della riunione odierna CGIL-CISL-UIL hanno evidentemente cambiato opinione, rappresentando unitariamente la propria disponibilità alla firma senza però spiegare le ragioni di questa mutata posizione, ma giustificando la firma solo “per senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori e al solo fine di consentire il pagamento delle quote”, cosa non vera perchè, in virtù delle norme vigenti, la DG AID avrebbe potuto “agire in autonomia” come la stessa DG aveva peraltro ricordato alle OO.SS. con la nota sopra richiamata del 26 marzo u.s.
Non abbiamo davvero compreso la scelta di CGIL-CISL-UIL di coprire con la propria firma sul CCNI le gravi responsabilità della DG AID che ha portato agli incredibili ritardi nella gestione della trattativa, facendolo peraltro da sole atteso che tutte le altre sigle non hanno sottoscritto il CCNI.
Se firma doveva essere, era meglio allora apporla subito, e non far passare invece dei mesi invano, pagati solo dai lavoratori con il ritardo nella percezione delle loro spettanze.
Ma non abbiamo neppure compreso l’ultimo comportamento della DG AID, che, dopo aver rivendicato la propria “autonomia”, non l’ha poi esercitata e solo per ottenere le firme della Triplice. Una davvero magra soddisfazione, però, atteso che, a differenza dei colleghi della Difesa, i lavoratori AID percepiranno le spettanze del FRD 2023 con mesi di ritardo, e perdendo comunque la possibilità di fare differenziali economici con decorrenza 1.1.2023, che in Difesa hanno avuto. Il che prova, ancora una volta, che i lavoratori AID sono ritenuti da qualcuno figli di un dio minore!
- IPOTESI DI ACCORDO SUL FRD 2024
In avvio di discussione, la dott.ssa Cimmino ha chiarito che la cifra, inizialmente di importo pari a € 2.163,598,16 era lievitata a € 2.189.325,64, ma questo solo in virtù delle risorse aggiuntive destinate dal D.L. 9.05.2024 in attuazione di quanto previsto dalla L .244/2012 (L. Di Paola) sui risparmi di gestione e non certo per i meriti incredibilmente vantati dalla Triplice, atteso peraltro che quelle risorse in più sono solo una goccia in un mare di risorse risparmiate e mai corrisposte.
Nel merito, va detto che il testo di Ipotesi di accordo conferma per gran parte l’impianto del FRD 2024 della Difesa, al netto di numeri e accantonamenti tarati ovviamente sull’AID e per le ”indennità di specifiche responsabilità” specifiche dell’Agenzia.
A tal proposito FLP Difesa, dopo aver affermato la propria sostanziale condivisione dell’impianto dell’Ipotesi e il proprio “si” all’introduzione della specifica indennità di responsabilità per gli assistenti, ha chiesto con forza e ottenuto: innanzitutto che, al pari di quanto avvenuto in Difesa, la individuazione di importi e contingenti fosse preceduta da una ricognizione delle situazioni in essere in AID in ordine alle specifiche responsabilità afferenti a tutte le famiglie professionali, nei diversi ambiti e lavorazioni; in secondo luogo, che i criteri di attribuzione fossero oggetto di effettivo confronto negoziale con il Sindacato.
In merito ai differenziali stipendiali, l’Ipotesi prevede progressioni economiche per n.41 Funzionari e n. 163 Assistenti per un totale di n. 183 destinatari, ma, al pari di quanto avvenuto in Difesa, non sono previsti differenziali per gli “operatori”, che in AID sono 15 unità. A tal proposito, FLP Difesa ha chiesto il loro inserimento almeno per la quota del 50%, che non comporta costi significativi e consentirebbe al personale più anziano di portarsi a casa un differenziale stipendiale, utile ai fini del TFR.
Una richiesta, questa, che, allo stato, non pare incontrare il favore della DG, che comunque ha assunto l’impegno di pubblicare il bando delle progressioni in deroga degli operatori prima di quello degli assistenti.
- PROGRESSIONI VERTICALI IN DEROGA
Il bando degli operatori, che ripropone nei contenuti l’impianto di quello della Difesa a parte i numeri che sono ovviamente inferiori (solo in 15 in Agenzia), nell’idea della DG deve essere destinato ad una sola famiglia professionale, quella relativa agli assistenti tecnici, informatici, servizi di supporto, logistica etc.
A tal proposito, FLP DIFESA ha fatto presente la necessità di non escludere a priori la possibilità di progressioni in deroga anche per la famiglia professionale degli amministrativi, anche per non negare in partenza la possibilità di progressione per gli operatori che continuano ad operare in ambito amministrativo al di là del primo inquadramento o che magari operano attualmente in quell’ambito a seguito di procedura di transito per motivi di inidoneità sanitaria.
Per questo, la nostra delegazione ha chiesto una verifica attenta di tutte le posizioni in campo, precisando al contempo che l’eventuale allargamento ad altre famiglie professionali delle progressioni non consenta in alcun modo la scelta opzionale del dipendente.
La DG AID si è impegnata ad approfondire la questione.
Quanto al bando per gli assistenti, è stato deciso di attendere il bando definitivo di Persociv.
Questi, in estrema sintesi, i contenuti della riunione odierna, che ha evidenziato, almeno per quanto ci riguarda, punti di vista significativamente ancora distanti da quelli della DG AID.
Il confronto proseguirà comunque nelle prossime settimane, a seguire rispetto agli approfondimenti che AID ha promesso di fare sulle questioni da noi poste, ma ancora non è stata fissata alcuna data.
Vi terremo ovviamente informati in merito agli sviluppi del confronto. Cordiali saluti.
p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE – Maria Pia Bisogni – Maria Teresa D’Urzo – Antonio Nappo