Terzo martedì con la Ministra Trenta, gap retributivo ed assunzioni all’o.d.g. Nessuna novità di rilievo da parte dell’Amministrazione, sui due argomenti hanno parlato solo le OO.SS. La FLP DIFESA ha chiesto una norma legislativa ad hoc che riconosca ai lavoratori civili la “peculiarità” dei loro compiti, funzioni e impiego in Difesa per rendere praticabili le rivendicazioni economiche, e ne spieghiamo le ragioni. Altre sigle pensano che sia in arrivo la manna dal cielo… Nessun tavolo a breve per il bando di mobilità, si va di fatto al 2020. I tanti approfondimenti in corso di A.D.

Notiziario FLP DIFESA n. 27 del 12 marzo 2019 –

Foto del tavolo nel corso di un precedente incontro tra Ministra e OO.SS. della Difesa

Si è tenuto oggi, al Gabinetto, il terzo incontro periodico mensile tra Ministra e  OO.SS. (“i martedì della Trenta”), dopo il primo del 15 gennaio (vds. Notiziario n. 4 di pari data) e il secondo del 5 febbraio (vds. Notiziario n. 12 di pari data). Un incontro, quello di oggi, al quale ha partecipato direttamente, pur limitatamente alla prima parte, la stessa Ministra, e la circostanza ci sembra apprezzabile e degna di nota.

Un incontro certamente cordiale, quello odierno, ma ancora una volta solamente interlocutorio, all’interno del quale, come al solito, si è discusso di più cose con grande disponibilità all’ascolto da parte della Ministra e della delegazione pubblica, ma, come avvenuto anche per i precedenti incontri, senza “quagliarne” una che sia una, in quanto la riunione è decisamente mancata sul piano degli approdi operativi. La frase che abbiamo ascoltato più volte da parte dell’Amministrazione, con riferimento alle diverse questioni poste dalle Parti sociali, è stata “stiamo approfondendo il problema, ne riparleremo appena possibile”, il che, a distanza di ben nove mesi dalla nomina della Ministra, dopo ben cinque incontri con la stessa (un record!)  e a fronte di problemi storici ed irrisolti della categoria, non suona proprio così rassicurante e pone comunque degli interrogativi.

Ad aprire l’incontro di oggi, è stata la stessa Ministra che ha semplicemente ricordato i due punti iscritti all’o.d.g. (gap retributivo ed assunzioni) passando però subito la parola alle OO.SS., che su entrambi i punti si erano pronunciati nelle precedenti riunioni. Ad essere franchi, ci aspettavamo che fosse la Ministra a dirci qualcosa sui due argomenti già trattati (approfondimenti effettuati; ipotesi di soluzioni; iniziative avviate; etc.), e invece la Ministra ha passato subito il pallino, invitando le OO.SS. al giro di tavolo.

Nel suo intervento, FLP DIFESA ha proposto allora le seguenti considerazioni/proposte e altri argomenti.

GAP RETRIBUTIVO.

L’argomento è ben conosciuto dai colleghi. Esiste, essendosi consolidato nel corso degli anni, una notevole differenza (gap) tra i trattamenti economici (in particolare sull’accessorio) in essere nella Difesa e quelli di altre AA.PP.,, reso evidente anche dal documento elaborato dal Gruppo di lavoro ex DM 16.06.2015, che ripubblichiamo sul nostro sito web. Un gap che, è bene ricordare, va accrescendosi anche nei confronti del personale militare, dopo il recente riordino di ruoli e carriere. Si ricorderà anche come fossero quattro le soluzioni prospettate dal Gruppo di lavoro al fine di ridurre quel gap (creazione di un fondo speciale; istituzione di una sezione contrattuale specifica presso ARAN; incremento indennità di Amministrazione; transito nei ruoli speciali ex art. 3 D.Lgs 165), e come alla fine la scelta fu quella di puntare sul “fondo speciale” che divenne il piatto forte dell’accordo del 5.4.2017.

