Notiziario FLP DIFESA del 15 marzo 2019 –
La riunione del Consiglio Supremo di Difesa (CSD) del 7 marzo u.s. è stata presieduta dal Capo dello Stato ed ha visto la partecipazione del Premier, della nostra e di altri Ministri, e del Capo di SMD.
La riunione è servita in primo luogo a fare il punto di situazione sui teatri di crisi che affollano le aree a noi vicine e, a tal proposito, il comunicato finale afferma che NATO e Unione Europea “restano il costante riferimento dell’Italia che deve continuare a contribuire ad esse in maniera convinta ed efficace”.
La seconda parte della riunione, invece, ha avuto all’o.d.g. un punto di estremo interesse, soprattutto per chi vive e lavora all’interno della Difesa: “l’aggiornamento sul processo di riforma e modernizzazione dello Strumento Militare nazionale, anche riguardo ai programmi di investimento”. A tal proposito, il comunicato finale recita così: “Le criticità e le incertezze dello scenario internazionale impongono di disporre di uno strumento militare moderno, efficace e pienamente integrato nella dimensione europea e transatlantica. Il Consiglio ha approfondito lo stato del processo di riforma e modernizzazione dello Strumento Militare nazionale ed ha sottolineato il carattere di continuità, anche finanziaria, che deve necessariamente caratterizzare i programmi di ammodernamento che si sviluppano su orizzonti temporali particolarmente lunghi. Le limitate disponibilità finanziarie impongono di procedere, con celerità e determinazione, nel processo di razionalizzazione delle Forze Armate, concentrando le risorse sulle capacità realmente necessarie per l’assolvimento dei compiti primari per garantire la sicurezza del Paese”.
Colpisce, in particolare, l’ultima frase, che da una parte sembra confermare la sostanza del processo in itinere di razionalizzazione delle FF.AA. con il modello a 150.000 militari e 20.000 civili fissati dalla Legge 244/2012 al 31.12.2024, che va “accelerato”, e dall’altro sembra preannunciare nuovi provvedimenti.
Dunque, a noi pare che, se questa è la prospettiva di breve/medio termine, siamo abbastanza lontani da una rivisitazione significativa e profonda della legge 244/2012, fortemente voluta dall’allora Ministro Di Paola, la quale però, pensata allora per ridurre la spesa dello strumento militare e per riequilibrare il bilancio della Difesa riportando la spesa entro livelli percentuali in linea con gli standard europei (50% per il personale; 25 % per l’esercizio e 25% per gli investimenti), non solo non ha centrato gli obiettivi che si era data, ma ha ulteriormente disequilibrato la spesa (dalla relazione del Capo di SMD in sede di audizione parlamentare del 14 febbraio u.s.: il personale assorbe circa l’80%, il 10% l’esercizio e il 9% gli investimenti) Quando l’allora Ministro Di Paola presentò il disegno di legge delega che avrebbe poi portato alla legge 31.12.2012 n. 244, FLP DIFESA fu l’unica O.S. a esprimere un forte dissenso, fino a scendere in piazza con la manifestazione del 6.07.2012 (si veda il Notiziario n. 94/2012). Oggi, però, anche alla luce dei risultati, il giudizio è certamente cambiato, e la richiesta di modificare profondamente quella legge, per quanto ancora possibile, sale fortemente sia dal fronte sindacale che dalle stesse FF.AA., in particolare da alcuni SS.MM..
La domanda fondamentale che allora si pone, a tal proposito, è la seguente: come la pensa al riguardo la Ministra Trenta? Ha intenzione di rivedere nel profondo quella legge e gli obiettivi fissati? Ebbene, nel corso dell’ultima riunione del 12 u.s., abbiamo posto la domanda alla prof. Trenta, che ci ha risposto che la rivisitazione è allo studio ma senza fornire ulteriori elementi, e che è “tutto scritto nell’ Atto di indirizzo”.
Ebbene, siamo andati allora a rileggere il predetto documento che ri-pubblichiamo sul nostro sito, e francamente, in merito alla L. 244, per la parte relativa agli organici civili, abbiamo trovato nulla o quasi.
Da qui il domandone finale: la riforma della L. 244, in particolare sui numeri degli organici previsti al 31.12.2024, si farà o no? E se sì, con quali contenuti e in quali tempi? Servirebbe saperlo, e anche presto
.In ogni caso, del Libro Bianco, argomento primo delle riunioni del CSD fino al 2017, neanche l’ombra. Buon segno, menomale!
(Giancarlo Pittelli)
Allegato 1: 07.03.2019 – Comunicato finale del Quirinale sulla riunione del CSD
Allegato 2: 19.09.2018 – Atto di indirizzo del Ministro della Difesa