Chiusa la trattativa sul FUA 2015. Previsti passaggi interni 2016 per 7.002 lavoratori, ma ne restano fuori in 20.000. Per noi, non è un gran risultato, nel 2010 i passaggi erano stati 21.826…

Notiziario n. 23 del 24 febbraio 2016 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgOggi si è chiusa davvero la lunga e complessa trattativa per la distribuzione del FUA 2015, di cui pubblichiamo su questa stessa pagina in  allegato 1 il testo finale (articolato + allegati) predisposto da PERSOCIV.

Come si ricorderà  FLP DIFESA aveva ritenuto che, a fronte di quanto rappresentato dalla dr.ssa Corrado nella precedente riunione del 21 gennaio u.s. in ordine alla partita dei passaggi interni (vds. Notiziario n. 10 di pari data), ci fossero le condizioni per chiudere rapidamente l’accordo FUA 2015 e aprire, a seguire, la trattativa per definire non solo i numeri ma anche i criteri per le selezioni delle progressioni alle aree, secondo il modello positivamente sperimentato nel 2010.  Su questa nostra posizione, aveva inizialmente convenuto anche la dr.ssa Corrado, motivo per il quale l’accordo sembrava concluso.  Lo scenario è però rapidamente mutato nel giro di solo qualche ora, quando la stessa dr.ssa Corrado ha convenuto, su un altro tavolo,  sull’utilità di prevedere già nell’accordo 2015 i numeri dei passaggi da fascia a fascia retributiva con decorrenza 1.1.2016, disconnettendo la scelta dei numeri da qualsiasi ragionamento sui criteri per le selezioni.  E su questa strada si è andato avanti, perdendo oltre un mese nella conclusione della trattativa (dal 21 gennaio ad oggi 24 febbraio), che si tradurrà verosimilmente in un corrispondente ritardo nella corresponsione del FUS. Già un record l’abbiamo battuto quest’anno (per la prima volta l’ipotesi di accordo non viene sottoscritto nell’anno di riferimento), e ora siamo in buonissima posizione per traguardare il secondo dei record negativi, pagare il FUS del 2015 nell’anno 2017. Meglio di così….

L’ipotesi di accordo FUA 2015 predisposta dalla D.G., all’art. 16, prevede n. 7002 (peccato per quel 2…) passaggi da una fascia retributiva a quella immediatamente superiore, con i contingenti di cui al comma 4, e dovrebbe assicurare il passaggio alla posizione economica superiore di coloro che, nella precedente ed unica tornata del 2010,  non ne hanno beneficiato. Vedremo se attraverso i criteri che verranno fissati con specifico accordo il traguardo sarà raggiunto pienamente o ci sarà qualche falla.

L’obiettivo di assicurare in prima battuta il passaggio di fascia a chi nella tornata 2010 non ne ha usufruito è un obiettivo giusto e condivisibile, ma a nostro avviso non ci si può limitare a questo. La scelta dei 7.000 passaggi (7002, pardon) per assicurare a tutti i lavoratori civili il primo passaggio di fascia, era l’impegno assunto dalle Parti per il 2011.  Ma oggi siamo nel 2016, e in tutto questo periodo  abbiamo subito il vergognoso blocco dei contratti e delle retribuzioni, restando al palo per cinque lunghi anni. Per questo, a nostro avviso, oggi non può più essere sufficiente il solo completamento del primo giro di passaggi;  oggi  sarebbe stato necessario fare un ulteriore passo in avanti, per lanciare il segnale che tutti i lavoratori attendevano: i passaggi economici riprendono, si completa il primo giro, ma si parte già da quest’anno con il secondo giro, con l’impegno di traguardare il secondo passaggio di fascia per tutti in tre anni.

E, sulla base di questo ragionamento, abbiamo proposto alla dr.ssa Corrado di aumentare significativamente (intorno a 10mila) l’intesa programmatica per i passaggi con decorrenza 1.1.2016 e di aggiungervi anche un intesa programmatica per gli anni a venire 2017 e 2018.  Una proposta, la nostra, che muoveva nella direzione,  per la quale ci battiamo da tempo,  di progressiva storicizzazione del salario di produttività, finalizzata a stabilizzare in termini di  retribuzione fondamentale (certa) crescenti quote di retribuzione accessoria (incerta per definizione), con l’effetto indiretto,  ma per noi meritevolissimo, di sottrarre risorse alla performance individuale, che tanto sta preoccupando in questi giorni i colleghi.

Ma, come era prevedibile, alla fine la dr.ssa Corrado non ha ritenuto di modificare la propria proposta, che, val a pena di segnalarlo, prevede passaggi per 7000 lavoratori, escludendone però gli altri 20.000. Val la pena di ricordare molto sommessamente che, nel 2010, i passaggi di fascia erano stati ben 21.826…..

Ultima annotazione: ci sono volute sei riunioni, ma alla fine la nostra richiesta, formulata sin dalla prima riunione del 29 luglio, di ritornare agli accantonamenti 2014 per turni/reperibilità e PPL, è stata accolta.

In allegato 2 su questa stessa pagina, la tabella riepilogativa fornita da PERSOCIV sulla costituzione del FUA 2015 e, in allegato 3, la nota SMD sui numeri dei transiti dei militari inidonei e le risorse che transitano dal FUA al FESI

       (Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Ipotesi di accordo FUA 2015

Allegato 2: Tabella riepilogativa costituzione FUA 2015

Allegato 3: Nota SMD Transiti militari inidonei e risorse da FESI a FUA