Come FLP DIFESA, convenimmo sin da subito sulla scelta del fondo speciale, in quanto ritenemmo non proponibili le ipotesi legate alla sezione contrattuale e all’incremento dell’Indennità di amministrazione e al contempo “non perseguibile” (il giudizio era stato dello stesso “Gruppo di lavoro”) l’ipotesi del transito nei ruoli speciali in quanto “non potrebbe non essere portata avanti senza coinvolgere giocoforza anche altre PP.AA. del comparto sicurezza e difesa per analogia con i militari”, con tutti gli annessi e connessi.

Una posizione che, pur senza aver mai posto alcuna pregiudiziale di partenza, sul punto relativo all’ex art. 3, manteniamo tuttora,: c’è qualcuno che può oggi ragionevolmente immaginare che i Ministri Salvini o Bonafede assisterebbero inerti ad una operazione che porterebbe più soldi al personale della Difesa e non anche al proprio personale? E se poi l’operazione si allargasse ad altri Ministewrei, diventerebbe a nostro avviso ancor più “non perseguibile” per evidenti ragioni di cassa, soprattutto nel momento di grave crisi che il Paese vive.

Va comunque segnalato che la Ministra ha comunque precisato in riunione che non ritiene il transito nei ruoli speciali ai sensi dell’art. 3 del 165 “l’unica soluzione percorribile” (come pur affermato da qualcuno)  e che la stessa, a suo dire, si pone invece sullo stesso piano delle altre tre, precisazione questa che abbiamo apprezzato.

Ebbene, alle quattro soluzioni prospettate dal Gruppo di lavoro, se n’è aggiunta oggi una nuova, avanzata da CGIL-CISL-UIL+UNSA: l’attribuzione di una non meglio precisata “indennità funzionale” differenziata per area professionale. Una ipotesi, in assenza di maggior dettagli al riguardo, che ci sembra faccia il paio con i 300 € pro capite annunciati da qualcuno per il transito ex art. 3, ora addirittura raddoppiate…. E che pone comunque lo stesso interrogativo: i soldi per pagare l’indennità da dove arrivano e dove stanno? Dal MEF, dovrebbero arrivare. E allora campa cavallo, soprattutto di questi tempi. Senza contare che saremmo di fronte ad una sorta di indennità  “ad categoriam”, che tutti sanno essere impraticabile alle luce delle norme vigenti.

In ogni caso, tutte le soluzioni prospettate propongono lo stesso problema di partenza: difficile che venga riconosciuto ai dipendenti civili del MD un quantum economico aggiuntivo se non preceduto dal riconoscimento, per norma di legge, di una condizione d’impiego peculiare e particolare in quanto realizzata all’interno di un Ministero peculiare e particolare come quello della Difesa e in situazioni anch’esse peculiari e particolari (pensiamo all’area industriale, unica nel suo genere nel panorama delle PP.AA.).

Da qui la proposta da noi avanzata in riunione: una norma ad hoc che riconosca ai lavoratori civili della difesa la “peculiarità” dei loro compiti, funzioni e impiego in Difesa. Un percorso già sperimentato per il personale militare e che ha portato a quella norma (art. 19 L. 183/2010) che ora costituisce il riferimento primo per ogni iniziativa a favore del personale militare.

Se ottenessimo una norma analoga, ecco allora che tutte le soluzioni prospettate potrebbero essere perseguibili, partire dal fondo speciale a quella relativa al transito ex art. 3 – che continuiamo  a ritenere comunque scarsamente praticabile per le ragioni anzidette – e (perché no?) anche quella relativa all’indennità funzionale proposta dai 3+1.Una proposta, la nostra, che formalizzeremo nei prossimi giorni, e che affidiamo, sin da subito, all’attenzione e all’iniziativa politica della Ministra nelle sedi opportune (Governo e Parlamento).

Sull’argomento, avremo modo di ritornare a breve

ASSUNZIONI.

Sono ben note ai colleghi la criticità presenti nel nostro Ministero, in particolare nell’area industriale ma non solo, legate alla gravi carenze di professionalità civili, in particolare tecniche.

Esiste un piano assunzionale per il 2019 (vedasi il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale (PTFP) di cui al Notiziario n. 83 del 30.08.2018, con i relativi problemi, per esempio le insufficienti n. 50 progressioni dall’area 1^ alla 2^), che è in attesa del via libera della FP con relativo DPCM; ci sono poi le 98 assunzioni tecniche 2019 (n. 88 assistenti e n. 10 funzionari), destinate all’area industriale e disposte dalla legge n. 145/2018, rispetto al quale ci è stata consegnato il prospetto  con i profili e la loro distribuzione, ma solo per Regione e non per Ente, che pubblichiamo in allegato su questa stessa pagina.

Da parte nostra, abbiamo solo ribadito che l’unica soluzione per risolvere le criticità è l’accoglimento del “piano straordinario” proposto da PERSOCIV a F.P. a fine settembre per n. 1227 assunzioni straordinarie.

BANDO DI MOBILITA’.

La nostra è stata, ancora una volta, l’unica sigla che ha rappresentato la necessità di stringere i tempi per i necessari correttivi sui “gradi di scopertura” fissati per il bando del 23 gennaio u.s., e che la delegazione di parte pubblica ha chiarito essere stato comunque convenuti con le le OO.SS. presenti agli incontri di luglio. Per A.D., si dovrà prima attendere la conclusione dell’attuale bando e poi avviare i tavoli di confronto, e tutti zitti. Se va bene, si andrà al 2020…… Campa cavallo!

TRANSITO EX MILITARI.

Abbiamo riproposto l’urgenza di avviare un tavolo tecnico di confronto che consenta un dettagliato punto di situazione in ordine alla precisa quantificazione, pre e post 2012, del  personale transitato e  alle prospettive di ordine generale legate alle attuali esistenze soprannumerarie anche alla luce delle riduzioni ex D.lgs. 8/2014 e alle novità introdotte dal riformulato art. 930 del COM relativamente ai VFP4, e che consenta inoltre di esaminare le non poche criticità legate ai transiti (attribuzione profili; mancata formazione; assegnazione sede; incarichi e impiego; etc. ) più volte segnalate ad A.D.”, come già rappresentato al Gabinetto con nostra nota del 26 febbraio u.s..

La risposta venuta dalla delegazione pubblica è che si sta studiando il problema e che, non appena acquisiti gli elementi necessari, si procederà a informare le Parti sindacali, ed eventualmente ad aprire ai confronti. Una risposta che non convince: sono anni che il problema è noto agli OO.PP. e a tutta l’Amministrazione. Cosa ci sarà da approfondire ancora? Si continua dunque nella melina, e sembra che il problema sia solo nostro…. Mah!

FORMAZIONE.

Abbiamo chiesto e ottenuto che l’Amministrazione informi le OO.SS., e anche rapidamente, sugli sviluppi operativi del “progetto formativo” messo a punto dal prof. Bonaccini e illustrato per grandi linee alle OO.SS. nella riunione del 26 ottobre u.s. (vds Notiziario n. 119/2018).

OPS.

Sull’affidamento della gestione ad associazioni di civili, posto da altre sigle, l’Amministrazione si è riservata l’ennesimo “approfondimento”. Attendiamo dunque, a noi interessa in primis la qualità dei servizi erogati.

La prossima riunione dovrebbe esserci il 2 aprile p.v., e speriamo con più polpa e finalmente sostanza.

  (Giancarlo Pittelli)

Allegato: 12.03.2019 – Prospetto distribuzione per Regione 98 assunzioni straordinarie ex L. 145 per il 2019