Notiziario FLP Difesa n. 76 del 05 dicembre 2023 –
Si è svolto nel pomeriggio di oggi, a Palazzo Esercito, il quarto incontro in ordine di tempo con il Capo di Stato Maggiore Esercito (CaSME), gen. Pietro Serino, che in apertura di riunione, dopo i saluti di rito, ha comunicato alle OO.SS. che il suo mandato triennale al vertice della F.A. scadrà il 27 febbraio p.v., e ha espresso l’intendimento entro quella data di un nuovo incontro finalizzato a presentarci il suo successore, nel caso il Governo lo avesse già nominato.
Ha quindi ceduto la parola al Gen. Salvatore Cuoci, Capo del DIPE, che ha fornito le risposte di SME alle questioni poste dalle OO.SS. nel corso del precedente incontro, e tra queste anche quelle poste dalla nostra O.S. In sintesi:
- ASSUNZIONE DI PERSONALE INTERINALE: SMD, appositamente interpellato, ha detto no all’ipotesi di supplire alle
carenze di personale civile in ambito FA per il tramite di personale interinale, atteso che nella Difesa questa possibilità
pare sia riconosciuta solo ad Agenzia Industrie Difesa (AID) per le esigenze delle proprie Unità Produttive.
- POLI DI MANTENIMENTO: non esiste, allo stato, alcuna ipotesi allo studio per il loro conferimento ad AID.
- BENESSERE: ricordato che nel 2022, la quota pro-capite era stata elevata a € 50,00, ci è stato detto che è allo studio l’idea di separare il benessere del personale militare da quello del personale civile, affidandone il capitolo alla D.G. .
- ASSUNZIONI: entro il corrente mese, ci saranno delle assunzioni di personale civile destinato a Enti dell’Esercito e relative a concorsi già ultimati (n. 20 funzionari tecnici su un totale di 69 destinati alla Difesa e n. 70 assistenti tecnici su un totale di n. 264 destinati alla Difesa). Per il 2024, sono previste nuove assunzioni per complessive 954 professionalità civili (n. 218 funzionari e n. 736 assistenti destinati a Enti dell’area Logistica e dell’area industriale).
- REIMPIEGHI E RIORDINI: procedura semplificata per la Caserma Riva di Villa Santa in Cagliari e per l’80° RAV Cassino; procedura già ultimata per l’Infermeria Presidiaria di Firenze (solo 2 unità hanno chiesto di transitare in altra F.A.); riorganizzazione in un’unica sede della Scuola di Commissariato di Maddaloni, attualmente dislocata su due sedi, con procedura semplificata di reimpiego che coinvolgerà 10 civili; il Cdo Infrastrutture Nord di Padova verrà soppresso ai primi del 2024 e il personale civile ricollocato all’interno del Comfop Nord; l’Infermeria del Comfop Sud sarà trasferita da Napoli a Capua presso la Caserma Salomone, con procedura di reimpiego ancora da definire.
- FORMAZIONE: ci è stato fornito dal Gen. Cuoci il consuntivo dell’anno in corso. Coinvolti nei processi formativi 3.024 dipendenti civili; il “Corso SIGE” è stato superato da 52 dipendenti rispetto ai 56 partecipanti, ed è precisa intenzione della FA di riproporlo per l’anno a venire anche in considerazione dell’numero alto di richieste (456); il progetto Syllabus, finalizzato al miglioramento delle competenze digitali di chi opera nelle AA.PP, ha registrato 648 adesioni;
- IGM: è in via di svolgimento un interpello per trovare disponibilità civili all’impiego in quell’Ente, che mostra gravi carenze in alcuni settori (per es., Ufficio Vendite); in caso di esito negativo, si utilizzeranno professionalità militari.
- TABELLE ORGANICHE: SMD ha dato l’ok alla consegna delle tabelle organiche alle OO.SS. per il tramite di PERSOCIV.
Queste le comunicazioni fornite dal gen. Cuoci, di cui prendiamo doverosamente atto, riservandoci comunque di approfondire alcuni temi (assunzioni interinali e IGM in particolare) e di seguire gli sviluppi operativi per gli altri.
A conclusione dell’intervento del Capo del DIPE, il gen. Serino ha avviato il giro di tavolo delle delegazioni sindacali presenti.
Nel nostro intervento come FLP DIFESA, abbiamo toccato i seguenti argomenti:
RELAZIONI SINDACALI
Dopo aver ringraziato il CaSME per la disponibilità, l’attenzione e l’ascolto di questi anni che hanno decisamente migliorato il livello di interlocuzione sul piano nazionale, abbiamo però rappresentato che sul fronte delle relazioni sindacali di livello locale permangono però tuttora criticità in taluni Enti della F.A. Per questo, c’è ancora tanto da fare, in particolare sotto l’aspetto della crescita di cultura sindacale nei Dirigenti degli Enti, che in non pochi considerano i rappresentanti sindacali come soggetti da combattere invece di considerarli come interlocutori con i quali si può discutere per trovare le migliori soluzioni e per risolvere i problemi senza conflitti, e dall’altra, di finirla di considerare i lavoratori civili come figli di un Dio minore e considerarli invece come risorsa da valorizzare. Sotto questo aspetto, sarebbe utile che molti Comandanti cambiassero postura e vivessero più da vicino i propri i dipendenti civili, magari qualche volta direttamente incontrandoli e sentendoli più spesso, e non limitarsi ad interfacciarsi con i loro problemi e necessità solo attraverso il filtro di collaboratori in alcuni casi prevenuti e fuorvianti, in quanto spesso animati da logiche divisorie e di contrapposizione pregiudiziale. A tal proposito, la nostra O.S. ha detto di confidare in iniziative della FA tese a far crescere il benessere organizzativo, questione di primaria importanza in seno alle realtà lavorative.
Il CaSME, in sede di replica, ha riconosciuto l’esistenza di problemi sul livello locale di relazione sindacale e ha sollecito il vertice di F.A. a darvi soluzione, impegnando direttamente i Suoi collaboratori e avviando a tal riguardo una fase di monitoraggio.
CARENZE DI PERSONALE CIVILE
Dal nostro punto di vista, la “questione delle questioni” in ambito MD, e dunque anche in Esercito, è data dall’impoverimento della presenza del personale civile, frutto anche delle mancate assunzioni di tutti questi anni.
Da poco, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM n. 164 del 18.09.2023, che reca modifiche al D. Lgs. n. 90/2010 sull’ordinamento militare, e tra queste le nuove dotazioni organiche civili pari a 27.751 posizioni, alleggerite di oltre 2500 unità rispetto alla precedente dotazione. Ebbene, rispetto a questi numeri già ridotti, la consistenza effettiva civile al 1.1.2023 è pari a 17.967 unità comprensiva degli ex militari transitati, con una grave carenza di ca. 10mila unità.
Se guardiamo alla dinamica occupazionale di questi ultimi 5/6 anni, la componente civile si è progressivamente e corposamente ridotta e con essa le attività di lavoro ad essa facenti capo, in particolare nell’area c.d. “industriale” (Poli e Centri tecnici). In aggiunta, le previsioni in materia di futuri pensionamenti, in particolare nell’anno a venire e stante anche l’alta età media del personale, porterà di certo ad un appesantimento delle carenze, in modo forse irreparabile.
Serve allora un piano straordinario di assunzioni per migliaia di professionalità, in particolare tecniche, e procedure straordinarie per una rapidissima immissione nei ruoli. FLP DIFESA ha sollecitato su questo una iniziativa forte e urgente del Capo di SME, affinchè il Vertice Politico si adoperi a tal proposito con FP e MEF.
Con riferimento al DPCM 164 sopra richiamato, abbiamo chiesto se la FA fosse, direttamente o indirettamente toccata dalle novità organizzative introdotte, e quali eventualmente e con quali effetti; in secondo luogo, con riferimento ai nuovi organici del MD pubblicati in G.U., quali i numeri assegnati all’Esercito. In risposta, il gen. Serino ci ha detto che il DPCM è stato predisposto senza sentire SME, e di aver incaricato i Suoi collaboratori di approfondirne tutti gli aspetti.
IMPIEGO DEL PERSONALE E SALARIO ACCESSORIO
Il tema delle dotazioni di personale è strettamente intrecciato con quello dell’impiego e della remunerazione, e a tal riguardo abbiamo ri-segnalato all’attenzione del CaSME due questioni che ci stanno particolarmente a cuore: la prima, quella del riconoscimento della “peculiarità” di impiego del personale civile contrattualizzato, e la seconda, quella della permanente inadeguatezza, rispetto al personale di altre PP.AA, delle retribuzioni accessorie del personale civile del MD, che hanno registrato in questi ultimi due anni anche la perdita dei 21 milioni destinati al FRD conquistati nel 2017.
