Notiziario FLP Difesa n. 14 del 25 febbraio 2021 –
Si è tenuta ieri la riunione a Persociv con la delegazione trattante, avente ad oggetto il CCNI parte economica 2021 – 2023 e il bando per le progressioni verticali della 1^ Area. Molta la carne al fuoco, e il confronto non si poteva esaurire in una sola giornata, posto che dentro il CCNI ci sono tutte le scelte da fare in materia di distribuzione di un FRD che la finanziaria 2021 ha arricchito di 20 milioni (grazie agli emendamenti predisposti da FLP DIFESA e presentati da alcuni parlamentari, come documentato dai nostri Notiziari dello scorso dicembre), oltre alle risorse derivanti dai risparmi 2020 in materia di buoni pasto e straordinario.
La Finanziaria ci ha attribuito anche 30 milioni per l’incremento della Indennità di Amministrazione della Difesa; per la materia è tuttavia prevista la contrattazione di livello ARAN, e dunque sembrerebbe non far parte del pacchetto in discussione con il CCNI oggi in trattazione. A riguardo sono in corso interlocuzioni tra Persociv, Mef, FP ed Aran.
Nel 2020 l’accordo sul FRD si era concluso senza progressioni (nonostante che fra le proposte formulate da Persociv ci fosse stata la disponibilità a fare progressioni per 5 milioni di €), con l’impegno condiviso dall’A.D. per l’anno 2021 di destinare interamente le risorse derivanti dai risparmi di cui alla l. 244/2012 “…al finanziamento delle progressioni economiche e alla valorizzazione del personale appartenente alla 1^ area…). Ebbene, oggi abbiamo verificato come siamo ancora ben lontani dal perseguire questo obbiettivo.
Nella bozza di proposta formulata da A.D. emerge, nell’ordine, che:
- Le risorse sono ripartite fra D. e A.I.D. in misura proporzionale alla consistenza effettiva del personale: in merito abbiamo rappresentato la necessità di dare soluzione alle attuali problematiche di finanziamento dei turni in seno ad AID anche per l’anno 2021, emerse già dal 2019; e la criticità è stata amplificata nel 2020 dalle maggiori attività svolte in ragione della emergenza COVID19, lasciando a bocca asciutta i colleghi che il lavoro l’hanno fatto, e ormai da troppo tempo.
- Le risorse che a oggi costituiscono il Fondo dell’A.D. (376.119 €) comprendono i 20 milioni destinatici dalla Finanziaria, essendo soddisfatta la condizione del rispetto della riduzione organica del personale di cui alla l. 244/2012; ma non vi sono compresi né il FESI, né i risparmi da buoni pasto e straordinario 2020, di cui deve essere ufficializzato il dato (a cui abbiamo comunque chiesto l’accesso);
- Sono state riprese pressoché pari pari le parti del CCNI 2018 – 2020 riferite alle Indennità (Turni, Reperibilità, PPL, etc), e alla performance organizzativa, per le quali le risorse restano invariate;
- Nonostante gli impegni assunti negli ultimi due anni e le risorse disponibili, non è stata individuata alcuna soluzione che consenta il ristoro economico e la valorizzazione del personale di 1^ Area;
- E’ presente nuova, ampia e importante revisione della disciplina delle Posizioni Organizzative; in merito, chiederemo all’amministrazione di avere un prospetto riepilogativo delle posizioni previste e di quelle occupate rispettivamente dal personale civile e da quello militare al 1 gennaio 2021; la novità e che l’A.D. propone è il raddoppio delle quote individuali (da 2.380€ a 4.000 per il Capi Servizi Amministrativi, e da 1459 a 3.000 per gli altri incarichi), e di conseguenza anche dell’ammontare complessivo delle risorse destinate a questa voce (da 2.437305,45 di € a 5 milioni di €);
- Sono state raddoppiate le risorse economiche destinate alla performance individuale (da 4 ad 8 milioni di €);
- E’ stata mutuata dagli accordi precedenti la disciplina del FUS, per il quale si registra un incremento di 1 milione di €. (da 9.222.275 a 10.270.512, un milione in più); tuttavia è sparito il richiamo alla valenza della contrattazione locale per definire i criteri per la distribuzione del FUS (che rivendichiamo torni ad essere inserita).
- E’ stata rinviata ad un successivo accordo la definizione della parte normativa del CCNI 2021-2023, dopo non aver disciplinato sino a tutt’oggi quella riferita al CCNI 2018-2020;
- E’ stata mutuata dall’accordo del 2018 la regolamentazione delle progressioni orizzontali per 9660 passaggi di fascia retributiva, rispetto alle quali è riproposto il modello ormai ampiamente collaudato con la possibilità di rivedere qualche criterio, che ci riserviamo di verificare per studiare l’impatto allo stato attuale; la novità è che A.D. destina a tal fine solo 16 milioni di €, e non i 20 promessi, che pure sarebbero disponibili nel FRD; e ciò in ragione di precedenti rilievi del MEF e FP che consentirebbero progressioni per non più del 50% del personale in forza al 1° gennaio (quanto bene avremmo fatto a fare le progressioni 2020, per le quali FLP Difesa si è tanto battuta!!!); dunque l’A.D. ha previsto i numeri dei posti a concorso sulla scorta delle attuali consistenze numeriche di fascia, ridotte in percentuale del 50%, ma anche sui numeri al 50% riteniamo sia necessario fare opportune verifiche e di conseguenza anche sulle risorse economiche all’uopo destinate.
La risultante di tutte queste scelte è che certamente nel complesso si porterebbero molteplici benefici per la 3^ area, che potrebbe attingerebbe positivamente dalle diverse voci (Posizioni Organizzative in primis, ma anche Progressioni, incremento del FUS e della Performance Individuale), certamente recuperando stimoli nei confronti di attività che comportano significativi livelli di responsabilità.
Ma il problema assume contorni problematici se si considera il quadro complessivo: le altre due aree restano fortemente discriminate, con minori benefici economici la seconda, mentre la prima, oltre ai minori benefici economici subisce sempre la stessa ricaduta negativa in termini di FUS, restando al palo per l’ennesima volta, per l’impossibilità di accedere a nuove progressioni orizzontali, e per l’assenza di altre forme di ristoro.
E a questo si aggiungano le peculiarità del bando per la progressione verticale dalla 1^ alla 2^ area: 50 posti sono veramente pochi, la selezione prevede comunque, fra l’altro, la prova orale, e, cornuti e mazziati, il passaggio da A1F3 (ove ormai tutti i colleghi di 1^ area si collocano) a A2F1 è economicamente in perdita; e non è possibile il ricorso a modalità di compensazione assimilabili all’assegno “ad personam” (infatti la norma contenuta nello storico Testo Unico del 1958 è stata abrogata), come invece specificamente previsto per il personale ex militare transitato, che gode di legge speciale in propria tutela. Che dire?
La discussione è aperta, e intanto abbiamo predisposto ed inviato a Persociv una nota, che pubblichiamo in questa pagina con i relativi allegati, riportanti le nostre prime iniziative e proposte, utili all’avvio di un confronto aperto e costruttivo, e di cui vi daremo come sempre conto.
Cordialissimi saluti.
p SEGRETERIA NAZIONALE – Maria Pia BISOGNI e Pasquale BALDARI
Allegato 1: 25.02.2021 nota FLP Difesa a Persociv su CCNI e Bando Prima area
Allegato 2: 25.02.2021 bozza CCNI 2021-2023 parte economica con proposte FLP Difesa
Allegato 3:25.02.2021 Bozza Accordo sviluppi economici 2021 con proposte FLP Difesa
Allegato 4: 25.02.2021 bozza bando Progressioni verticali dalla Prima alla Seconda Area