2^ riunione a Persociv: all’ordine del giorno le progressioni verticali dall’area assistenti a quella dei funzionari; nella bozza dell’AD confermati i 100 posti già a suo tempo preannunciati, nonostante i larghi margini di incremento possibili, e gli spazi per una azione politica su Piano Triennale del Fabbisogno del Personale e su modifiche agli organici. Fra i criteri, se si vuole rispettare il principio introdotto dal CCNL, di progressioni “in deroga” che valorizzino l’esperienza rispetto alla laurea, è necessario modificare i punteggi. Da rivedere l’anzianità al ribasso dei transitati. Eliminata la prova orale.

Notiziario FLP Difesa n. 35 del 12 giugno 2024 –

progressioni

Progressioni

Si è svolta oggi la riunione a Persociv per il confronto sulla bozza del bando di progressione dall’area degli assistenti all’area dei funzionari, dopo la prima illustrazione fatta da Persociv due settimane fa.

Già in quella sede erano emerse diverse criticità, a partire dal ridicolo numero di posti a concorso, solo 100,  che l’AD giustifica in quanto cifra residuale rispetto al bilancio dei concorsi già avviati, di quelli in corso ‘opera, e di quelli pianificati. Una bella responsabilità che l’AD si assume, quella di non aver lavorato dando priorità alla attuazione di progressioni in deroga, dando fondo a tutte le risorse economiche che aveva a disposizione: ora, dei 6 milioni e passa che la legge finanziaria per il 2022 aveva destinato alle progressioni in deroga, ne resteranno non spesi 4 milioni, che evidentemente torneranno nelle casse del MEF, lasciando l’amaro in bocca a quanti avevano creduto nel miracolo operato dall’ultimo  CCNL FC. Su questo punto tutta la delegazione sindacale ha sostenuto la necessità di mettere mano a questo dato, intervenendo in tutte le sedi possibili, anche rivedendo PTFP, PIAO e organici, e comunque a partire dall’aumento da 100 a 270 dei posti corrispondenti alle carenze organiche rilevate dall’AD al 30 aprile, cui si potrebbero anche aggiungere i numeri dei pensionamenti previsti da qui a fine anno. Per non parlare dell’implementazione della 4^ area.

Vedremo che orientamento assumerà l’AD, certo è che il dato a oggi rilevato più in generale è che queste progressioni in deroga del titolo di studio non piacciono ai nostri amministratori pubblici.

Per quanto riguarda i criteri di selezione, abbiamo rilevato che:

anzianità di servizio: un punto per anno di servizio, fino a un max di 45, può essere considerato un parametro coerente con lo spirito delle progressioni in deroga. Certo, è inaccettabile che però un anno di servizio in divisa militare sia valutato solo per un decimo! E pertanto abbiamo posto un problema di vera e propria discriminazione della categoria.

competenze professionali: condivisibile la scelta della media delle ultime tre valutazioni annuali della performance;

titolo di studio: sicuramente in questo caso il divario di punteggio previsto fra diploma e laurea costituisce una vera e propria tagliola, a discapito dei diplomati, che diventa ancora più incisiva se, diversamente da quanto finora fatto,  non si considera solo il criterio del titolo di studio più elevato, ma si aggiungono ulteriori punteggi per ulteriori titoli. E anche qui non possiamo non tenere conto che il principio introdotto dalla deroga, in via eccezionale solo fino al 2024, dovrebbe essere fatto salvo.

Per quanto attiene alla coerenza del titolo di studio con le attività del “profilo” (oggi famiglia professionale) posseduto, abbiamo rappresentato la necessità di tenere conto anche delle potenzialità di chi è in possesso di un titolo di studio coerente con altro “profilo” (famiglia professionale) verso la quale concorrere (ad esempio un assistente amministrativo laureato in ingegneria, che potrebbe felicemente concorrere per un profilo di funzionario tecnico).

Abbiamo poi rappresentato che rispetto al bando di progressione degli operatori , è sparita dal testo la previsione della garanzia di permanenza in sede per i vincitori: tenuto conto che senz’altro i vincitori saranno personale anziano, pare ovvio e doveroso assicurar loro di continuare l’ultimo pezzo di percorso senza dover traslocare…

Selezione solo per titoli: dopo le considerazioni fatte nel corso della precedente riunione, in merito alla necessità che i criteri di selezione non siano inficiati da possibili discrezionalità, la stessa AD ha ritenuto di concentrare la selezione solo sulla base dei titoli esibiti dai candidati, senza ulteriori prove.

L’AD si è riservata di ragionare sulle osservazioni e proposte ricevute, e il prossimo appuntamento sarà calendarizzato dopo il 20 giugno.

A margine, abbiamo chiesto notizie sul bando per le progressioni verticali dell’area degli operatori, e la  dott.ssa De Paolis  ne annuncia la uscita prevista per il 20 giugno, dopodichè la piattaforma per la presentazione della domanda resterà aperta per 30 giorni.

Ha inoltre preannunciato che sono in corso nuovi bandi di concorso nazionali, ma con destinazioni e sede delle prove su base regionale.

Per quanto riguarda gli altri concorsi in svolgimento, abbiamo avuto notizia che:

  • Per il concorso per 257 funzionari, si spera di riuscire a calendarizzare le prove entro la fine di luglio p.v.;
  • Per il concorso per 1100 assistenti, le assunzioni dovrebbero partire all’inizio dell’autunno.

E’ tutto per ora, alla prossima. Fraterni saluti.

p. il COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA    Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI