Notiziario n. 147 del 5 novembre 2012 –
Mercoledì 31 ottobre, l’Aula del Senato ha avviato l’esame del Disegno di Legge Delega (DDLD – A.S. 3271) voluto dal Ministro per la riforma in chiave riduttiva dello strumento militare nazionale.
Come abbiamo più volte ricordato, il progetto di riforma trova la sua ragion d’essere nella precaria e disequilibrata situazione finanziaria della Difesa, che penalizza in particolare il c.d. “esercizio” risultando invece sovradimensionata sul versante della spesa per il personale, che incide per il 70% sul bilancio complessivo, di cui però solo il 10% riguarda la componente civile: per questo, il DDLD è finalizzato al riequilibrio della spesa.
Dopo il vaglio del Consiglio dei Ministri del 6 aprile u.s., che aveva modificato in più parti la proposta originaria messa a punto dall’amm. Di Paola, il DDLD è stato presentato al Senato in data 23 aprile. Prevede la riduzione nei prossimi sei anni del 30% minimo dell’assetto attuale della Difesa, attraverso provvedimenti di soppressione/riorganizzazione in chiave riduttiva, anche a livello interforze, e il taglio sino al 2024 di 10mila posti organici civili e di 33mila militari, la gran parte dei quali “smaltiti” tramite l’estensione dell’ARQ e il transito nei ruoli civili. Un progetto di riforma che, come i colleghi ben sanno, a FLP DIFESA è piaciuto molto poco, anche perché privo di scelte nuove e importanti in materia di personale civile, i cui ruoli peraltro rischiano di diventare luogo di assorbimento degli esuberi militari, e anche per questo siamo scesi in piazza il 6 luglio u.s. per chiedere modifiche significative del provvedimento. Il vaglio operato dalla Commissione Difesa, durato oltre sei mesi anche a causa del sovrapporsi del D.L. 95 sulla c.d. “spending review” che ha anticipato una buona parte dei tagli previsti dal DDLD, non ha portato certamente alle modifiche da noi richieste, ad eccezione di un paio di emendamenti su “area industriale” e “sanità militare” che avevamo fortemente sollecitato.
Il testo votato dalla Commissione e ora al vaglio dell’Aula risulta modificato in alcune parti rispetto a quello approdato al Senato ( in allegato, il testo con le parti nuove evidenziate in verde). L’art. 3, che contiene le disposizioni di maggiore interesse del personale civile e militare, risulta praticamente invariato rispetto al testo presentato al Senato, segno evidente che neanche una sola delle richieste venute dalle OO.SS. e dalle Rappresentanze militari hanno trovato accoglimento dalle forze politiche della c.d. “strana maggioranza”. Le quali, alla fine, hanno approvato quel testo, accompagnandolo da giudizi molto lusinghieri che, almeno per alcune di esse, ci hanno un po’ sorpreso.
Il nostro giudizio rimane invece fortemente negativo, per i motivi più volte evidenziati: solo tagli di personale e di strutture; manca una vera riqualificazione della spesa; non ci sono le opportune riduzioni di spesa in armamenti; non vengono toccati in alcun modo i privilegi che ancora esistono (pensiamo solo all’”ausiliaria”!) e i tantissimi sprechi che ancora si evidenziano nel Ministero della Difesa. Ultima, in ordine di tempo, la incredibile vicenda del lavoro commissionato alla Price Waterhouse Cooper per la verifica di fattibilità dell’accorpamento di Persociv-Persomil-Previmil alla modica somma di 400mila €, oggetto di interrogazione da parte dello stesso relatore del DDLD on. Scanu (vds. allegati). Il quale senatore, però, nell’intervento di presentazione in aula del DDLD di cui c’è traccia nel resoconto che alleghiamo, afferma che “poiché il testo rappresenta un’ottima sintesi tra le posizioni in campo, è auspicabile che sia approvato all’unanimità”.
Forse l’auspicio è un po’ eccessivo, ma l’ampia maggioranza che sostiene il provvedimento garantisce il voto favorevole del Senato, previsto già per questa settimana. E poi alla Camera, per il secondo pezzo di strada.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Resoconto della seduta del Senato del 31.10.2012
Allegato 2: Interrogazione sen. Scanu a Ministro della Difesa del 31.10.2012
Allegato 3: La risposta del Sottosegretario Milone alla interrogazione del sen. Scanu
Allegato 4: Il testo del D.D.L.D. all’esame dell’Aula del Senato