Su CCNI 2023-2025, FRD e Progressioni 2023 di AID, la Triplice e INTESA firmano l’accordo “urgente” che sancisce una massiccia differenziazione di performance e FUS tra i colleghi della Difesa e quelli di AID, a discapito di questi ultimi per poco meno di 600 euro. Definitivamente sparita dai radar la “Maggiorazione della performance organizzativa” per i colleghi di 1^ area: una voce che ha costituito una forma di risarcimento per le minori opportunità avute con le progressioni economiche degli anni passati. Progressioni per 139 unità (il 20% del personale in forza).

Notiziario FLP Difesa n. 77 del 12 dicembre 2023 –

aid

Si conclude in modo assolutamente non soddisfacente per FLP Difesa anche la trattativa in AID per il CCNI 2023-2025, il FRD e le progressioni 2023, che infatti FLP Difesa ha deciso di non sottoscrivere. Ma ricostruiamo il percorso che ci ha portato alla situazione odierna: la trattativa “madre” sul CCNI 2023-2025 era cominciata in Difesa lo scorso fine maggio, e si è sviluppata nel corso dell’estate fino alla sottoscrizione dell’Ipotesi di Accordo lo scorso mese di settembre. Dunque era già nota da tempo la consistenza della assegnazione del FRD per AID.

       Tuttavia da quel momento AID non si è fatta parte attiva per avviare l’analisi e le proposte di competenza, rilevare le criticità specifiche del proprio ambito, rappresentare eventuali richieste di integrazione dei fondi in base alle caratteristiche delle proprie attività, lasciando così trasparire con tutta evidenza le difficoltà di gestione delle tematiche giuridiche ed economiche di interesse del personale civile e delle relazioni sindacali, come peraltro da noi rappresentato lo scorso mese di settembre al Gabinetto nel Ministro. E’ invece rimasta in attesa di subordinare il proprio CCNI a quello della Difesa, aspettando di conoscerne il testo dopo la certificazione da parte di MEF e FP. E oggi siamo costretti ad una trattativa urgente, durata un giorno, e conclusa nostro malgrado con le sole firme della triplice e di Intesa, facendo pagare ai lavoratori l’inadeguatezza della politica e della dirigenza oggi uscita di scena, e sostituita da nuove figure alle quali formuliamo i migliori auspici di una proficua e costruttiva collaborazione.

Entriamo nello specifico: lo scorso 15 novembre AID ha trasmesso alle OO.SS. nazionali una bozza che prevedeva 3 diverse simulazioni per la distribuzione del FRD, delle quali è poi arrivata al tavolo di ieri soltanto quella che andiamo ad illustrare.

Diciamo intanto che le risorse del FRD sono state ripartite fra AD e AID in misura esattamente proporzionale al numero dei dipendenti in forza al 01.01.2023 (17.697 nella Difesa e 668 in AID). Dunque nessuna differenza iniziale, senza tenere conto delle diversità esistenti fra le due anime.

Dopodichè sono state accantonate le risorse destinate a Turni, Reperibilità e PPL, che dai dati forniti costituiscono insieme il 46,3% dell’intero gruzzolo a disposizione di AID (una percentuale pari a più del doppio di quanto accade in Difesa).

La ovvia conseguenza è che si riducono pesantemente le risorse residue da destinare alle performances, al FUS e, questione oggi molto attenzionata, alle progressioni economiche .

E infatti, adottando un criterio analogo a quello già adottato in Difesa, sono state previste n. 139 progressioni (14 funzionari, 116 assistenti e 9 operatori) per un accantonamento complessivo di €. 254.204.06.

A questo punto ovviamente le risorse residue sono state ripartite fra le performances e il FUS, dando origine ad una quota individuale al lordo degli oneri a carico del datore di lavoro, oltrechè di quelli a carico del lavoratore) pari a €. 637,64 per la performance organizzativa, € 210, 45 per la performance individuale e 169,61 per il F.US (per un totale di €.1.017,16). Se confrontiamo questi dati con quelli dei colleghi della Difesa, diventa eclatante la differenza che emergerà fra lavoratori dell’una e dell’altra componente, che magari operano nella stessa unità a scrivanie fianco a fianco: quello della Difesa percepirà infatti: €.1.057,49 per la performance organizzativa, €. 267,16 per la performance individuale, e €. 281,96 per il FUS per un totale di €. 1606,61 (sempre al lordo degli oneri a carico del datore di lavoro e del lavoratore).

In conclusione, i colleghi di AID che non percepiscono turni, reperibilità e ppl, e che non potranno superare le progressioni economiche 2023, previste solo per una percentuale, a spanne, del 15% del personale, percepiranno €.588.91 in meno dei colleghi della Difesa che gli lavorano a fianco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.

Ma l’ultima questione, non ultima in termini di valore per FLP Difesa, è la definitiva sparizione dai radar della “Maggiorazione della performance organizzativa per la 1^ area”, che ha costituito in passato forma di risarcimento per le ricadute economiche determinate dal finanziamento, con le risorse del FRD, delle molteplici tornate di progressioni dell’area 2^ e 3^ rispetto all’unica possibilità di progressione loro in capo.

Per quanto riguarda le “COMPETENZE DELLE FAMIGLIE PROFESSIONALI”, è stato riprodotto pari pari il testo delle  adottato in Difesa, che sarà oggetto di revisione nel termine presuntivo di 6 mesi.

Per quanto sopra, NON abbiamo ritenuto di sottoscrivere l’accordo, ed abbiamo formulato le nostre ragioni in apposita Nota a verbale.

In allegato, il testo dell’Accordo e la nota FLP Difesa.

E’ tutto, ci aggiorniamo aspettando tempi migliori.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA – Maria Pia BISOGNI – Maria Teresa D’URZO – Giampietro CROCETTI

all. 1 : 2023.12.12 AID richiesta_di_sottoscrizione_CCNI_2023_2025

all. 2 : 2023.12.12 Ipotesi_CCNI_2023_2025_AID

all. 3 : 2023.12.12 Allegato_A_competenze_famiglie_professionali

all. 4 : 2023.12.12 Allegati _B1_B2_B3

all. 5 : 2023.12.12 Annesso

all. 6 : 2023.12.12.Dichiarazioni_congiunte

all. 7 : 2023.12.12 Nota a verbale FLP Difesa