3° incontro con il Capo di SME Gen. Carmine Masiello. Confermato l’impegno a fornire le tabelle organiche; passi avanti nell’accesso al lavoro agile dai 1100 di giugno ai circa 2000 dell’ottobre 2024; la insostenibile carenza organica dell’area industriale e le scelte dell’AD in merito all’investimento di circa 23 miliardi per la sostituzione del carro armato “Ariete” e del veicolo “Dardo” proprio mentre emerge con sempre maggiore evidenza la scarsa attrattività della Difesa per i neoassunti; FLP Difesa ringrazia per la disponibilità manifestata in merito alle problemitiche segnalate alla Serimant di Palermo.

Notiziario FLP Difesa n, 73 del 05 dicembre 2024 –

Nella giornata di ieri, 4 dic. 2024, si è tenuto a Palazzo esercito il terzo incontro del Capo di SME, gen. Carmine Masiello, in poco meno di un anno dal suo insediamento. Un vero record, da questo punto di vista.

Dopo i saluti di rito, su invito dello stesso Capo di SME, il Capo del DIPE Gen. F. Paglialunga ha fatto il punto di situazione rispetto alle richieste venute dal tavolo sindacale nel corso dell’ultimo incontro del 26 giugno 2024 (si veda il Notiziario 39 del 28.06.2024). In particolare, il Capo del DIPE ha segnalato:

  • la consegna delle Tabelle Organiche civili alla nostra D.G. per la successiva consegna alle OO.SS. Nazionali, rispetto alle quali nel prossimo CCNI verrà introdotta una norma che impegnerà A.D. alla consegna periodica annuale alle OO.SS.;
  • il FESI del personale militare transitato all’impiego civile continuerà ad essere versato nel FRD non solo il primo anno ma anche negli anni successivi, avendo anche ricordato come, dal 2014 al 2023, siano transitati nel FRD € 1.532.000,00;
  • si registrino significativi passi in avanti sulla modalità lavorativa dello Smart Working, essendo passati dai 1.100 circa lavoratori in modalità agile del giugno 2023 ai 2.000 circa lavoratori dell’ottobre 2024.

E’ poi seguito il consueto giro di tavolo delle OO.SS, che, a fattor comune, hanno in primis segnalato per l’ennesima volta la criticissima situazione legata alla oramai storica carenza di personale, in particolare di professionalità tecnica, conseguenza questa dovuta anche alla scelta improvvida di AD di assicurare la proroga decennale dei termini temporali fissati dalla L. 244/2012 solo per il personale militare e non anche per quello civile, come da anni richiesto da FLP Difesa.

Nel suo intervento, la nostra O.S. ha innanzitutto ringraziato l’Ufficio competente del DIPE per la disponibilità sempre manifestata, e in particolare in una recente situazione di conflitto, che si era generata alla SERIMANT di Palermo.

Ha quindi ricordato alcune dichiarazioni fatte dal gen. Masiello alla Scuola SU di Viterbo sul fatto che le guerre del terzo millennio combinano dimensioni fisiche e digitali, che hanno generato non poche preoccupazioni in seno al personale, e segnalato come sia necessario, a fronte delle criticità di oggi, parlare di pace nel segno della nostra Costituzione, atteso quanto appaia oggi anacronistico l’idea che “per avere la pace si deve preparare la guerra”.

Entrando poi nel vivo delle questioni di maggior interesse sindacale, la nostra delegazione ha rappresentato con forza  la estrema sofferenza attuale degli Enti industriali dell’Esercito (Poli; Centri Tecnici e SERIMANT) e,  nel ricordare come l‘accordo commerciale LEONARDO-RHINMETALL preveda un investimento per la Difesa di circa 23,2 miliardi di euro nel corso dei prossimi 10-15 anni per la sostituzione del carro armato Ariete e la sostituzione del veicolo Dardo, ha chiesto “in che modo” e “chi” farà le omologazioni di tali mezzi e le successive manutenzioni e riparazioni, se già oggi si devono esternalizzare le lavorazioni sui vecchi veicoli visto che gli Enti sono oramai svuotati dai pensionamenti, e che i pochi neo assunti hanno difficoltà economico-sociali e fanno fatica a far fronte alle lavorazioni senza corsi di formazione specifici.

In merito poi alle nuove assunzioni, FLP Difesa ha espresso apprezzamento sul fatto che i prossimi concorsi verranno effettuati su base regionale, ma espresso anche riserve sul fatto che i vincitori nuovi assunti non conoscano la sede di assegnazione sino alla firma del contratto di lavoro, e che lo stesso venga fatto sottoscrivere in presenza presso la D.G., segnalando al contempo come  il caro alloggi in assenza di disponibilità abitative nel contesto del patrimonio Difesa, le non eccelse retribuzioni, sia stipendiali che accessorie anche legate alle diverse fattispecie di indennità, un impiego lavorativo spesso non rispettoso delle professionalità acquisite  e la mancanza di una significativa possibilità di carriera all’interno della nostra Amministrazione, rendano davvero poco attrattiva la Difesa, e questo sta diventando un gran problema, con nuovi assunti che arrivano in pochi e magari solo a tempo, in attesa di nuove prospettive di lavoro.

A proposito dell’impiego del personale, abbiamo infine rappresentato al Capo di SME la necessità che, a distanza oramai di oltre 7 anni, si operi in ambito interforze, e dunque anche in ambito SME, una verifica con le Rappresentanze Nazionali in ordine all’applicazione della Direttiva SMD-SGD del 2017 sui “criteri d’impiego del personale civile”.

In conclusione, continuiamo ad apprezzare la grande disponibilità del gen. Masiello e dei Vertici della F.A. al confronto con il Sindacato, ma dobbiamo al contempo segnalare come, sul piano delle soluzioni concrete, vi siano delle difficoltà a definirle e a metterle in cantiere, lasciando così irrisolti temi decisivi come l’attrattività della nostra Amministrazione e le prospettive che offre al proprio personale in materia di crescita professionale, di carriera e di retribuzioni adeguate.

Ed è questo, a nostro giudizio, il vero limite degli incontri con i Vertici delle FF.AA., certo non alle Stesse direttamente riconducibile in quanto sono di tutta evidenza prioritarie le responsabilità politiche, incontri che abbondando quasi sempre di buone intenzioni, ma che analogamente quasi sempre, almeno sino ad oggi, peccano decisamente sul piano delle soluzioni da proporre e da avviare nel concreto, mentre i problemi purtroppo si accrescono e spesso si dilatano.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA