Proseguita ieri a Persociv la trattativa per il CCNI Difesa 2023-2025 giuridico ed economico, le competenze delle famiglie professionali indispensabili in primis per le progressioni verticali in deroga a rischio scadenza dei termini, e il FRD 2023. La questione “banca delle ore”, Persociv mantiene l’ipotesi di eliminare la maggiorazione della performance organizzativa per la 1^ area e le progressioni orizzontali 2023, e di rinviare ad altri tempi la definizione delle indennità di specifiche responsabilità per la 2^ area. L’incremento per le Posizioni Organizzative dei funzionari.

Notiziario FLP Difesa n. 42 del 15.06.2023

CCNI Difesa 2023-2025

CCNI Difesa 2023-2025

Nella giornata di ieri è proseguita a Persociv la trattativa nazionale per il CCNI Difesa 2023-2025. Come già anticipato nel Notiziario FLP Difesa n. 38 del 31 maggio 2023, a fronte della complessità di argomenti da trattare, sta sempre la necessità prioritaria di definire le competenze delle famiglie professionali, indispensabili per tentare, disperatamente in lotta col tempo, di portare a casa entro il 2024 le progressioni verticali in deroga al titolo di studio richiesto ordinariamente per l’accesso all’area superiore. In realtà la trattativa sul NOP era partita lo scorso settembre, pervenendo al solo accordo stralcio che definiva le nuove famiglie professionali a far data dal 1 novembre scorso: si è creata la struttura formale del NOP, ma non anche i suoi contenuti, sui quali i lavori sono proseguiti nell’inverno, e sembrava si fosse in dirittura d’arrivo lo scorso 31 dicembre. Il problema è che la triplice ha condizionato il tutto alla consegna da parte dell’AD degli organici del personale civile (cosa che peraltro non è stata ancora completata), e ci siamo ritrovati la sera del 13 giugno, a poche ore dalla 2^ riunione, con un nuovo elaborato dell’AD nel quale sono riportate le proprie valutazioni sulle nuove proposte di modifica al testo delle ”competenze professionali” presentate all’ultima ora (dopo tutti questi mesi) da CGIL CISL e UIL. Una situazione gravissima, che non fa che ulteriormente ritardare un accordo che avrebbe già da tempo potuto consentire l’elaborazione delle esigenze degli organi programmatori, la predisposizione del PTFP e l’avvio delle procedure concorsuali tanto attese da tanti colleghi, in primis quelli della 1^ area.  A ciò si aggiungano le difficoltà ingenerate da una trattativa a tavoli separati, nella quale gli argomenti non sono trattati in modo coordinato, e vige l’obbligo di “Top secret” imposto dalla triplice, per cui le parti non possono sapere neanche quali argomenti siano stati trattati, per coordinare almeno i propri lavori, nell’interesse superiore di tutti i colleghi.

Facciamo il punto di situazione sul resto del testo: l’AD ha inviato i documenti (in all.) che compongono il CCNI, rettificati nelle parti per le quali sono state recepite le proposte di modifiche, e su quel documento siamo ripartiti; questi gli aggiornamenti, solo in parte affrontati nel corso della nostra riunione, cominciata con un’ora di ritardo per il protrarsi indiscriminato di quella con CGIL, CISL e UIL:

RELAZIONI SINDACALI: recepite per ora alcune integrazioni e modifiche proposte da FLP Difesa su informazione, confronto e organismi paritetici, non presenti nella 1^ bozza di AD. Registriamo invece la totale indisponibilità dell’AD a prevedere la possibilità di istituire di Tavoli Tecnici, (quali quelli sugli ex militari, sulla mobilità, su turni reperibilità e ppl) che pure in passato si erano rivelati utili ed efficaci.

FAMIGLIE PROFESSIONALI: Deve essere ancora affrontata la materia della riconversione professionale per motivi di salute o per esigenze di servizio alla luce della nuova disciplina del NOP.

ORARIO DI LAVORO: l’art. 10 “Flessibilità in entrata e in uscita” presenta una interessante novità: la contrattazione integrativa di sede prevederà “…fasce temporali pari ad almeno 1 ora in entrata e/o in uscita entro le quali è consentito l’inizio e il termine della prestazione lavorativa giornaliera”. La materia era già stata oggetto per noi di acceso confronto nel corso della trattativa sullo stesso CCNI tenutasi a fine 2019 con l’allora Presidente della delegazione trattante, dott.ssa Montemagno, che ne aveva escluso tassativamente la percorribilità. Dobbiamo dare atto della positiva evoluzione di questo punto all’attuale delegazione trattante.

BANCA DELLE ORE E STRAORDINARIO: L’AD ha innalzato a 250 ore il limite massimo annuo individuale del monte ore di straordinario, e lo ha introdotto nella stessa misura per la banca delle ore.  Ma ha previsto, SOLO per quest’ultima, un vincolo che ne condiziona l’attuazione alla verifica preventiva della copertura finanziaria (pur ben sapendo che un acconto arriva, di prassi, forse a giugno, e pure modesto…).

Un vincolo che tuttavia non figurava per nessuno degli altri istituti che danno luogo a remunerazione economica, quali lo straordinario, i turni, la reperibilità, altre indennità. Perciò avevamo presentato la proposta di integrare TUTTE le voci di cui sopra dello stesso vincolo, prevedendo l’obbligo di non sforare la previsione di spesa

Non avevamo dubbi sulla risposta: la bozza aggiornata di CCNI con le integrazioni recepite da AD NON recepisce quei vincoli per alcuna voce del FRD, se non per la banca delle ore e per lo straordinario…

Val la pena ricostruire l’antefatto: di recente Persociv ha dato indicazioni ad enti richiedenti (in particolare a seguito di un quesito di SME) nel senso di “soprassedere” al ricorso alla banca delle ore (e prontamente SME ha dato disposizioni agli enti dipendenti di bloccare l’attuazione dell’istituto. FLP Difesa è intervenuta contestando le argomentazioni della DG in diverse sedi, in primis il SSS alla Difesa on Perego (vds notdif XX e XX).  Oggi ci ritroviamo, in sede di CCNI, di fronte ad una DG che dichiaratamente e apertamente assume ancora posizione ostile all’attuazione della Banca delle Ore, anche dopo aver previsto in CCNI il richiesto tetto di 250 ore. A sostegno della posizione, le difficoltà di contabilizzazione dell’istituto nello statino stipendiale (difficoltà che stranamente non riguardano lo straordinario), alla faccia della digitalizzazione della PA!!! (Per inciso, siamo ripetutamente intervenuti anche sulla necessità di assicurare la trasparenza della busta paga e delle voci stipendiali, prevista dall’art. 71 del CCNL FC, in tutela del diritto del dipendente di contestare le eventuali irregolarità rilevate.)  L’altra argomentazione sostenuta dalla dott.ssa Schettino, delegata alla trattazione della materia, ma non smentita dagli altri membri della delegazione, consisteva nella considerazione che “…lo straordinario è maggiormente conveniente per il personale civile…”: cosa che saremmo capaci di rivendicare tutti, se solo i soldi arrivassero a tutte le destinazioni!!!  (Il che continua a prestarsi a pensieri molesti…)

Come se non fosse evidente che il finanziamento dello straordinario, che risulta nei fatti minimale ed inadeguato alle esigenze derivanti oggi dal massiccio esodo di personale, determina un recupero compensativo forzoso che almeno la banca delle ore compensa con un pur minimo ristoro economico, e col più ampio margine di recupero compensativo.

In conclusione, una posizione dell’AD discrezionale, che non condividiamo affatto, e che riteniamo insostenibile nel metodo e nel merito da parte di AD, sia per maggiore economicità che sostiene la banca delle ore e che dovrebbe essere perseguita dal buon amministratore, sia perché mira a demolire un istituto contrattuale del livello superiore che poteva essere integrato solo in positivo.

PARTE ECONOMICA:

INDENNITA’ PPL, DISAGIATA, RISCHIO: L’AD si è dichiarata disponibile ad aumentare il numero max dei turni notturni a 12 mensili, e a parametrare di conseguenza anche i turni festivi.

