Riunione a Palazzo Esercito con il SottoSegretario alla Difesa on. Matteo Perego. Molte le tematiche rappresentate: la necessità di intervenire sulla 244 con una proroga dei termini anche per il personale civile e con correttivi che consentano di individuare correttivi agli organici previsti in funzione delle esigenze reali degli Enti, e tenendo conto delle professionalità esistenti. Il bilancio delle operazioni concorsuali e le ricadute sui numeri del bando di progressione verticale in deroga verso la area dei funzionari; che fine faranno i 4 milioni di euro non spesi per le progressioni in deroga

Notiziario FLP Difesa n. 33 del 29 maggio 2023 –

Il SSS alla Difesa on. Matteo PEREGO

Si è svolta oggi a Palazzo Esercito la riunione col SottoSegretario alla Difesa on. Perego, a distanza di un anno dalla precedente, nonostante gli impegni allora assunti di pianificare riunioni periodiche con le OO.SS..

L’on. Perego ha introdotto la riunione ringraziando i presenti per la loro collaborazione, e i lavoratori della Difesa per il lavoro quotidianamente svolto, ed ha illustrato le questioni sulle quali l’Amministrazione ha maggiormente concentrato i suoi sforzi:

  • l’attività assunzionale per concorsi, per la quale FLP Difesa ha chiesto di avere il resoconto formale col punto di situazione, al fine di avere un quadro aggiornato delle attività in corso, in via di definizione, e in via di predisposizione:
  • la assegnazione al FRD 2024 di 10 milioni di cui ai risparmi della legge Di Paola per il triennio 2021-2023.

FLP Difesa, nel suo intervento, ha rappresentato le seguenti questioni e richieste:

  • Proroga della l. 244 : stante il raggiungimento e (il superamento) ormai consolidato da anni degli obbiettivi economici della riforma Di Paola, legati alla riduzione dell’organico a 20.00 unità di personale civile, abbiamo chiesto un cambio di passo della volontà politica, che guardi oggi al risanamento dei danni prodotti dagli indiscriminati tagli lineari, che hanno creato profondi disagi nell’organizzazione del lavoro di Comandi ed Enti, mediante:
    • l’adozione di una proroga dei termini della l. 244, come già fatto per il personale militare, che consenta di salvaguardare gli organici previsti ancora esistenti;
    • Il ricorso ad un piano straordinario di assunzioni, che inverta la tendenza del taglio lineare e indiscriminato, che passi per un’azione di ricognizione delle esigenze reali nei territori mediante il ricorso a proficue relazioni sindacali di condivisione e confronto, che tenga anche conto delle professionalità, delle potenzialità e delle aspettative del personale civile in forza. La problematica riveste particolare urgenza per quanto attiene alla riorganizzazione della ex area industriale delle forze armate, per la quale si auspica l’attivazione di un tavolo politico che dovrebbe coinvolgere da un lato le singole FF.AA. e dall’altro l’organismo paritetico per l’innovazione. Quanto sopra nella convinzione, da noi ribadita negli anni,  che la privatizzazione, se da un lato non ha migliorato la capacità di intervento, dall’altro ha fatto piuttosto lievitare i costi di manutenzione a livelli altissimi. Per non parlare poi della perdita di professionalità specializzate e preziose, che non sono messe in condizione di affiancarsi con le nuove leve.
