Notiziario n. 71 del 3 luglio 2018 –
Il 4 luglio si avvicina e ci si approssima all’ennesima riunione (la sesta) dell’attuale tavolo negoziale per la definizione del CCNI 2016-2018, che potrebbe anche “certificare” la conclusione del percorso che riguarda l’Ipotesi di accordo sulla distribuzione delle risorse aggiuntive 2017, pari a oltre 10 mln di €.
Un parto lungo e difficile che, come si ricorderà (vds Notiziario n. 65 del 14.06.2018), è frutto dei ben noti “problemi organizzativi” di CGIL-CISL-UIL + UNSA (i famosi “3+1”) che a suo tempo, a fronte della disponibilità di FLP DIFESA e di altre sigle, hanno impedito loro di sottoscrivere già a febbraio scorso l’Ipotesi presentata da AD., facendo accumulare così un incredibile ritardo a danno dei lavoratori.
Oggi, finalmente, ci sarebbero le condizioni per firmare: il D.G. ha avuto la delega dalla Ministra, e anche i 3+1 hanno detto sì alla vecchia proposta di A.D., che lascia nel cassetto, almeno per il 2017, la performance organizzativa introdotta dal CCNL. Speriamo sia la volta buona, e vedremo cosa dirà ARAN in merito al quesito posto sull’ammissibilità alla firma di una Ipotesi di accordo 2017 delle sigle non firmatarie del CCNL 2018.
Rimangono sul tavolo, però, altre questioni.
La prima: le modalità di distribuzione del fondo di 21 mln € frutto dell’accordo del 5 aprile 2017. Un fondo in origine pensato e voluto come “aggiuntivo”, che la L. 205/2017 ha connotato invece come “integrativo” destinandolo al FUA (ora Fondo Risorse Decentrate- FRD), una diminutio che non abbiamo digerito e su cui torneremo certo a battagliare. Una questione non da poco, in ogni caso, soprattutto sotto il profilo delle modalità di distribuzione fissate dal nuovo CCNL, e per questo il Direttore Generale di PERSOCIV, allora ancora privo di delega, ha presentato nella stessa riunione del 14 giugno u.s. una bozza “che nelle linee generali recepisce la proposta” dei 3+1, come loro stessi riferiscono nel comunicato relativo alla riunione, basata sulla valutazione della performance organizzativa.
A tal riguardo, è innanzitutto lecito domandarsi se gli Organi Certificatori (MEF e FP), e prima ancora l’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) che dovrà esprimere un “parere vincolante” ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. 74/2017, non avranno qualcosa da dire.
In primo luogo, sulla stipula di un accordo separato rispetto a quello relativo al FRD 2018, e, in secondo luogo, sull’impianto della distribuzione centrato appunto sulla performance organizzativa, considerato le particolarissime caratteristiche della sua misurazione/valutazione in ambito Difesa, rese evidenti dalla nota SMD del 4.3.2016 alle OO.SS. e dalla risposta OIV del 12.03.2016 a un quesito di SMD (entrambe pubblicate su questa stessa pagina, rispettivamente in allegato 1 e 2).
Gli obiettivi da raggiungere e quelli raggiunti saranno resi noti? Come si rapporterà il singolo ai macro obiettivi del settore di appartenenza? Quali saranno gli strumenti di verifica delle valutazioni? E quali gli altri parametri? L’area di appartenenza, auspicabilmente in doppia declinazione (1^ e 2^ insieme, e la 3^) ? La valutazione dell’apporto individuale anche in funzioni della presenza, al netto dell’ elenco presente nei vecchi accordi FUA (Legge 104; etc.), che però gli Organi Certificatori qualche anno fa hanno cassato?
In ogni caso, FLP DIFESA è pronta a presentare al tavolo di negoziazione la sua proposta per la distribuzione del FRD 2018 e dei 21 mln integrativi, ma di certo non dimentichiamo comunque lo spirito che ci animava quando iniziammo la battaglia per vederci riconoscere – come lavoratori civili della Difesa – i crescenti carichi di lavoro e la complessità delle funzioni assegnateci, volte a garantire un efficace supporto alle FF.AA. con cui condividiamo quotidianamente anche parte dei rischi, in un momento di così forti tensioni sugli scenari interni e internazionali. Un impegno che ci aveva visti protagonisti – allora unitariamente con CGIL e UIL, ma oggi qualcuno se ne dimentica…. – per rivendicare un fondo “aggiuntivo” che riconoscesse questa particolarità del personale civile e ne remunerasse professionalità e disponibilità, al di fuori delle logiche della performance. Altre Amministrazioni, come il Ministero della Salute, hanno fondi così connotati, dimostrando la fattibilità di questo percorso anche dal punto di vista della validazione da parte degli Organi Certificatori.
Continueremo perciò a rivendicare questa condizione particolare, e inizieremo sin da subito a sollecitare tutta l’Amministrazione, a partire dalla nuova Ministra Trenta, affinché rimanga un tema centrale dell’agenda politica e delle stesse relazioni sindacali.
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 04.03.2016 Lettera SMD a OO.SS. su performance organizzativa
Allegato 2: 18.03.2016 -Parere OIV a SMD su performance organizzativa