ATTIVITA’ DISAGIATE: L’AD condivide il nostro rilievo in merito alla necessità di non inserire nelle indennità per sede disagiata le particolari attività prestate da dipendenti non in turno di cui all’art. 21 del CCNL FC 2016-2018, che sono compensate con specifiche maggiorazioni della retribuzione oraria, e che non possono andare a carico del FRD a discapito del restante personale. In merito abbiamo segnalato la necessità di promuovere una revisione del decreto IM che individua le sedi disagiate per le quali riconoscere la maggiorazione a partire dal personale militare, richiamando ad esempio le criticità affrontate dal personale in servizio nella sede di Venezia.

Nessuna modifica/novità, per ora, sulle restanti voci, fra cui ricordiamo:

  • Riassegnazione dei 21 milioni della performance organizzativa perduta nel 2022;
  • Performance organizzativa: resta la proposta di introducendo al posto della Soglia di Partecipazione (presenza) il parametro dell’Apporto Partecipativo (Performance Individuale), e la riduzione dei limiti percentuali di fascia, di fatto portando dal 25% al 40% la soglia oltre la quale non si percepisce nulla.
  • Maggiorazione del premio performance organizzativa per il personale della 1^area: dopo anni di battaglie e di Accordi FRD che non abbiamo firmato, finalmente avevamo trovato la quadra a questa questione, e oggi invece è ancora confermata la sparizione della voce dalla bozza di Accordo. Ma la trattiva non è ancora finita, ci batteremo per il suo recupero.
  • Progressioni all’interno delle aree: l’AD continua a mantenere l’ipotesi di non farle per l’anno 2023.
  • Performance Individuale: confermata la sparizione di questo articolo
  • Posizioni Organizzative: l’AD conferma l’impianto iniziale: l’indennità, non più differente per le due categorie, è compresa tra un min di 200 e un max di €.2.600 annui lordi per 13 mensilità.   Riproponiamo la storia e le nostre considerazioni:
ANNO Assegnazione complessiva n. Importo PO

1^ Categoria

n. Importo PO

2^ Categoria

FRD 2021 3.500.000€. 39 Medio €.3.123,26 1794 Medio €.1925,99
FRD 2022 2.800.000€. 30 Max 2.715 1620 Max. €. 1.264,59
FRD 2023 3.500.000€. ? Per tutti compreso fra 1200 e 2.600 €.

Non può sfuggire che il budget totale previsto da Persociv è identico a quello del 2021, superando il 2022, benchè diminuiscano progressivamente i funzionari coinvolti; di conseguenza aumentano significativamente le indennità!!! E questo mentre dall’altra parte l’A.D. prospetta di eliminare la maggiorazione per la 1^ area!!! E dall’altra ancora prende in considerazione l’ipotesi di non fare progressioni orizzontali!!!

Riproporremo le nostre considerazioni, a partire dal distinguo fra le due categorie di incarichi, il cui riconoscimento economico è l’unica parte della disciplina delle PO oggetto di contrattazione.

  • Non ancora affrontata la parte relativa alle Indennità per PPL Turni Reperibilità, etc , rispetto alle quali negli anni la spesa è incrementata in misura esponenziale, a discapito delle altre voci di interesse di tutto il personale . Nonostante la segnalazione del refuso, deve ancora essere corretta da AD la misura massima giornaliera riconosciuta al personale gruista per le prestazioni lavorative che comportino la movimentazione di carichi, che per stessa ammissione dell’AD era stata quantificata in 40 €. Anziché 25.

Resta aperta la questione da noi segnalata, relativa al divieto di sforare le assegnazioni delle varie voci di spesa, un vincolo derivante dalla necessità che non sia più sanzionata automaticamente a posteriori alcuna spesa superiore al budget assegnato, sia in quanto viola il principio stesso della contrattazione, sia perché lede gli interessi degli altri lavoratori.

Queste le considerazioni alla luce della versione aggiornata della bozza di CCNI.

La trattativa proseguirà forse già nel corso del prossimo appuntamento, previsto per il 20 giugno, per ora in materia di Incentivi economici per le funzioni tecniche del personale civile.

E’ tutto, ci aggiorniamo.

p IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA       Maria Pia BISOGNI – Pasquale BALDARI – Maria Teresa D’URZO

Allegato: 14.06.2023 Persociv Bozza CCNI 2023-2025_giuridico-economico emendato