Notiziario n. 14 del 6 febbraio 2018 –
Si è svolta, stamane, a PERSOCIV una riunione presieduta dalla dr.ssa A. Corrado, Direttore Generale di PERSOCIV, e che ha visto la presenza al tavolo di entrambi i Vice D.G. e delle delegazioni di tutti gli Organi Programmatori e di Agenzia Industrie Difesa (AID), che aveva come unico punto all’o.d.g. la distribuzione delle ulteriori somme pervenute al FUA 2017, di cui abbiamo già riferito nel Notiziario n. 119 del 21.11.2017.
Una riunione per certi versi storica, perché ha segnato, dopo un anno e mezzo di tavoli uniti e diversi mesi di iniziative unitarie, la ripresa (udite! udite!) della modalità di relazioni sindacali “a tavoli separati”, che pensavamo fosse una pratica desueta e finalmente abbandonata, non solo perché anacronistica nei tempi che viviamo, ma soprattutto perché perdente per la categoria secondo il giudizio della quasi totalità dei lavoratori (ce lo hanno detto e ripetuto, nelle decine e decine di assemblee fatte da aprile a luglio con CGIL e UIL), ma anche perché riduce il peso specifico di rappresentanza nei confronti della controparte. Ci sbagliavamo evidentemente, e la pratica, pur palesemente anacronistica e perdente, è ritornata inaspettatamente in auge. Evviva, i lavoratori ringraziano.
La riproposizione dei tavoli separati è ovviamente intrecciata (dicono i richiedenti) alla mancata sottoscrizione da parte di FLP dell’indigeribile Ipotesi di CCNL 2016-2018, come peraltro messo in risalto dalla nota unitaria CGIL-CISL-UIL (toh, chi si rivede!), alla quale risponderemo a breve in modo argomentato e, si spera, chiaro.
Dunque, in avvio di riunione, il D.G. ha dato comunicazione alle sigle presenti della richiesta di tavoli separati pervenuta ieri da CGIL-CISL-UIL, di nuovo affratellati, che, però, nella circostanza, hanno imbarcato meritoriamente anche l’UNSA. Le quattro sigle hanno così disertato la riunione, che pure avrebbe permesso la chiusura oggi stesso dell’accordo che portava soldi ai lavoratori, i quali ora dovranno attendere un po’ per averli in tasca. Ma la riunione, che si voleva rinviare, si è invece tenuta lo stesso, e di seguito ne riportiamo i contenuti.
Diamo innanzitutto i numeri, di cui alla proposta AD che qui si allega. Rispetto alla dotazione iniziale di cui all’accordo del 9.10.2017 (€ 42.854.398,81), che ripubblichiamo sul sito, sono state assegnate da IGOP al FUA Difesa ulteriori risorse pari € 10.073.972,19 che portano, allo stato, lo stanziamento sul capitolo 1375 a € 52.928.371, 37 al lordo oneri datoriali. Detratto l’importo del 5% da imputare sul Fondo di Agenzia Industrie Difesa e operati i dovuti aggiustamenti contabili per “assicurare agli Enti AID lo stesso FUS pro capite riconosciuto agli Enti della Difesa”, l’importo lordo che residua e da distribuire in ambito MD, è pari a € 50.705.117,20, e contiene sia la parte fissa che quella ulteriore venuta da IGOP. Detto che sono confermate le assegnazioni ex CCNI 9.10.2017 per P.O, PPL, Turnazioni, Reperibilità, Mobilità e anche Sviluppi economici, la proposta di A.D. per quanto riguarda la distribuzione della somma che residua (€ 17.529.322,58), è quella di assegnarla interamente agli Enti con la usuale ripartizione: il 15% alla performance individuale, che fa crescere la quota pro capite a € 75,30, e l’85% al FUS, che fa crescere la quota pro capite a € 426,72, importi al netto oneri AD. Pertanto, rispetto al CCNI 9.10.2017, risultano: € 42,93 in più per la performance ed € 243,27 per il FUS, importi tutti sempre al netto oneri A.D. A tal riguardo, FLP DIFESA ha proposto che la quota pro capite derivante dalle ulteriori somme (€ 286,20 netto AD) sia invece destinata tutta al FUS, senza quota parte da destinare alla performance.
Informiamo inoltre che, in ordine alle ulteriori somme per il FUA 2017 derivanti dai risparmi legati alla riduzione del personale ex legge 244/2012, previsti inizialmente in circa 2,7 mln di €, sono intervenuti dei problemi nella individuazione della base imponibile su cui calcolare la percentuale massima (10%), il che è oggetto di attuale confronto con i MEF, e potrebbe portare a riduzione delle somme (si dovrà fare accordo a parte).
Infine, in ordine alla possibilità di destinare quota parte delle “ulteriori risorse” al personale di Area 1^, la nostra O.S. ha confermato la propria posizione non pregiudizialmente contraria, ma ha anche chiesto il parere del DG sulla praticabilità tecnica dell’operazione alla luce dell’obbligo di selettività ex DD. Lgs. 150/2009 e 75/2017. Ma il D.G. non ha fornito al momento alcuna risposta, e la cosa lascia un po’ riflettere…
Vedremo quando sarà ripreso il confronto negoziale e portato a conclusione. Quello che comunque è certo, è che più tardi si chiude il confronto, più tardi i lavoratori prenderanno i soldi. A buon intenditor…
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: Ipotesi di accordo FUA 2017 risorse aggiuntive
Allegato 2: 09.10.2017 – CCNI accordo FUA 2017