  • Assunzioni: stanti le recenti esperienze, che hanno visto la bocciatura di considerevoli numeri di candidati da un lato, e la mancata sottoscrizione del contratto da parte di tanti vincitori di concorso, abbiamo auspicato che l’Amministrazione dia una accelerazione ai processi assunzionali in corso, e che per quelli a venire si opti per selezioni su base regionale, al fine di scongiurare ulteriori rinunce e dare stabilità organizzativa alle strutture territoriali, eventualmente prevedendo, ove non fosse possibile eleiminarle prove selettive basate su test anziché su colloqui.
  • Progressioni verticali in deroga: proprio nel pomeriggio ci sarebbe stato l’incontro per il confronto sulle progressioni dall’area degli assistenti a quella dei funzionari, di cui abbiamo ricevuto ieri pomeriggio il bando da Persociv, e di cui diamo conto in altro notiziario. Di tutta evidenza come i 100 posti individuati da Persociv siano un dato difficilmente digeribile, che provocherebbe, se non rettificato, lacrime e sangue fra i colleghi. Persociv ne ha dato giustificazione sulla base dei numeri di tutti i posti già messi a concorso, o in via di attivazione, in modalità “ordinaria”, e che non consentirebbero l’attivazione di procedure in deroga oltre quel numero. Abbiamo chiesto di porre in essere qualsiasi strumento possibile ai nostri vertici politici al fine di ampliare gli spazi di accesso alla area dei funzionari (una modifica del PIAO?). E poiché con questi numeri si spenderebbe solo una minima parte delle risorse economiche (di 6 milioni ne restano, non investiti, 4 milioni), è chiaro che la questione è gravissima: se non troviamo il modo di spenderli, che fine faranno? Non è il caso di intervenire, anche dando finalmente forma e consistenza organica all’area delle Elevate Professionalità, e promuovendo progressioni verticali anche per i funzionari?
  • Gap economico: E’ ormai di tutta evidenza come il nostro Ministero non sia più appetibile sul piano della retribuzione e delle professionalità, e infatti, oltre alle già citate rinunce di tanti vincitori di concorso, assistiamo anche al massiccio esodo del nostro personale verso altre pubbliche amministrazioni; è evidente dunque la necessità di colmare questo gap, a partire dall’incremento della Indennità di amministrazione. Ci siamo uniti al coro dei ringraziamenti per la recente assegnazione al FRD di 10 milioni provenienti dai risparmi della legge 244 per il triennio 2021-2023, che alimenteranno la performance organizzativa e individuale, ma per ora solo per il 2024; ma abbiamo rappresentato come tale cifra, a nostro parere, sia assolutamente poco significativa rispetto all’analoga operazione fatta dall’allora Ministro Guerini, che ci ha portato in cassa nel 2022 50 milioni di euro, poi ripartiti fra incremento della indennità di Amministrazione e FRD(e in buona parte usati per le progressioni).

