Pubblichiamo il “Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa del Ministero Difesa”, approvato con D.M. 12.10.2017, che ritorna in A.D. dopo un blocco di 7 anni (2011-2017). Nel 2018, il 40 % circa del FRD (ex FUA) verrà distribuito via performance organizzativa, con criteri e procedure poco comprensibili alla gran parte dei lavoratori. Come mai?

Notiziario n. 90 del 23 agosto 2018 –

Come è già noto ai colleghi, in data 3 agosto u.s. è stato sottoscritta l’Ipotesi di CCNI (Contratto Collettivo Nazionale Integrativo)  relativo al personale civile della Difesa per il triennio 2018-2020.

Il predetto CCNI reca, nella parte II, quanto convenuto dalle Parti in ordine ai criteri e alle procedure di utilizzazione del fondo di produttività del personale civile non dirigente della Difesa, che sino all’anno 2017 era da tutti conosciuto come “Fondo Unico di Amministrazione” (FUA)  e che invece ora, a partire dall’entrata in vigore del nuovo CCNL, è stato rinominato in “Fondo Risorse Decentrate” (FRD).

Come già anticipato,  entro  qualche giorno renderemo note ai lavoratori il nostro giudizio e le nostre puntuali considerazioni in merito ai contenuti del CCNI che,  come noto, ci ha visto esclusi dal tavolo di trattativa in virtù di quanto previsto dall’art. 7 del CCNL che stabilisce che la negoziazione decentrata sia riservata esclusivamente alle OO.SS. rappresentative e firmatarie, una norma che continuiamo a ritenere illiberale e contraria ai principi sanciti dalla Corte Costituzionale, e rispetto alla quale abbiamo attivato alcune iniziative di contrasto il cui iter è oramai in via di esaurimento, dopo di che torneremo sui tavoli per riprendere il cammino interrotto.

FLP DIFESA non ha dunque partecipato alla trattativa (chiamiamola così) che ha portato al CCNI, ma, da quello che abbiamo percepito e continuiamo tuttora a percepire,  i suoi contenuti non sembra siano apparsi comprensibili a gran parte dei lavoratori.

Tra i punti più criptici dell’accordo, vi è indiscutibilmente la parte relativa  alla distribuzione del fondo tramite misurazione e valutazione della performance organizzativa, e di cui all’art. 20 del CCNI, che Amministrazione Difesa, a differenza di altre AA.PP.,  ha sempre messo da parte negli anni scorsi (l’unico documento in materia di performance organizzativa  è datato 2010, poi più nulla negli anni a venire fino al 2017 compreso),  per poi riproporlo invece ex novo in previsione dell’Esercizio Finanziario 2018 e del ciclo di programmazione 2019-2020,  di cui all’atto di indirizzo datato 23.03.2017.

Ebbene, ad una prima lettura, i contenuti dell’art. 20 del CCNI 3.08.2018 – che regolamenta la distribuzione dei 21 milioni attribuiti dalla L. 205/2017 rispetto ai 54.253.417 di € che costituiscono la dotazione complessiva del FRD (quasi il 40% dell’intero ammontare delle risorse disponibili!) – sono apparsi a parecchi colleghi (e, tra questi, anche a chi opera negli Uffici Personale e Amministrativi, e che hanno maturato esperienze anche pluridecennali di gestione dei fondi di produttività) come alquanto incomprensibili, densi di formule e tecnicismi, che sembrano finalizzati solo a tenere sotto traccia la performance organizzativa  effettiva dell’Ente,  che invece viene ricondotta a piani superiori e generali, e con il supporto di criteri di distribuzione tutti sui generis  e peraltro totalmente gestiti da A.D., senza alcune possibilità di verifica da parte delle OO.SS. . Risultato finale: 21 milioni consegnati in toto ad A.D.

Dunque, il 2018 ci porta in dono la performance organizzativa , questo strano animale sinora assente nella vita della nostra Amministrazione, che ha sempre negato ai lavoratori la possibilità di conoscerla da vicino, rispondendo alle loro richieste e a quelle delle Rappresentanze,  “volte ad ottenere la documentazione concernente la performance organizzativa dei singoli Enti”,  che esse non potevano “trovare accoglimento” (si legga la nota SMD 31854 del 4.03.2016 inviata alle OO.SS., che pubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina).

Facile comprenderne il perché: dietro la performance organizzativa dell’Ente c’è la valutazione e la misurazione del Dirigente, che in area operativa è quasi sempre un militare: sta qua il centro del problema.

Vedremo, a tal proposito, quale sarà il giudizio degli Organi Certificatori in merito all’Ipotesi di CCNI 3.08.2018, e in particolare in merito ai contenuti dell’art. 20.

Nelle more, sarà bene per tutti seguire un po’ più da vicino questo strano animale che ha preso corpo e svolazza da quest’anno sulle nostre teste e, per questo, pubblichiamo su questa stessa pagina, rispettivamente in allegato 1 e 2, il documento “Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa del Ministero della Difesa”  e il DM 12.10.2017 a firma della Ministra Pinotti che l’ha recepito.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Sistema performance organizzativa Ministero Difesa ed. 2017

Allegato 2: DM 12.10.2017 -sistema misurazione e valutazione performance organizzativa Ministero Difesa

Allegato 3: 4.03.2016 Lettera SMD a OO.SS. su performance organizzativa Ministero Difesa