Situazione pesante negli Enti industriali, e non solo: età media dei lavoratori che cresce, mancato turnover in questi anni e limiti assunzionali che permangono. La situazione sta arrivando al punto di non ritorno, evidenti le responsabilità politiche. Serve urgentemente un piano straordinario di assunzioni, che chiederemo al nuovo Ministro

Notiziario n. 34 del 4 aprile 2018 –

Proseguiamo nella disamina delle questioni d’interesse del personale civile che a noi appaiono tra le più urgenti e le più meritevoli di attenzione, e lo facciamo anche in funzione del nostro programma RSU.

La questione che poniamo al centro di questo Notiziario riguarda  le crescenti criticità che vivono gli Enti del M.D. in ragione delle sempre maggiori carenze di professionalità civili, in particolare tecniche,  risultato infausto, questo, del combinato disposto tra le numerose cessazioni dal servizio (l’età media cresce sempre più…), i blocchi del turnover e i limiti assunzionali imposti dalle più recenti leggi di bilancio.

Qualche dato, innanzitutto. A fronte di diverse centinaia di lavoratrici e lavoratori civili che annualmente sono cessati dal servizio (personale in servizio: n. 28.502 al 1.1.2014; n. 27.109 al 1.1.2015; n. 26.871 al 1.1.2016; n. 26313 al 1.1.2017, con un saldo negativo tra 2014 e 2017 pari a n. 2.189 unita, dati tutti desunti dagli accordi FUA riferiti ai rispettivi anni), pochissimi sono stati i nuovi assunti in A.D.

Ricordiamo quelli entrati nel 2014, che si sono sostanziati prima nell’assunzione in deroga di 24 vincitori del concorso per “assistente tecnico del settore motoristico e meccanico” (vds. Notiziario n. 84 del 5.08.2014), e successivamente nell’autorizzazione della F.P. ad assumere n. 166 unità (108 funz. amm. e n. 58 funz. tecn. ), tutti relativi ai concorsi banditi del 2007 (Notiziario n. 134 del 27.12.2014), seguiti poi dall’assunzione di n. 9 ex coll. bibliotecari.

Dunque,  a fronte di quasi 2.200 lavoratori cessati dal servizio in questi ultimi quattro anni, sono entrati nei ruoli civili meno di 200 unità, pari, in termini percentuali, a meno del 10% dei cessati.

Una mezza Caporetto, non c’è che dire, e  a tal riguardo, a nostro modesto avviso, esiste anche una responsabilità dei Vertici politici che si sono succeduti in questi anni nel nostro Ministero, che non sono riusciti evidentemente a farsi “ascoltare” adeguatamente in sede di Funzione Pubblica, che ogni anno sfornava DPCM autorizzatori per assunzioni nelle PP.AA., ma sempre al netto del M.D., come è pure avvenuto nel corso del  2017 (il DPCM 4.4.2017 non recava alcuna autorizzazione all’AD ad assumere a tempo indeterminato professionalità civili, mentre invece autorizzava A.I.D. a farlo).

Proprio per questo, lo sblocco delle assunzioni e l’ingresso di nuove professionalità civili, in particolare tecniche, in ambito Difesa,  è stato uno dei punti più qualificanti dell’accordo del 5 aprile (si veda il comunicato unitario CGIL FP – UIL PA – FLP DIFESA allegato al Notiziario n. 39 di pari data), che ha portato all’istituzione di un apposito tavolo tecnico. A conclusione del qualche, qualche buon risultato è certamente arrivato.

Innanzitutto, abbiamo sollecitato e ottenuto la rimodulazione del decreto autorizzatorio del 2014  (vds. Notiziario n. 80 del 28.08.2017), e detta rimodulazione ha sbloccato l’assunzione di n. 86 professionalità tecniche,  di cui n. 50 funzionari  e 36 assistenti, attingendo dalle graduatorie (ora esaurite) degli “idonei”  degli ultimi concorsi indetti da A.D. (solo 70 circa, però, i contratti attivati).

In aggiunta, per la prima volta dopo tanti anni, sono stati pubblicati nella G.U.-concorsi del 2.01.2018 tre bandi per l’assunzione a tempo indeterminato nel M.D. di n. 30 assistenti tecnici; inoltre, è stato predisposto un emendamento ad DDL attuativo del Libro Bianco che prevedeva la costituzione di “centri di formazione” presso Stabilimenti e Arsenali (in buona sostanza il recupero delle vecchie scuole allievi operai), e con lavoratori civili in qualità di docenti (l’emendamento dovrà ora trovare un nuovo veicolo normativo).  

Diciamo che qualche passo in avanti è stato certamente realizzato, che ovviamente non può bastare a dare soluzione ad una situazione davvero pesante, che peraltro non può essere affrontata con gli strumenti ordinari (piano triennale del fabbisogno), in questo momento peraltro ancora mancanti delle linee guida della FP.

Serve allora uno strumento straordinario, e questo altro non può essere che un piano straordinario  di assunzioni civili per il MD, che chiederemo al nuovo Ministro al primo incontro utile, sperando che il suo impegno e la sua azione verso MEF e FP sul piano politico siano più proficui di quelli sinora osservati.

(Giancarlo Pittelli)