Sul tavolo, c’è inoltre il problema, grande e irrisolto, delle diverse decine di milioni di € derivanti dalla riduzione di spesa per il personale che, in base al decreto attuativo della Legge 244, dovevano essere destinati al FRD, cosa non avvenuta.
Due questioni da noi sollevate da tempo, ma purtroppo senza successo. Il Capo di SME, notoriamente sensibile ad entrambi gli argomenti, ha assicurato l’impegno della F.A. al fine di dare soluzione ad entrambe le questioni.
PROBLEMATICHE PERSONALE EX MILITARE TRANSITATO – CIRCOLARI PERSOCIV
Il tema dell’impiego del personale rimanda ad una altra questione particolarmente rilevante: le problematiche del personale ex militare inidoneo per ragioni sanitarie e transitato ai ruoli civili, e le criticità connesse al loro impiego.
Sono anni che, in primo luogo sul livello politico, chiediamo tavoli tecnici di confronto, rispetto ai quali A.D. continua ad agire unilateralmente creando problemi su problemi, come avvenuto con la circ. PERSOCIV del 25.07.2023. Una tendenza a innescare ulteriori problemi che la DG mostra su altri fronti, ultimo con la sua circolare sulla pausa mensa.
Sul tema ex militari transitati, FLP DIFESA ha inviato in data 21 novembre u.s. una nota al Gabinetto del Ministro, nella quale si fa una puntuale disamina delle problematiche in essere e di quelle innescate dalla circolare della D.G., con la richiesta di interventi correttivi urgenti. In sede di riunione, ne abbiamo consegnato copia al Capo di SME, confidando in una sua iniziativa urgente, anche perché i problemi si vanno sempre più ad infittire e rischiano di esplodere a breve.
In sede di replica, il Capo di SME ha convenuto sull’esistenza del problema e sulla utilità di tavoli tecnici con le OO.SS.
MOBILITA
In A.D., caso più unico che raro, non esiste più da anni una mobilità ordinaria ma solo una mobilità straordinaria (per casi gravi, L. 104 e L.150), soggetta a valutazioni discrezionali da parte della Direzione Generale, peraltro in non pochi casi incomprensibili e contraddittorie, che poi necessariamente producono figli e figliastri, e consistenti mal di pancia.
A suo tempo (29.09.2015), era stato sottoscritto insieme alle Parti sociali il protocollo che recava tutte le regole sulla mobilità, ordinaria e straordinaria, protocollo poi di fatto stracciato con il ritorno alle regole precedenti. Questo problema sembra non interessare a nessuno, ma noi continuiamo però a porlo perché si tratta di un diritto negato.
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LAVORO STRAORDINARIO
C’è una evidente inadeguatezza delle risorse assegnate agli Enti. E‘ di tutta evidenza che il combinato disposto tra i pensionamenti molto rilevanti nei numeri e le mancate assunzioni di questi anni producono un effetto vistoso: che la stessa lavorazione deve essere eseguita da un numero sempre minore di lavoratori, aumentandone il relativo carico. Ed allora è di tutta evidenza che ad esso si può far fronte solo ricorrendo a prestazioni di lavoro straordinario.
CNA EI
La nostra O.S. ha segnalato al CaSME le criticità in essere presso il CNA della FA, che mostra pesanti arretrati di lavoro che pesano sui lavoratori civili amministrati e su quelli prossimi al pensionamento, che non riescono neanche a interfacciarsi con gli Uffici per ottenere risposte su problematiche d’interesse. In aggiunta, abbiamo segnalato che il Direttore del CNA ha detto no ad una richiesta di incontro avanzata dalla nostra O.S. e anche da altre sigle.
In risposta, il Gen. Sellani, coinvolto dal Ca SME, ha espresso l’intendimento di far intervenire direttamente il suo Ufficio per dare soluzione ai problemi rappresentati.
In aggiunta, il CaSME ha segnalato la necessità di avviare iniziative di accompagnamento del personale civile nel periodo di fine servizio e anche dopo, per come già avviene per i militari.
In conclusione, un incontro che giudichiamo positivamente, che si iscrive nel solco delle attuali e positive relazione di livello nazionale in ambito Esercito, che speriamo possano continuare e anche migliorare con il prossimo Capo di SME.
p. IL COORDINAMENTO NAZIONALE – Maria Pia Bisogni – Maria Teresa D’Urzo – Giampiero Crocetti