Il DdL di Bilancio per il 2022 ignora totalmente le istanze e le aspettative del personale civile della Difesa: dopo più di un anno di silenzio assordante da parte del Ministro della Difesa e del Sottosegretario Mulè nessuna previsione per la nostra gente, per la valorizzazione delle sue peculiarità, per le assunzioni, per la civilizzazione. Soprattutto nessuna previsione di stabilizzazione o proroga delle risorse economiche ( i 21 milioni finora destinati alla performance) che scadono a dicembre 2021. E intanto è previsto il differimento al 2030 della riduzione delle dotazioni organiche solo per la componente militare

Notiziario FLP Difesa n. 83 del 09.12.2021 –

Tante le aspettative e tante le delusioni del personale civile della Difesa e delle OO.SS. nazionali che li rappresentano, in ragione della continua e persistente latitanza e della totale assenza di confronto da ormai più di un anno da parte del Ministro della Difesa e del Sottosegretario di Stato per la Difesa con delega alle relazioni sindacali che, dalla data della sua nomina ad oggi, ha ritenuto superfluo di programmare persino l’incontro di presentazione con i suoi diretti interlocutori (le OO.SS. nazionali) fatto che non ha precedenti nella storia.

Nonostante le ripetute richieste di ripresa del confronto sindacale, in ultimo con note FLP DIFESA del 19 novembre (Allegato 1) e 1° dicembre 2021 (Allegato 2), è diventato dunque assordante il silenzio dei massimi Vertici del Dicastero.

E cresce ulteriormente la preoccupazione di questa O.S. dopo aver letto gli attuali articoli del DDL bilancio 2022 ed avere riscontrato la totale assenza di previsioni o emendamenti che riguardino il personale civile della Difesa, segno evidente che il Governo, i Parlamentari, il Ministro della Difesa e il SSS Difesa, sono disinteressati alle problematiche che affliggono la nostra componente, nonostante i numerosi “proclami favorevoli” disseminati negli anni, sia nelle ultime riunioni che negli articoli di stampa.

Nel testo del DDL bilancio 2022, non vi è traccia di norme che valorizzino la peculiarità e il ruolo strategico di questa nostra categoria di personale, né tanto meno vi sono norme che prevedano la stabilizzazione o almeno la proroga delle risorse economiche (21 milioni di euro) che hanno finora finanziato la performance, e che scadranno a dicembre 2021. Nessun cenno alla urgente necessità del ricambio generazionale, con assunzioni mirate verso gli Enti della Difesa che già oggi presentano una carenza organica di personale civile pari a circa il 50%: numeri che, a seguito dei continui pensionamenti, si ridurranno ancora di più nei prossimi tre anni, soprattutto nell’area industriale del Dicastero.

Una carenza organica di personale civile che si ripercuote negativamente sulle attività lavorative dei singoli Comandi/Enti e sull’aumento esponenziale della spesa del Ministero, a seguito del temporaneo ma crescente ricorso al privato per poter far fronte alle necessità di funzionamento e di svolgimento della mission assegnata. Tutto ciò, in controtendenza con gli obiettivi della L.244/2012, che indicava la rimodulazione al 50, 25 e 25 in percentuale dei rispettivi tre capitoli di spesa del Dicastero (investimento, personale e funzionamento), e con gli obiettivi di risparmio derivanti dalle leggi dello Stato, dove, a ns. avviso, le assunzioni di personale civile avrebbero rappresentato sicuramente la vera spending review del Dicastero.

Gli stessi segnali negativi, giungono anche dalle riunioni della 4^ Commissione Difesa della Camera: in un primo momento, anche a seguito dei contributi del S.S. Stefania Pucciarelli, e con la costante interlocuzione avuta con il Dicastero della Difesa, si era pervenuti ad testo condiviso che prevedeva anche per il personale civile della Difesa il rinvio della rideterminazione degli organici al 2034(vds Allegato 3 in data 30 giugno 2021);  dopodichè in data 27.10.2021 è stato nominato un nuovo Comitato ristretto investito di concentrare in unico provvedimento le ipotesi di riforma del sistema di reclutamento e di revisione della legge n. 244 del 2012; dunque  dal nuovo testo unificato (Allegato 4) è scaturita una proposta di legge che la Commissione ha approvato all’unanimità in data 25 novembre u.s., facendo una vistosa marcia indietro rispetto a giugno, Il nuovo testo prevede infatti modifiche al codice dell’ordinamento militare (DLvo 66/2010) e alla legge 244/2012 (Di Paola), con il differimento al 31.12.2030 (invece del 31.12.2024) della riduzione delle dotazioni organiche, ma della sola componente militare delle Forze armate, dunque escludendo il personale civile del Ministero della difesa.

A riguardo, con lettera datata 1° dicembre u.s. (Allegato 5), FLP DIFESA ha richiesto un’audizione al Presidente della IV Commissione Difesa della Camera sulle Proposte di legge in materia di riforma della legge n. 244/2012 (C. 1934, 2802 e 2993) abbinate nel “Nuovo testo unificato” adottato come testo base in data 25.11.2021, al fine di rappresentare le problematiche che toccano in prima persona i lavoratori civili della Difesa, che verrebbero innescate dal mancato differimento del termine temporale di raggiungimento della dotazione organica a 20.000 unità.

In data 2 dicembre u.s., con specifica e-mail, il Capo Segreteria del Presidente della Commissione Difesa della Camera comunicava alla FLP DIFESA che “non sono state espresse da parte dell’ufficio di presidenza volontà di procedere ad ulteriori cicli di audizione”, suggerendo l’invio alla Commissione delle ns. memorie afferenti la problematica individuata.

La risposta ricevuta avvalora ancora di più le ns. preoccupazioni derivanti dai fatti indicati in premessa al notiziario e rafforza il ns. pensiero: “la Politica”, con il benestare anche dei Vertici della Difesa, ha già deciso sul nostro destino e sulle mancate assunzioni del personale civile in ambito Difesa, prospettandosi un futuro della Difesa tendente ad una forte privatizzazione invece della civilizzazione auspicata.

A ulteriore conferma delle nostre valutazioni, risulta alla scrivente O.S. che in ambito Marina siano stati presentati sin dallo scorso mese di ottobre studi di fattibilità che prevedono per gli Enti, ed in particolare per quelli dell’area industriale (es. Arsenali Militari), l’esternalizzazione dei lavori di manutenzione alle UU.NN. e dei servizi di funzionamento nel caso in cui non siano attuate in tempi brevi assunzioni di personale civile. Se anche la Marina va verso questa direzione, vuol dire che ci si sta predisponendo al peggio e che i piani assunzionali previsti dal cd. Piano Brin e da ultimo dal Piano Industriale Integrato per gli Arsenali MM. non sono sostenuti dalla “politica”.

Come sempre, vi terremo aggiornati.

Fraterni saluti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA – Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI

All 1 : 2021.11.19 Nota per il GdM

All. 2 : 2021.12.01 Seg Nota per il GdM

All. 3 : 2021.06.30 Lavori IVa Comm. Permanente Senato

All. 4 : 2021.11.25 Lavori IVa Comm. Permanente Senato

All. 5 : 2021.12.01 Nota per il Pres IVa Comm. Difesa Senato on. Rizzo