Incontro a palazzo Esercito sul riordino dell’IGM e sulla costituzione del CME Toscana. Aperture dei vertici di Forza Armata alle richieste di FLP Difesa sul ruolo del sindacato e il rispetto delle professionalità. La riunione informativa riguarda i punti oscuri relativi alla riorganizzazione dell’IGM di Firenze di cui si è avuta informazione da SME con una lapidaria mail che ha generato forte preoccupazione nei lavoratori di quell’Ente. Ottenuto il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali nelle operazioni di riordino, per le quali c’è l’impegno alla totale trasparenza e al rispetto delle posizioni di impiego acquisite

Notiziario FLP Difesa n. 49 del 17 settembre 2024 –

Palazzo Esercito, sede dello SME, vista notturna

Riportiamo, di seguito, la nota diffusa tra le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto Geografico Militare (IGM) di Firenze, a conclusione dell’incontro con SME da noi richiesto e che riferisce dei contenuti e delle risultanze dell’incontro sul tavolo nazionale che si è svolto a Roma nella giornata di ieri:

“Si è tenuta ieri 16.09.24, a tavoli uniti insieme alle altre OO.SS., la riunione informativa presso SME, fortemente voluta e richiesta dalla nostra Organizzazione Sindacale, riguardante punti oscuri relativi alla Riorganizzazione dell’IGM e alla costituzione del nuovo CME Toscana, di cui eravamo stati informati con una semplice mail di SME in data 30 luglio u.s. dai toni volutamente liquidatori e rassicuranti, ma che hanno però generato forte preoccupazione nei lavoratori interessati. Da qui, all’indomani della comunicazione di SME, la nostra immediata richiesta di incontro.

Fin dalle prime battute, abbiamo affrontato al cuore la criticità che ci ha portato a quel tavolo e che oramai da mesi è diventata per tutti noi quasi un mantra ossessivo, ovvero il coinvolgimento pieno delle parti sociali nelle operazioni di riordino/costituzione dei due Enti.

L’incontro con SME-Ufficio Ordinamento, è stato peraltro necessario perché più e più volte il coinvolgimento delle parti sociali sul livello locale è stato negato da parte del Comando IGM, tenendo all’oscuro il personale civile e le rappresentanze sindacali tutte, e anche perchè gli interrogativi da noi posti nell’incontro con il Capo di SME del 27 giugno u.s. sono rimasti sostanzialmente inevasi.

La discussione sul tavolo è stata aperta e franca anche con punte di palese differenziazione, e, come nostro costume, abbiamo fortemente rivendicato la necessità del pieno coinvolgimento delle Rappresentanze sindacali e della massima trasparenza sull’operazione di riordino, che dovrà assicurare in ogni caso il pieno rispetto della professionalità dei lavoratori e adeguata attenzione rispetto a eventuali criticità del personale reimpiegando.

Ciò che abbiamo ottenuto dopo un lungo tira e molla, tra mille contraddizioni e tentativi evidenti di limitare il ruolo e l’azione del Sindacato, è stato:

  • L’accesso agli stralci degli organigrammi dei due Enti per il personale civile, necessari per poter analizzare in maniera critica la nuova configurazione dei due Enti ed eventuali difficoltà di prospettiva;
  • Il coinvolgimento delle Rappresentanze sindacali nelle operazioni di riordino del personale, che dovrà essere gestito in totale trasparenza e nel rispetto delle posizioni di impiego acquisite;
  • La possibilità di essere attori attivi nel processo di riorganizzazione, congiuntamente al Comando IGM e con la presenza in loco del Capo Ufficio di SME DIPE, da noi espressamente richiesta.
  • Il Briefing con il quale SME- Uff. Ordinamento descrive in modo sintetico la riorganizzazione dei due enti.

Nell’esprimere pertanto un giudizio moderatamente positivo sull’incontro a SME in attesa comunque di verificare nelle prossime settimane gli sviluppi operativi e gli esiti concreti, saremo già da oggi al lavoro per seguire e contribuire in maniera costruttiva, prima alla messa a punto e poi alla gestione di questo progetto, perché il futuro di questi due Enti è anche il nostro e non possiamo stare ad una finestra chiusa a guardare”.

p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE (Maria Pia Bisogni, Maria Teresa D’Urzo e Ilaria Gualtieri)