Buone notizie dal MEF. Oltre 10 milioni di € di risorse integrative per il FUA 2017 della Difesa. Se, con il necessario apposito accordo, venissero destinate tutte al FUS, la quota pro capite salirebbe sino a circa 470 € al netto oneri AD. E ci sono ancora altre risorse in arrivo (2,6 mln di €) derivanti dai risparmi sul personale ex legge 244/2012

Notiziario n. 119 del 21 novembre 2017 –

Come i colleghi ricorderanno, nel corso della riunione con il Direttore Generale di PERSOCIV dell’8 u.s.,  ci era stata data comunicazione su alcune possibili integrazioni del FUA 2017:  la prima, a provenienza MEF e la somma ipotizzata stava in una forbice compresa tra i 5,8 e i 6 mln di euro; la seconda, invece,  in relazione alla destinazione in via permanente al FUA dei risparmi di spesa connessi alla riduzione del personale – all’interno di una forbice compresa tra il 4 e 10% – in base a quanto previsto dalla Legge delega di riordino delle FF.AA. (L.31.12.2012, n. 244) e dai successivi decreti attuativi (D. Lgs. n. 8/2014 e n. 91/2016), ed era stata quantificata in poco più di 2,6 mln di € applicando la percentuale max del 10%, all’interno dello schema di decreto interministeriale predisposto dalla nostra D.G. (si veda il comunicato unitario CGIL FP–UIL PA–FLP DIFESA- CONFSAL UNSA,  di cui al Notiziario n. 113 di pari data).

Ebbene, con riferimento all’integrazione MEF, dobbiamo dire che le somme formalmente allocate dal Ministero in questione sono addirittura superiori, e di molto, a quanto inizialmente ipotizzato dalla stessa DG. A tal proposito, informiamo i colleghi che, in data odierna, abbiamo  infatti ricevuto dalla nostra Direzione Generale la comunicazione a firma della dr.ssa Anita Corrado che riportiamo di seguito nella sua forma integrale

Si comunica che in data odierna in sede di incontro presso il MEF, richiesto da questa Direzione Generale per la quantificazione definitiva delle ulteriori risorse da contrattare per il FUA 2017, l’IGOP ha comunicato che le risorse di cui sopra per il Ministero della Difesa sono pari ad Euro 10.073.972,19 che vanno ad incrementare l’importo di Euro 42.854.398,81 indicato nell’accordo medesimo”

Per la distribuzione di queste ulteriori risorse, si dovrà procedere ora ad una specifica trattativa per la definizione di nuova e separata ipotesi di accordo,  in ragione di quanto previsto dall’art. 16 del CCNI 9.10.2017, formulazione questa che da qualche anno compare negli articolati degli accordi FUA a seguito dei rilievi di MEF e FP in sede di certificazione.

Se, come probabile o come almeno noi auspichiamo, le Parti decideranno di destinare l’intera dotazione delle predette “ulteriori risorse”  al Fondo di sede (FUS) e solo al FUS, senza quota parte da destinare alla “performance”,  le risorse che affluiranno in sede locale, in ragione dei n. 26.313 dipendenti in servizio alla data del 1.1.2017, secondo i nostri calcoli, dovrebbero dar luogo ad una ulteriore quota pro capite di FUS pari a € circa 380 € al lordo oneri datoriali, e dunque circa 286 € al netto oneri AD.

Un incremento importante, in ragione del quale la quota pro capite complessiva del FUS 2017 salirebbe a circa 470.00 € al netto oneri AD (183,45 + 286).

Senza dimenticare che le risorse derivanti dai risparmi ex L. 244 dovrebbero dar luogo, negli stessi termini, ad una ulteriore quota FUS di circa 76 € sempre al netto oneri AD.

(Giancarlo Pittelli)

Con l’occasione, pubblichiamo in allegato 1 il comunicato unitario diffuso a fine riunione con SME DIPE del 16 u.s, in merito alla spinosa vicenda dei buoni pasto di COMFOP SUD e CERIMANT Napoli, e, in allegato 2,  la risposta pervenuta proprio in in data odierna dallo stesso DIPE.

Allegato 1: 16.11.2017 – comunicato unitario R-SME buoni pasto Enti Napoli

Allegato 2: 21.11.2017 – Mail di risposta di SME-DIPE