      Abbiamo ribadito ancora una volta:

  • la richiesta di recuperare al personale della Difesa i 21 milioni che hanno alimentato per 4 anni la performance organizzativa, e sono spariti nel 2022;
  • La richiesta al nostro vertice politico affinché promuova lo sblocco del vincolo del tetto di spesa al 2016(sono già passati 8 anni, l’inflazione galoppa e il potere d’acquisto dei salari è in caduta libera), sbloccando così i limiti all’incremento delle buste paga del personale civile;
  • La richiesta che i risparmi della legge 244 possano essere effettivamente versati nelle percentuali previste nel FRD (10 milioni sono davvero pochi!);
  • La richiesta di recuperare i risparmi per i servizi resi dai capitoli di spesa, non rinvenuti nella determina del FRD 2024 (risulta si tratti di un milione e 700.000 euro), che non rientrano nei limiti di spesa del 2016, come chiarito da ARAN e MEF;
  • La richiesta di maggiori assegnazioni sul capitolo dello straordinario, visto che ormai ai tagli del personale corrispondono progressivamente sempre maggiori carichi sul personale che resta in forza.
  • Mobilità: oggi ingessata la mobilità ordinaria dalla previsione del grado di scopertura, ci si può muovere di fatto solo nei casi tutelati dalla legge (e fra l’altro risulta essere oggi adottata una tempistica di un anno per le risposte alle istanze di cui alla legge 104, una scelta drammatica per gli interessati), o mediante procedure extra disciplina. Urgente la revisione della disciplina della materia, che consenta una gestione trasparente, chiara, e con una tempistica ragionevole. Non sfugge che la materia riveste particolare interesse per il personale ex militare transitato: un personale che ha storie complicate, e che spesso viene assegnato a sedi poco compatibili con una vita decente, e con profili a volte veramente incompatibili con la patologia sofferta; ancora più grave è il caso di quel personale transitato per patologie legate alla sfera psichica, cui dovrebbero essere destinate maggiori tutele, la vicinanza della famiglia e/o comunque l’assegnazione alla sede più vicina alla residenza, anche nella considerazione che questo personale transita extraorganico e che dunque dovrebbe essere svincolato dal limite del grado di scopertura e/o dalla disponibilità organica nella sede richiesta.
  • Lavoro agile e lavoro da remoto: abbiamo chiesto l’intervento del vertice politico al fine di dare corso alla previsione contrattuale, attualmente disattesa, del lavoro da remoto, promuovendo la rimozione dei pregiudizi rilevati in A.D..
  • Syllabus: dopo le diverse segnalazioni inviate all’AD in merito alle difficoltà di dare attuazione alla formazione mediante la citata piattaforma, alle diverse modalità di gestione della materia fra le diverse linee gerarchiche e fra Ente ed Ente, che hanno creato da un lato impari opportunità, e dall’altro discriminazioni, le cui ricadute sulla valutazione della performance e di conseguenza sulle prospettive legate alle progressioni, abbiamo chiesto oggi di sospendere intanto per il 2024, considerando questa fase come sperimentale, l’inserimento nelle schede della performance delle attività formative legate al Syllabus.
  • Nuovi assunti: abbiamo rappresentato le problematiche relative al trattamento economico del personale neoassunto, e la particolare vicenda dei colleghi vincitori dello stesso concorso nella stessa graduatoria, assegnati a linee gerarchiche diverse, che sono stati destinatari di trattamenti economici non equivalenti;
  • Problematiche pensione: abbiamo rappresentato la necessità di intervenire sull’adeguamento del trattamento di pensione e del TFS agli incrementi previsti dal CCNL 2019-2021 (già scaduto) ed alle eventuali progressioni economiche;
  • Cedolino stipendiale: abbiamo reiterato la richiesta di un intervento presso Noi PA affinchè il cedolino stipendiale sia formulato in maniera più trasparente ed esaustiva, al fine di assicurare all’interessato una lettura esaustiva di tutte le operazioni contabili e l’esercizio del diritto di controllo e di rivalsa;
  • AID : abbiamo rappresentato le criticità che interessano AID, ereditate dalla dott.ssa Salmoni dopo la malagestione del precedente D.G. Latorre, senza affiancamento di sorta e con molte questioni in sospeso, fra cui :
    • Nei rumors dei media, voci allarmate sulla tenuta delle unità produttive e l’ipotesi di un loro rientro in Difesa, cui si associano le preoccupazioni del personale, che osserva la riduzione delle commesse, e teme per il futuro produttivo del proprio ente, e in particolare a Baiano e a Messina; intanto non si hanno elementi di certezza sullo stato dell’arte della convenzione triennale AID/Difesa
    • La necessità di un piano industriale su cui costruire il futuro degli enti, auspicabilmente oggetto di un tavolo di confronto con le OO.SS.;
    • L’assenza di dati certi, organizzativi e produttivi, sulle attività dei diversi stabilimenti, che non ci consentono di fare un’analisi reale rispetto al PIAO inviatoci a febbraio;
    • Le problematiche dei “somministrati”, non valorizzati e non stabilizzati.
    • Lo stallo del FRD 2023, che ha impedito lo svolgimento di progressione orizzontali, che si auspica possa essere definito in tempi brevi, stante la necessità di definire anche il FRD 2024.

Il SottoSegretario ha registrato le molte richieste, impegnandosi a svilupparle anche attraverso la pianificazione, speriamo in tempi ragionevoli, di ulteriori incontri con le OO.SS..

Ci scusiamo per la lunghezza del testo, ma la carne al fuoco era parecchia.

Per ora è tutto, fraterni saluti.

il COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA           Maria Pia BISOGNI – Vincenza TEOFILI – Giampietro CROCETTI