Il Documento di Programmazione Pluriennale (DPP) della Difesa per il triennio 2020-2022. Il Capo di SMD ne ha delineato i contenuti nel corso dell’audizione del 10 nov u.s. Al netto dei finanziamenti MISE e della spesa missioni, il bilancio MD viaggia sui 20 mld, con una spesa insufficiente per l’esercizio, con una marcata riduzione di quella per il personale e con una marcata crescita di quella per investimenti. Eppure, il Capo SMD chiede più risorse, ma anche la modifica della L. 244. Come ora anche il CSD.

Notiziario FLP DIFESA n. 98 del 13 novembre 2020 –

Dopo le audizioni in Commissione parlamentare Difesa dei Capi di SS.M. di F.A., gen. Farina (EI), gen. Rosso (AM) e amm. Cavo Dragone (SMM) – si vedano rispettivamente i nostri Notiziari n. 90 del 23.10 , n. 96 del 3.11 e n. 97 del 5.11.2020 – nella prima mattinata di martedì 10 u.s. è stata la volta del Capo di SMD, gen. Enzo Veciarelli, che è stato audito in merito ai contenuti del Documento Programmatico Pluriennale (DPP) per il triennio 2020-2022.

Il DPP, il cui testo pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1, costituisce il documento con il quale il Ministro presenta al Parlamento (sarebbe dovuto comunque arrivare entro aprile) il piano di previsione della spesa per il triennio in corso e contiene l’aggiornamento delle attività su cui la Difesa è impegnata, documento che accompagnerà la legge di bilancio. In allegato 2 su questa pagina, il resoconto della seduta della Commissione Difesa della Camera sul DPP.

Ne ricordiamo i contenuti più importanti, attraverso la relazione che ne ha fatto in audizione il gen. Veciarelli, il cui filo conduttore è stato la lamentazione sulle supposte esiguità delle risorse assegnate al Ministero della Difesa e sulla inadeguatezza dei mezzi e dei sistemi a sua disposizione a fronte dei sempre più gravosi impegni.

Il bilancio 2020 per la Difesa ammonta a 22,9 miliardi di euro, circa 1,5 in più rispetto allo scorso anno. Se si esclude la funzione “sicurezza del territorio” in capo all’Arma dei carabinieri, di fatto le risorse disponibili scendono a 15,3 miliardi.

A dette risorse, vanno poi aggiunte quelle rese disponibili dal MISE sul fronte degli investimenti e anche quelle destinate al finanziamento delle missioni internazionali di pace, che a giudizio del gen. Veciarelli mitigano in parte le dichiarate criticità di bilancio, portando il totale delle risorse effettivamente disponibili per l’approntamento dello strumento militare a 20 mld, divisi nella classica tripartizione: “personale” (11,3 mld); “esercizio” (2,9 mld) e “investimento” 5,8 mld.

In termini percentuali, fanno il 56,5% per il personale, il 14,5 % per l’esercizio e il 29% per l’investimento.A prima vista, emerge una robusta riduzione della spesa per il personale, a fronte di una marcata crescita per investimenti e delle invece permanenti criticità nell’esercizio.

Sorprende molto il dato sulla spesa per il personale, atteso che, a fronte dei dati forniti in precedenza, quelli attuali evidenziano una davvero troppo marcata inversione di tendenza di oltre il 16%, atteso che la spesa per il personale negli anni scorsi risultava superiore al 73%.

In ogni caso, la spesa per investimenti (in sistemi d’arma) è invece praticante raddoppiata, e la circostanza, in periodo di Covid e di criticità per milioni di cittadini, a noi appare eccessiva, anche se, come ricordato dal Capo di SMD, “ogni € investito nel comparto genera ben 2,9 € di valore aggiunto nell’economia”. Per questo occorre, a suo dire, guardare al settore come a un’opportunità di rilancio (anche con il Recovery Fund), in quanto “attraverso il virtuoso volano di investimenti e il pregiato comparto industriale di riferimento la Difesa dispone delle più promettenti caratteristiche per fungere da precursore della ripresa del sistema Paese”.

Sono comunque diversi i progetti di nuovo avvio previsti dal DPP, e tra questi spiccano quelli dedicati ai nuovi domini operativi, tra cyber e spazio, alle tecnologie c.d “disruptive” e al concetto di multi-dominio e connettività. Eppure, il 93% delle risorse per investimenti sono vincolate ai progetti avviati nell’ultimo ventennio

Il Capo di SMD ha ripreso più volte il tema della supposta insufficienza delle risorse di bilancio del MD. Per questo motivo, chiede più risorse e, nel contesto di una visione integrata interforze, indica un preciso obiettivo, quello di portare il budget della Difesa all’1,58% del Pil, allineandosi così alla media dei Paesi Europei.

Appaiono invece importanti le riflessioni sulla legge 244: a parere del Capo SMD, a fronte di un quadro di riferimento decisamente mutato rispetto al 2012 quando venne varata la legge 244 per la revisione dello strumento militare, emerge oggi l’esigenza di aggiornare e adeguare la legge, pur preservandone l’impianto.

Considerazioni di questo tipo sono musica per le nostre orecchie, atteso che – è sempre utile ricordarlo –  quando a fine 2011 l’allora Ministro Di Paola presentò il DDL delega, FLP DIFESA fu l’unica O.S. che si oppose in tutte le sedi fino anche a promuovere una manifestazione contro il 6 luglio 2012 (vds il Notiziario n. 94/2012).

Oggi, nella critica all’impianto della L. 244 e nella richiesta di revisione, noi di FLP DIFESA siamo davvero in buona compagnia, e tra questi buon ultimo anche il Consiglio Supremo di Difesa che nella riunione del 27 ott. u.s., ha chiesto di individuare dei “correttivi” alla legge Di Paola (vds comunicato di pari data del Quirinale in allegato 3 su questa stessa pagina).

Ne siamo contenti, attendiamo solo che alle parole seguano i fatti, ma i fatti tardano purtroppo a venire!

p. LA SEGRETERIA NAZIONALE – Maria Pia Bisogni e Pasquale Baldari

Allegato 1: Documento di Programmazione Pluriennale (DPP) Ministero Difesa 2020-2022

Allegato 2: 03.11.2020 – Resoconto seduta Commissione Difesa Camera su DPP

Allegato 3: 27.10.2012 – Comunicato Quirinale – Riunione Consiglio Supremo Difesa