2° incontro con il Capo di SME Gen. CA Masiello. Si a: l’avvio di sessioni informative periodiche; al potenziamento del lavoro agile (anche per i militari). I pochi numeri delle nuove assunzioni non bastano per reinternalizzare: condivisa la necessità di un piano straordinario di assunzioni e della proroga dei termini della legge Di Paola; la circolare per superare le problematiche del Syllabus; attivato un call center per affrontare le problematiche contabili stipendiali. Novità in arrivo per l’IGM. Il potenziamento della formazione dei dirigenti, finalizzato a “relazioni sindacali improntate alla partecipazione consapevole”

Notiziario FLP Difesa n. 39 del 28 giugno 2024 –

Nel primo pomeriggio di ieri, a palazzo Esercito, il Capo di SME, gen. CA Carmine Masiello, ha incontrato per la seconda volta in soli quattro mesi di incarico le OO.SS. del personale civile, il che conferma l’attenzione del nuovo Capo della F.A. nei confronti delle questioni che riguardano la nostra categoria, circostanza questa che abbiamo rilevato nel corso del nostro intervento, e che lascia ben sperare per il prosieguo delle relazioni sindacali nazionali in ambito FA.

In apertura di riunione, il gen. Masiello ha dato la parola al Capo del DIPE gen. Paglialunga per alcune risposte in merito  a questioni poste dal Sindacato nella riunione del 21 marzo u.s. (vds Notiziario n. 20 / 2024):

  • SME ha avviato sessioni informative per Dirigenti di Ente nella prospettiva di migliorare le relazioni sindacali locali e sulla base del convincimento, poi ribadito anche dal CaSME, che sia necessario un “salto culturale”;
  • fatti gli opportuni approfondimenti, SME ribadisce il proprio intendimento di operare per potenziare il lavoro agile verificandone la praticabilità anche per il personale militare, ma ha però anche aggiunto che per raggiungere tale obiettivo, è però necessaria un’azione sinergica in tutti gli ambiti del M.D.;
  • le esternalizzazioni di attivita’ manutentive nascono da situazioni di necessità imposte dalla riduzione di personale; in ogni caso, per il 2024, è prevista l’assunzione di n. 481 unità tra funzionari e assistenti;
  • sulle “problematiche syllabus”, SME ha emanato a maggio u.s. una circolare che reca utili chiarimenti;
  • in materia di salario accessorio, SME riconferma il proprio impegno finalizzato all’incremento del FRD, ma anche su questo aspetto è necessaria un’azione condivisa di tutti gli attori istituzionali che operano nel M.D. e un’azione condivisa e concentrica per ottenere il via libera del MEF;
  • in ordine alle problematiche stipendiali, il gen. Paglialunga ha detto che è già attivo un call center e la possibilità di appuntamenti per affrontare e dirimere problematiche specifiche dei dipendenti.

Ha poi preso la parola il gen. Masiello che, anche con riferimento al confronto tra le Parti della precedente riunione, ha riaffermato la propria condivisione rispetto a quanto da noi da tempo affermato circa la necessità di un piano straordinario di assunzioni civili e, al contempo, alla indifferibilità di una proroga dei termini fissati della legge 244; infine, sulle problematiche dell’IGM, da noi da tempo sollevate, ha detto che SME sta operando attualmente uno studio con l’obiettivo di potenziarne ed elevarne le attività che sono di precipuo interesse pubblico, chiedendo scusa per non poter aggiungere altro al momento, ma riservandosi comunque ulteriori informazioni una volta completato quello studio; infine, in materia di relazioni sindacali, il gen. Masiello ha ribadito il suo “si” a incontri tecnici con la F.A. su questioni specifiche che saranno poi seguite da incontri periodici con il Capo di SME, come FLP da tempo ha espressamente richiesto.

E’ poi seguito il giro di tavolo delle OO.SS., e nel nostro intervento come FLP DIFESA abbiamo innanzitutto ringraziato il gen. Masiello per l’ attenzione sul fronte del lavoro civile e per disponibilità a incontri periodici.

Nel merito delle questioni specifiche, la nostra O.S. ha rappresentato quanto segue:

  • in materia di relazioni sindacali locali, pur prendendo atto delle ottimi intendimenti di SME, ha detto di non poter sottacere che persistono purtroppo in alcuni Enti sofferenze e criticità che nascono spesso da una sottovalutazione della professionalità civili e dalla disattenzione del ruolo delle Rappresentanze; a tal proposito, ha espresso condivisione rispetto a quanto rilevato dallo stesso Capo di SME che il problema sia essenzialmente di tipo “culturale”, e per questo ha sollecitato SME ad agire in proposito, ricordando come sia lo stesso CCNL che parla di “relazioni sindacali improntate alla partecipazione consapevole”;
  • in materia di riordini della FA, a più di dieci anni dalla sua entrata in scena, sono oggi ben evidenti, a giudizio unanime, i guasti prodotti dalla riforma Di Paola (legge 244/2012), che a suo tempo vide solo la nostra O.S. in posizione critica. Guasti, sia sotto il profilo della forza civile effettiva (con migliaia di posizioni perdute) e per questo oggi ridotta a una posizione quasi residuale, che sotto l’aspetto della qualità dell’impiego, con migliaia di posizioni transitate al personale militare (pensiamo per esempio al riordino dei servizi amministrativi) o esternalizzate attraverso appalti con vari soggetti privati, che peraltro hanno corposamente appesantito i costi economici in capo alla FA. Proprio per questo, noi pensiamo che l’unica medicina risolutiva sia il varo di un “piano straordinario di assunzioni”, che ridia fiato alla presenza civile e la riqualifichi professionalmente, in primis in ambito tecnico e negli Enti dell’area industriale. Le assunzioni sinora autorizzate, e che peraltro procedono con una lentezza esasperata (volutamente?), rappresentano solo una goccia in un oceano di per sé poco recettivo, come dimostrano le diverse rinunce di vincitori di concorso e i transiti di personale civile della Difesa verso altre PP.AA., innescato dalla scarsissima attrattività della Difesa per un giovane che si affaccia per la prima volta nel modo del lavoro, sia sotto il profilo della prospettive di carriera (che mancano clamorosamente)  che sotto quello remunerativo. E proprio per dare risposta su questo terreno, a suo tempo (confronti sul DDL Di Paola) serve l’assegnazione al FRD della quota (dal 4 al 10% dei risparmi derivanti dalla riorganizzazione di questi ultimi anni) prevista dalla legge Di Paola, rispetto alla quale i 10 mln € di recente destinati al FRD 2024 rappresentano solo una “mancetta” assolutamente inadeguata a modificare il quadro di situazione. Piano straordinario di assunzioni con la proroga della legge 244, e un deciso incremento del FRD (in questi ultimi anni molto ridotto) e da rialimentare annualmente, ecco le uniche due operazioni che potranno invertire la tendenza di tutti questi anni di un depotenziamento quanti-qualitativo della presenza civile.
  • In ordine alle problematiche degli ex militari transitati, rispetto alle quali la nostra O.S. è stata sempre molto attenta (solo qualche giorno fa abbiamo promosso l’ennesima iniziativa in sede politica (si legga il Notiziario n. 37 del 20 u.s.), avevamo richiesto che le OO.SS. venissero coinvolte in appositi tavoli tecnici, richiesta sinora disattesa da Gabinetto e SMD , in un contesto di sempre più crescenti criticità. Riproponiamo oggi a questione all’attenzione del Capo di SME e chiediamo un tavolo tecnico per la situazione in ambito Esercito e una decisa iniziativa della FA per un tavolo a livello interforze.
  • in materia di trattamento di missione sul territorio nazionale, nel denunciare per l’ennesima volta il vergognoso disallineamento delle regole del personale civile rispetto al quello militare incomprensibilmente favorito (per esempio, può spendere somme superiori per il pasto, incredibile a dirsi!), ha rappresentato la necessità di un adeguamento normativo (per es., alla luce del nuovo ordinamento professionale) e di un allineamento delle regole del trattamento di missione, attraverso l’emanazione di una circolare che sostituisca quella vigente emanata nell’ormai lontanissimo 2015.
  • per quanto attiene alle “problematiche syllabus”, dopo aver fatto scorrere fiumi di parole in merito alle criticità intervenute sulla gestione di quel processo formativo e all’impatto negativo sulla “performance individuale”, dobbiamo segnalare che la direttiva del 10 maggio di SME e la nota successiva di SEGREDIFESA hanno contribuito a rasserenare un po’ di più il panorama complessivo.  Permangono però allo stato alcune criticità, e questa volta riguardano in particolare i funzionari: la scarsa disponibilità di tempo in ragione dei significativi carichi di lavoro ordinario; il limite – fissato nella scheda performance, di cui comunque occorrerebbe rivedere i “pesi” – per raggiungere il numero minimo di competenze necessarie (8 su 11 complessive); alcune criticità legate all’uso della piattaforma, sulla quale sarebbe necessario intervenire per renderne più agevole l’accesso; la scarsa coerenza tra corso svolto ed esame finale; etc. etc. Anche in ragione di tutti questi problemi, sarebbe auspicabile a nostro avviso che, almeno per quest’anno, la formazione “syllabus” venisse esclusa dalle attività la cui valutazione concorre al punteggio per la “performance individuale”;
  • sulla mobilità ordinaria, ha ribadito che sono anni che non è pubblicato un bando di mobilità ordinaria – caso unico nelle PP.AA. – e che l’unica mobilità praticata nel M.D. è quella straordinaria (casi gravi, 104, maternità), che corre però su binari discrezionali e poco trasparenti. Quando si cambierà registro?
  • in materia di lavoro straordinario, anche qui ha ri-segnalato l’attuale inadeguatezza delle risorse disponibili, atteso che ad esso gli Enti, a fronte degli oneri di lavoro esistenti, ricorrono sempre più spesso per sopperire al binomio pensionamenti/mancate assunzioni, dunque servono molte più risorse;
  • infine, sulle problematiche dell’IGM, che a più riprese in passato FLP Difesa ha rappresentato alla F.A., abbiamo preso positivamente atto dello studio in corso e dell’intendimento del Capo SME di potenziarne le attività, ma, a fronte delle significative criticità ancora esistenti e dei deficit di informazioni (per es. sulle movimentazioni interne) che permangono sul fronte delle relazioni sindacali locali, ha segnalato la necessità di un costante monitoraggio e di una attenzione particolare di SME nei confronti di quell’Ente.

Attendiamo ora i tavoli tecnici da noi richiesti sulle diverse criticità, su cui il Capo SME si è detto disponibile.

Cordialissimi saluti a tutti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE – Maria Pia Bisogni, Maria Teresa D’Urzo e Giampiero Crocetti