Riunione con il Sottosegretario Rossi. Le modifiche da introdurre nella Direttiva sulla valutazione della performance individuale 2017. Criteri finalmente differenziati rispetto a quelli per la valutazione degli apporti ai progetti locali. Il comunicato unitario di CGIL FP – UIL PA – FLP DIFESA

Notiziario n. 53 del 24 maggio 2017 –

Nella riunione odierna con il Sottosegretario Rossi, siamo stati informati  in merito agli intendimenti di A.D. sulle modifiche e integrazioni da introdurre nel sistema di valutazione della performance individuale  attuato nel 2016,  e di cui alla ben nota Direttiva del 10.11.2016 a firma della Ministra Roberta Pinotti che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2.

A tal riguardo, va utilmente ricordato come lo stesso Sottosegretario ci invitò nell’ottobre dello scorso anno a fornire dei contributi ai fini delle eventuali modifiche da apportare nella già richiamata Direttiva Ministeriale, che la nostra O.S. ha assolto con la nota allegata al Notiziario n. 123 del 22.10.2016 nella quale ribadì le proprie posizioni politiche in materia di performance e formulò due richieste precise.

In primo luogo, scrivemmo all’on. Rossi, noi siamo convinti che, nelle condizioni date in A.D. (compresenza di militari esclusi dal sistema di valutazione della performance; Dirigenti valutatori militari esclusi anch’essi da ogni valutazione della performance;  il  complesso processo di riordino in atto; la mission particolarissima del MD e la sua particolare organizzazione; etc.), sarebbe stato necessario non adottare il sistema brunettiano attraverso una deroga ad hoc da richiedere alla F.P., cosa assolutamente possibile nei tempi immediatamente successivi alla pubblicazione del D. Lgs 150/2009, come fatto da altre AA.CC.  La nostra Amministrazione  invece non lo ha fatto e, dopo la sospensione a firma del Sottosegretario Magri del 16.02.2012, ha deciso di riavviare il sistema di valutazione nell’anno 2016.

E lo ha fatto, e qui veniamo al primo problema, anche con forzature macroscopiche passate purtroppo sotto traccia, come l’estensione dei criteri di valutazione della performance individuale alla valutazione dell’apporto partecipativo dei lavoratori ai progetti locali, così mescolando performance  e FUS in un cocktail che ha creato non pochi problemi ed ha di fatto depotenziato i tavoli locali, ridotti a meri certificatori delle valutazioni del Dirigente. E’ stata dunque questa la prima delle due richieste avanzate da FLP DIFESA all’on. Rossi: differenziare i criteri di valutazione di performance e FUS.

La seconda richiesta riguardava invece la performance organizzativa, che ha – per definizione – uno stretto legame con la “performance individuale” del valutando, come peraltro affermato dalla stessa Direttiva del 10.11.2015. Ebbene, nella predetta Direttiva, la valutazione della performance individuale del dipendente è stata del tutto sconnessa dal contesto degli obiettivi delle articolazioni organizzative dell’Ente, e a nulla è valsa l’iniziativa messa in campo dalla nostra O.S. (vds Notiziario n. 12 del 25.01.2016) che recava l’invito ai lavoratori di richiedere ai propri Enti la performance organizzativa, poi ripresa da molte RSU e OO.SS. territoriali, rispetto alla quale, per la propria area, SMD ha risposto con la nota 31.854 del 4.03.2016 (vds Notiziario n. 29 del 12.03.2016), affermando in buona sostanza che le performance organizzative degli Enti hanno natura riservata. Sull’argomento è poi intervenuto OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) che, in risposta ad un quesito dello stesso SMD, ha osservato come la performance organizzativa  si  possa   evincere  anche “per   ogni   unità organizzativa”. E, a  seguire,  SMD  ha invitato i Dirigenti degli Enti della propria area a fornire riscontro ai dipendenti, che hanno chiesto di conoscere la performance organizzativa dell’Ente/Unità organizzativa di servizio, comunicando gli elementi necessari….”, invito però totalmente disatteso nella stragrande maggioranza dai Dirigenti in questione che si sono limitati a comunicare ai lavoratori richiedenti solo le competenze dell’Ente e gli obiettivi general-generici degli Enti/Unità organizzativa, che è cosa certo ben diversa dalla performance organizzativa. Da qui la seconda richiesta di FLP DIFESA inviata al Sottosegretario a ottobre 2016,  quella  di regolamentare in direttiva le modalità e i percorsi relativi alla comunicazioni sulla performance organizzativa, che oggi però non possono prescindere dalle novità introdotte dal decreto modificativo del D.Lgs 150/2009, non ancora note, e che per questo non consentono allo stato alcuna regolamentazione.

Sui contenuti e sulle risultanze della riunione di oggi con il Sottosegretario Rossi, il comunicato CGIL FP-UIL PA-FLP DIFESA che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 24 05 2017 – Comunicato unitario riunione con SSS sulla Direttiva performance 2017

Allegato 2: 10.11.2015 – direttiva sistema misurazione e valutazione performance individuale 2016