La delegazione trattante presieduta dal dott. Marchesi riavvia le relazioni sindacali nazionali con la condivisione del cronoprogramma delle trattative. Priorità 1 alla trattativa sulla parte economica del CCNI: a fine agosto la bozza di accordo per le progressioni 2022 (4.178 posti a concorso), da effettuare con le modalità già adottate per le precedenti tornate, e per il FRD 2022, per il quale non sono ancora interamente note le risorse disponibili. FLP Difesa chiede a SMD di riformulare, dopo le elezioni di settembre, la proposta di proroga decennale dei termini della l. 244/2012, comprendendovi anche il personale civile della Difesa

Notiziario FLP Difesa n. 50 del 02.08.2022 –

Riunione a tavolo unitario stamane a Persociv, convocata dalla neocostituita delegazione trattante presieduta dal dott. Lorenzo Marchesi. All’ordine del giorno di questo primo incontro, la definizione del cronoprogramma delle attività dopo le ferie estive, posto che molta è la carne al fuoco, e l’urgenza di pervenire in particolare agli accordi nazionali integrativi del CCNL.

L’amministrazione ha intenzione di presentare alle OO.SS. con la massima priorità, già da fine agosto, la propria proposta per la trattativa per la parte economica del CCNI che prevede:

-le progressioni economiche 2022, per le quali il CCNL prevede la conferma della precedente disciplina, nelle more della definizione del nuovo ordinamento professionale, (e dunque possono essere mantenuti i criteri e le procedure già applicati nel 2021), nell’intento di arrivare a pubblicare le graduatorie in tempo utile, entro la fine dell’anno; come già noto, rimane il vincolo del limite del 50% dei posti a concorso rispetto ai numeri del personale, e  si sta ragionando sull’accantonamento a tal fine di una somma pari a 8 milioni, per complessivi  4178 posti.

– il Fondo Risorse Decentrate 2022. Sono state anticipate alcune informazioni in merito alle risorse economiche che alimenteranno il FRD, ma i dati sono incompleti, in particolare per quanto riguarda il FESI proveniente dai diversi Stati Maggiori.

Per quanto riguarda la Performance Organizzativa, che quest’anno non è più finanziata con gli specifici 21 milioni finora accantonati a tal fine dalle leggi di bilancio, l’AD ha manifestato l’intendimento di mantenere comunque nella stessa misura l’accantonamento, attingendo dalle altre fonti che alimenteranno il FUS, evidentemente a discapito delle altre voci (FUS, performance individuale, altro).

Alla Performance Individuale dovrebbero essere complessivamente destinati 7 milioni

Resta confermata nelle intenzioni di AD la Maggiorazione della Performance per la 1^ Area per le 1200 unità di personale ancora in forza in quell’area.

Al FUS dovrebbero andare 6.750.000 €., con una diminuzione media di 90 €. lordi rispetto al 2021.

Per l’AID riconfermata la quota del 4% del Fondo pari a circa 2,6 milioni di euro.

Naturalmente si tratta di dati provvisori, che saranno anche condizionati dagli esiti delle esigenze necessarie per pagare le Posizioni Organizzative e le PPL, turni e reperibilità (per le quali pare siano formulate proposte di ulteriore incentivazione da destinare a coloro che “lavorano per mantenere la capacità operativa”, una proposta che valuteremo attentamente quando arriverà la bozza di accordo, al fine di evitare che, al di là delle buone intenzioni, si corra il rischio di privilegiare solo alcune categorie di personale a discapito delle altre). Al riguardo, Persociv ha segnalato che al momento, non essendo ancora disponibili le risorse economiche, non si possono pagare le indennità di turno maturate nei primi mesi del 2022 (rivalutate in aumento per contratto) oltre agli arretrati spettanti per gli anni 2019, 2020 e 2021; risorse economiche ricordiamo, che saranno messe tutte a carico del FRD 2022.

In merito alla istituzione delle posizioni organizzative da destinare al personale di 2^ Area, prevista dal nuovo CCNL, naturalmente si ritiene che non si possa procedere “tout court”, ma che sia assolutamente necessario stabilire a priori una apposita regolamentazione, al fine di evitare che si crei una anarchica giungla degli “ordini di servizio” indiscriminati, che non mettano tutti i possibili fruitori sullo stesso nastro di partenza.

La trattativa dovrà avere tempi serratissimi (nonostante la richiesta di tenere le riunioni a tavoli separati presentata dalle solite tre sigle), per consentire la chiusura degli accordi e il completamento di tutte procedure per le progressioni interne alle aree, entro fine anno.

Di seguito, la materia di più urgente trattazione sarà il NOP, che a termini di CCNL FC dovrebbe essere completato entro il mese di novembre p.v., e per il quale l’AD sta già lavorando, nel rispetto degli orientamenti applicativi emanati dall’ARAN.

Molte sollecitazioni sono state formulate anche da FLP Difesa affinché lo stesso SMD dia precise indicazioni operative in merito alla adozione del Lavoro Agile Ordinario, allo stato poco ben visto in periferia, dove si sta verificando il massivo rientro del personale, e dove la tutela dei fragili va inesorabilmente scemando sempre più, a meno di interventi legislativi ad hoc, e dove non viene promossa la acquisizione di strumenti informatici ad hoc. Fra gli altri temi a seguire, la mobilità.

FLP Difesa, nel condividere la tabella di marcia e proporre di calendarizzare anche la trattativa sul CCNI DIFESA parte normativa ferma da oltre 6 anni, si è ovviamente riservata di esprimersi una volta acquisite le bozze di accordo e il prospetto riepilogativo delle risorse economiche certificate dal Mef che costituiscono il Fondo risorse decentrate 2022. Inoltre, ha ritenuto quanto mai necessario rappresentare che la situazione del personale civile sta diventando sempre più drammatica, alla luce delle ricadute dei vincoli di riduzione imposti dalla legge 244: ormai gli effettivi (se vogliamo conteggiare anche gli ex militari transitati all’impiego civile che di norma sono considerati in extra tabella) sono già vicini ai numeri obbiettivo della riforma, e dunque molto prima del 2024, ma hanno condizionato massicciamente negli anni le assunzioni, che oggi, sono autorizzate in numeri assolutamente inadeguati alle esigenze, in particolare dell’area industriale e della Marina Militare; e dunque se nel 2019 era già emersa in sede di audizione parlamentare, sia delle OO.SS. che dei vertici militari, la previsione del drammatico collasso delle strutture, ora stiamo assistendo a quel collasso, e bisogna intervenire con urgenza, invece di limitarsi a dare disposizioni di riduzione dell’organico (come risulta essere in corso nel mese di agosto, e peraltro in percentuali che si attestano attorno al 20-28%, notizie per le quali si fa rinvio ad imminente altro notiziario).

Per questo FLP Difesa, posto che la riforma Di Paola si sta rivelando ben lungi dal conseguire gli obbiettivi migliorativi previsti, ha chiesto a SMD di farsi parte attiva affinché la proposta di proroga dei termini previsti dalla legge Di Paola per il personale militare, che dovrebbe decadere in conseguenza della attuale crisi di Governo, venga riformulata dopo le elezioni estendendo la proroga anche al personale civile.

Come sempre, vi terremo aggiornati. Fraterni saluti

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI