Riunione con il Sottosegretario Rossi. La norma per l’istituzione del Fondo aggiuntivo, e l’importanza di inserirla nel DDL stabilità 2017. OK del MEF alla nuova tabella di equiparazione, forse a fine novembre il DPCM. Gli altri impegni

Notiziario n. 117 del 10 ottobre 2016 –

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, on. Domenico Rossi

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa, on. Domenico Rossi

Buone notizie dal tavolo politico di oggi pomeriggio con il Sottosegretario Rossi, anche se  ancora tutte in attesa di conferma,  una in particolare, quella relativa all’iniziativa sul trattamento economico.

E’ questa, in pillole, la sintesi conclusiva dell’incontro, rispetto ai cui contenuti e alle cui risultanze forniamo, come sempre, un resoconto dettagliato con le considerazioni svolte al tavolo dalla nostra O.S. .

Incremento del trattamento economico del personale civile

In apertura di riunione, l’on. Rossi ci ha consegnato il documento da noi richiesto e relativo alle risultanze conclusive dello studio (riferito all’anno 2013) condotto dal “Gruppo di lavoro”  di cui al  DM 16.06.2015, dal quale è emerso il notevole gap esistente tra i trattamenti economici in essere nella Difesa e quelli di altre AA.PP. (lo pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, a beneficio degli interessati).  Queste le risultanze di detto studio, per come illustrate dallo stesso on. Rossi nella riunione  del 20 aprile u.s. (vds. Notiziario n. 47 pari data): nel settore pubblico contrattualizzato, il trattamento nel MD presentava un differenziale medio di -9% sui dirigenti e di -15% sui non dirigenti, e le differenze riguardavano in misura minore il trattamento stipendiale (differenze intorno a -3/4%) e in modo molto più corposo l’accessorio (per il personale delle aree funzionali, il differenziale negativo si attestava  sul –34%).  Sul fronte dei dirigenti, invece, il differenziale risultava addirittura positivo (+ 11%).  Ebbene, delle quattro soluzioni ipotizzate dallo stesso on. Rossi nel corso della riunione del 20 aprile u.s., la scelta finale operata dalla Ministra, come noi avevamo immaginato sin da subito, è caduta sulla costituzione di un fondo integrativo, aggiuntivo rispetto al FUA, sul tipo di quello in essere nel Ministero Salute, alimentato da risorse provenienti in parte dal MD e in parte dal MEF.  A tal riguardo, A.D. ha già avanzato una proposta formale alla F.P. (competente per gli aspetti normativi) e al M.E.F. (competente per gli aspetti finanziari),  si sono già tenute alcune riunioni (l’on. Rossi ha anche incontrato il Sottosegretario alla P.A. Rughetti) e, a conclusione di questi incontri, il nostro Ufficio legislativo ha predisposto una norma di due commi, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2, da inserire nel Codice dell’Ordinamento Militare (COM – D.Lgs. 15.03.2010, n. 66). Norma che prevede appunto l’istituzione del fondo a  partire dal 1.1.2017, che è finalizzato a “remunerare la particolare situazione d’impiego e la complessità e variabilità dei nuovi compiti da assolvere”  in materia di sicurezza e difesa ed è alimentato con risorse del MEF e della stessa A.D. attraverso i risparmi di spesa derivanti dal processo di riordino in atto (L. 244), già comunque previsti a decorrere dal 2020.  Questa norma, ha detto l’on. Rossi,  potrebbe trovare posto nel DDL stabilità 2017, a giorni all’esame del Consiglio dei Ministri, e nel caso ciò non dovesse avvenire, dovrà viaggiare attraverso un diverso veicolo normativo, allo stato imprecisato.  La quota pro capite di detto Fondo si attesterebbe inizialmente intorno ai  1.000 € annui circa (non moltissimi, per la verità,  francamente speravamo in qualcosa di più guardando al Fondo del Ministero  della Salute) e la sua distribuzione dovrebbe avvenire attraverso la contrattazione integrativa.

A tal proposito, la nostra O.S. ha espresso apprezzamento per l’iniziativa dell’Amministrazione, che però, a nostro avviso, per avere probabilità di successo, dovrà necessariamente trovare posto all’interno del DDl di stabilità 2017 che il Consiglio dei Ministri (C.d.M.) adotterà entro il 15 p.v. . Non solo per accelerarne al massimo l’iter, ma anche perché l’inserimento nel DDL stabilità conferirebbe l’autorevolissimo avallo politico del Governo di fronte ad un percorso parlamentare certamente non facile,  atteso le prevedibili obiezioni provenienti da più parti, e le richieste nella stessa direzione prevedibilmente provenienti dalle Amministrazioni afferenti al  settore della sicurezza e difesa (Interni, etc.)  C’è poi, a nostro avviso, una altra considerazione, questa sì tutta politica, che dovrebbe indurre l’A.D. a non perdere nella maniera più assoluta il bus della legge  di bilancio 2017: ove  Renzi perdesse il referendum del 4 dicembre p.v., cosa possibile  e addirittura probabile in base ai più recenti sondaggi, ci sarebbe prevedibilmente una crisi di Governo, e con essa andrebbe prevedibilmente a carte quarantotto anche l’iniziativa relativa alla costituzione del Fondo aggiuntivo.  Cosa diversa avverrebbe invece nel caso in cui la norma trovasse posto all’interno del DDL stabilità che, come oramai è chiaro, arriverebbe al 4 dicembre già con il voto favorevole di una delle Camere e, in caso di crisi di Governo, quasi certamente verrebbe rivotata dall’altra Camera per metter in sicurezza la manovra di bilancio. Per questo, a nostro avviso, la Ministra dovrà cercare in tutti i modi di ottenerne l’inserimento in legge di stabilità,  in caso contrario le probabilità di successo sarebbero davvero minime, se non addirittura inesistenti.  A tal proposito, l’on. Rossi ha anche prospettato l’ipotesi di un emendamento ad hoc al DDL stabilità nel corso dell’iter parlamentare, ma francamente non ci sembra una opzione forte. Questa è la nostra opinione, in alternativa abbiamo prospettato l’estensione alai civili del “bonus sicurezza” previsto dalla L.28.12.2015, n.208. Ne vedremo gli sviluppi presto, atteso che il DDL stabilità vedrà la luce a giorni. In ogni caso, il SSS Rossi  si è impegnato, su nostra richiesta,  a tenerci costantemente aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

Tabella di equiparazione tra gradi militari e inquadramenti civili.

Nella riunione del 15 giugno u.s. con l’on. Rossi (vds Notiziario n. 47 di pari data) avevamo appreso del via libera della FP alla tabella convenuta con l’allora SSS Pinotti il 12.11.2013 (vds. Notiziario n. 122 di pari data); nella precedente riunione del 13 settembre u.s. (vds. Notiziario n. 105 di pari data), inoltre, l’on. Rossi ci aveva informato che il MEF avrebbe già fornito alla stessa FP il parere richiesto, allora ancora non noto. Ebbene, nella riunione di oggi il Sottosegretario ci ha confermato il sostanziale via libera del MEF, pur con qualche annotazioni di carattere tecnico, alla configurazione della  nuova tabella di equiparazione, che come è noto prevede il transito di tutto il personale militare del ruolo sottufficiali in area 2^ e quello di tutto il personale  ufficiali in area 3^, a differenza della tabella attualmente in essere per i transiti dei militari non idonei per motivi di salute, allegata al Decreto I.M. 18 aprile 2002, che prevede il transito in area 3^ anche per i sottufficiali di grado apicale. L’on Rossi ci ha anche annunciato che la nuova tabella dovrebbe vedere  la luce entro novembre p.v., attraverso un DPCM.   Una notizia che porta positivamente a compimento una antica battaglia del nostro Sindacato, che contro l’attuale tabella di equiparazione organizzò nel 2002 una grande manifestazione nazionale. Esprimiamo dunque soddisfazione, anche se non possiamo negare o dimenticare le perplessità e i dubbi legati ad un percorso lunghissimo, quasi biblico (sono passati tre anni dall’accordo con l’allora Sottosegretario Pinotti, e qualcuno ci avrà certo messo lo zampino per rallentarne così tanto l’iter…).

Problematiche benefici previdenziali da lavori insalubri, polverifici e imbarchi.

Il tavolo tecnico, disposto dall’on. Rossi su nostra richiesta e di cui al fg. Gabinetto 6.7.2016, si terrà il prossimo 12 ottobre, insieme a quello già convocato su P.O/Turni/Reperibilità e PPL,   e, contrariamente a quanto indicato nella precedente riunione, a gestirlo sarà PERSOCIV. Crediamo che la D.G. ne sia la sede giusta, nessuno aveva capito perché a gestirlo dovesse essere SMD. Subito dopo, il tavolo con il SSS per l’individuazione delle soluzioni tese a superare il problema.

Progressioni tra le aree e problematica personale area 1^.

Gli approfondimenti sui quali la stessa Ministra si era impegnata, e di cui alla nota Gabinetto del 14.12.2015, sono terminati, e pertanto il 19 ottobre p.v., presso l’Ufficio Gabinetto, è in agenda la riunione tecnica per l’illustrazione e l’esame delle soluzioni che verranno prospettate al riguardo. Ne abbiamo preso positivamente atto, e naturalmente attendiamo di conoscere dal vivo gli intendimenti sul punto didell’Amministarzione., che dovranno essere ovviamente concreti, e realmente e sollecitamente  praticabili e sostenibili.

Infine, l’on. Rossi si è impegnato a darci risposta nel giro di una settimana sugli approfondimenti   da noi richiesti in ordine  alle problematiche innescate dal previsto ingresso nei ruoli civili di personale del Corpo Forestale  (D.Lgs. n. 177/2016); a quelle legate alla sottrazione di competenze a PREVIMIL (D.M. 22.06.2016); infine, a quelle legate alle ben nota, difficile agibilità dei tavoli locali di trattativa.  

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1il-documento-con-le-risultanze-del-gruppo-di-lavoro-su-trattamento-personale-civile

Allegato 2: la-norma-per-la-costituzione-del-fondo-integrativo-del-personale-civile-del-md