Notiziario n. 26 del 18 marzo 2014 –
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Claudio Graziano, accompagnato nella circostanza dal Sottocapo gen. G.B. Borrini e da alcuni Capi Reparto, ha incontrato nella mattinata di oggi le OO.SS. nazionali; all’odg, le problematiche generali relative ai provvedimenti di riordino discendenti dalla Legge 244.
Nel suo intervento introduttivo, il gen. Graziano ha fatto una breve panoramica generale sui processi di riordino della F.A., sottolineando l’importanza strategica della riorganizzazione degli Enti dipendenti dal Comando Logistico, Poli in primis, che sarà finalizzata a ridare ad essi efficienza, operatività e produttività. A tal proposito, ha comunicato alle OO.SS. che, tenuto conto del fatto che i DD. LLgs. attuativi della L. 244 sono entrati in vigore solo dal 26 feb. u.s., la F.A. ha chiesto uno slittamento della data di avvio dei provvedimenti fissati al 31 marzo dal D. Lgs. n. 7/2014 (POLMANTEO Roma e PMAL Terni slitterebbero al 30 giugno, dovendo peraltro “abbassare il loro livello ordinativo” – pg. 38 relazione illustrativa D. Lgs. n. 7-, mentre il CEPOLISPE al 31 dicembre, allineandosi cosi ai riordini dei due Poli di mantenimento di Piacenza e Nola previsti appunto per fine anno). Ha infine richiamato l’importanza del confronto con le Forze Sociali, sollecitando le OO.SS. a fornire contributi e proposte. Subito dopo, è iniziato il consueto giro di tavolo.
FLP DIFESA ha ricordato innanzitutto la complessità e la profondità del processo di riordino, dell’Esercito, che si svilupperà da qui al 2019, per il quale la F.A. paga indiscutibilmente il maggior tributo alla riorganizzazione in chiave riduttiva delle FF.AA.. Anche sulla scorta dell’esperienza di questi vent’anni di ristrutturazione della Difesa, abbiamo detto che c’è, a nostro giudizio, un solo modo per affrontare questa difficile fase: un rapporto costruttivo e positivo con le OO.SS., in cui informazione preventiva e confronto siano le architravi su cui poggia il sistema delle relazioni sindacali ai diversi livelli. Ebbene, questa condizione esiste da tempo sul livello nazionale, dove mensilmente O.F. e DIPE incontrano le OO.SS. nazionali facendo il punto di situazione sui riordini, illustrando gli organigrammi dei nuovi Enti, indicando le problematiche connesse con gli eventuali reimpieghi del personale civile, manifestando sempre apertura e disponibilità a raccogliere eventuali contributi delle OO.SS. . Lo stesso purtroppo, ha proseguito la nostra O.S., non può dirsi in via generale per quanto attiene le relazioni sindacali di livello locale, dove in alcuni casi assistiamo a prese di posizioni inaccettabili da parte di Dirigenti: quali esempi, FLP DIFESA ha segnalato il no da parte del Direttore del CEPOLISPE Montelibretti (Roma) alla richiesta unitaria delle OO.SS. territoriali di Roma di discutere e confrontarsi sulla proposta di riorganizzazione dell’Ente messa a punto dal Direttore su sollecitazione del IV Reparto di SME, o quanto sta avvenendo per la riorganizzazione dell’IGM dove non ci è dato sapere che fine hanno fatto le proposte, anch’esse unitarie formulate dalle OO.SS. di Firenze, di modifica degli organici dell’Ente proposti da SME. In sede di replica, preso atto della nostra lamentazione, il Capo di SME ha detto che avrebbe approfondito queste criticità e che avrebbe anche cercato di avviare iniziative tendenti al miglioramento delle relazioni sindacali locali in tutte le sedi.
In merito al riordino degli Enti c.d. industriali dipendenti dal Comando Logistico, la nostra O.S. ha espresso piena condivisione rispetto allo slittamento dei tempi di avvio dei riordini, che ci assicura più tempo per discutere delle riorganizzazioni di questi Enti, anche da noi, e da sempre, considerati “strategici”. FLP DIFESA ha quindi richiamato le importantissime novità recate a tal proposito dall’art. 12 del D. Lgs. n. 8 (art. 2259-sexies), tutte originate da precise richieste del Sindacato nel corso dei confronti di luglio u.s.: individuazione dei settori di spesa improduttiva e riqualificazione della spesa; ricognizione dei servizi e lavori esternalizzati e operazioni crescenti di reinternalizzazione; risparmi destinati al sostegno della produzione e all’ efficientamento degli Enti). Trattasi di impegni precisi fissati dalla legge, rispetto ai quali la nostra O.S. ha chiesto alla F.A. di indicare le linee generali ispiratrici dell’operazione di riordino. A tal riguardo, il gen. Ruggero, Capo del IV Reparto dello SME presente all’incontro, ha precisato che la scelta della F.A. è quella di efficientare gli Enti industriali, senza comunque depotenziare contestualmente altri Enti dell’area Logistica (Cerimant, Serimant, etc.). Detti Enti di 1° livello dovranno operare gli interventi più complessi, lasciando quelli minori al livello di aderenza: anche per questo la riduzione quantitativa del personale, che comunque ci sarà, dovrà necessariamente essere compensata da una crescita di qualità professionali, possibile solo attraverso processi formativi all’altezza. Inoltre, la F.A. investirà su piattaforme e sistemi per colmare i gap esistenti tra l’offerta dell’industria privata e le necessità della F.A. Sul punto, sono in atto degli approfondimenti, a seguito dei quali verrà convocato un tavolo tecnico nazionale per discutere dei criteri generali; seguiranno tavoli tecnici specifici dedicati a ciascun Ente, che verosimilmente partiranno da quelli su POLMANTEO e PMAL le cui date di riordino sono le più ravvicinate. E’ proprio quello che FLP DIFESA aveva chiesto nella riunione del 18 dic. u.s. (vds. Notiziario n. 133/2013), e quindi ci dichiariamo molto soddisfatti e, in quelle sedi, offriremo certamente il nostro contributo.
In merito agli altri riordini che l’art. 5 del D.Lgs n. 7 fissa al 31.03.2014 (soppressioni alcuni CEDOC; riconfigurazioni del Comando logistico, di alcuni CME, etc. ), è probabile che il provvedimento di slittamento richiesto alla Ministra Pinotti li ricomprenda, facendo slittare anche per essi la data del riordino. La nostra O.S. ha infine richiamato le criticità in cui versano questi Enti in considerazione del mancato turnover di personale , e ha riproposto la inderogabile necessità che vengano assunti i vincitori di concorso e che si avvii un piano straordinario di assunzioni per le esigenze dell’area industriale della Difesa. Considerazioni sulle quali il capo di SME ha espresso piena condivisione, richiamando alcune criticità esistenti (carenza di assistenti tecnici, per es.), segnalando di avere già sensibilizzato al riguardo i Vertici politici e impegnandosi a risollevare il problema presso la Ministra Pinotti, che dovrà poi necessariamente agire sulla F.P.
FLP DIFESA ha infine affrontato le problematiche connesse con l’imminente rideterminazione degli organici civili di F.A., proponendo gli stessi ragionamenti espressi nell’ultima riunione con SMA-1° Reparto. Dopo la fissazione dei nuovi organici civili per area in attuazione della L. 135/2012, che è avvenuta con il DPCM 22.01.2013, siamo ora alla vigilia della tappa successiva: la ripartizione tra i diversi Organi Programmatori (SGD; SS.MM. di F.A.; Cdo Gen. CC; etc. ) delle diverse professionalità, su base regionale e naturalmente per profilo. A tal riguardo, dovrà essere emanato apposito D.M., il cui schema dovrà essere oggetto di informazione preventiva e di confronto con le OO.SS., che pensiamo venga calendarizzato a breve. Dunque, l’Esercito avrà la sua nuova dotazione organica civile che, in base agli elementi a nostra conoscenza, dovrebbe complessivamente aggirarsi intorno alle 9.500 unità complessive (così articolate all’incirca: n. 550 di area 1^; n. 8.170 di area 2^ e n. 770 di area 3^), con una significativa riduzione rispetto all’attuale organico. Ora, e’ di tutta evidenza che questi numeri complessivi per area rappresentano la somma degli organici di Enti e delle professionalità civili ivi previste. Ma non conosciamo ancora il dettaglio Ente per Ente, se non per alcuni, e non è certamente un dettaglio di poco conto, atteso che sulla base di quei numeri verranno poi attribuiti gli incarichi e gestiti i processi di mobilità/reimpiego e altro. E’ necessario allora conoscere e confrontarsi sui criteri adottati dalla F.A. nella rideterminazione degli organici di Ente e, proprio per questo, abbiamo chiesto al Capo di SME che, non appena adottato il D.M. con la ripartizione per Organo Programmatore e per Regione delle dotazioni organiche ex DPCM 22.01.2013, sia fissata con la maggiore sollecitudine possibile una apposita riunione con le OO.SS. nazionali per conoscere e confrontarsi in merito ai nuovi organici degli Enti/Distaccamenti/Reparti della F.A. A tal riguardo, il Capo di SME ha espresso la piena disponibilità della F.A. a discutere dell’argomento, come di altri d’interesse delle OO.SS. .
In conclusione, un incontro positivo e fruttuoso quello avvenuto oggi con il Capo di SME.
(Giancarlo Pittelli)