Finisce la maratona sul CCNI Difesa -parte giuridica – FLP Difesa firma, ma con nota a verbale, chiedendo di integrare con le materie mancanti. Flessibilità di almeno 1 ora in entrata e in uscita; flessibilità ai turnisti di 15 minuti; orario multiperiodale fino a 25 settimane; confermato il tetto di 200 ore per straordinario e banca delle ore; ribadito che la conversione di straordinario in recupero compensativo è (SOLO) su richiesta del dipendente (ma quanto straordinario è stato “compensato” forzosamente per mancanza di fondi…); AD si impegna a fornire gli organici; l’adeguamento dei sistemi di rilevamento presenze.

Notiziario FLP Difesa n. 65 del 08 novembre 2024 –

Dopo sei riunioni, in data 7 novembre c.a., l’A.D. è approdata a definizione la bozza di CCNI Difesa – parte normativa per il triennio 2024-2026, che integra le parti di CCNI già sottoscritte e relative alla parte economica, al NOP e al welfare, e che raccoglie la disciplina delle relazioni sindacali e dell’orario; un testo che potrà/dovrà essere aggiornato alla luce del nuovo CCNL, ed integrato delle altre parti da noi richieste e riconosciute mancanti dalla stessa AD.

Rispetto all’approccio iniziale dell’AD, che ci aveva sottoposto un integrativo che conteneva la sola materia dell’orario di lavoro, e alle rigidità dalla stessa manifestate nel prosieguo della trattativa, sicuramente è stato fatto un grosso passo avanti, nell’intento di definire un primo stralcio del CCNI DIFESA – parte normativa per il periodo 2024-2026, a distanza di ben 24 anni dal CCNI Difesa 1998-2001; un testo che, letto oggi, risulta il prodotto di un periodo decisamente più illuminato, ma che è stato notevolmente depotenziato e superato per effetto delle nefaste riforme Brunetta e dei CCNL FC successivi. Quel testo infatti copriva ad ampio spettro le più rilevanti esigenze del personale civile, in costanza di una sempre più pesante ristrutturazione: si guardava con rispetto alla disciplina delle relazioni sindacali, in ottica di obbiettivi quanto più possibile condivisi; si era contrattato il nop, il sistema dei passaggi, la riconversione professionale, le mansioni superiori, il part-time, la mobilità, la formazione: una disciplina che sosteneva il corretto svolgersi delle relazioni sindacali sul territorio e nei singoli Enti della Difesa, aprendo alla partecipazione su tutte le tematiche di comune interesse, al fine di risolvere insieme le problematiche che interessavano il Ministero e il suo personale civile.

Dunque ritrovarsi in avvio di trattativa con una bozza di CCNI che contenesse la disciplina aggiornata della sola materia dell’orario è stato sintomatico della involuzione cui siamo andati incontro nel corso di questi 24 anni!

Alla luce di queste considerazioni, FLP DIFESA , (come riferito nei Notdif 52, 56, 60, 61 e 63 dello scorso mese di ottobre), ha formulato le proprie proposte per integrare il vuoto, con i due documenti in All. 1 e 2, per dare risposta all’esigenza di integrazione sia sulle le altre materie per le quali è prevista (quali le linee di indirizzo in materia di salute e sicurezza sul lavoro; i riflessi delle innovazioni tecnologiche; il trasferimento o il conferimento di attività ad altri soggetti, pubblici o privati, ecc…), ma anche su materie per le quali non è espressamente prevista (quali as ex la riconversione o l’istituzione di tavoli tecnici a tema ad ex le problematiche dei transiti e molto altro), ma che, come nel 2000, possono assumere una particolare valenza alla luce del mai finito processo di ristrutturazione e riordino (così come confermato dal Ministro della Difesa nell’audizione parlamentare del 7 novembre u.s. dove è stata annunciata una “revisione del modello organizzativo della Difesa” e una “nuova politica del personale militare e civile”.)

Ma, come anticipato, l’AD aveva fino a ieri mantenuto un netto rifiuto a questa visione di ampio raggio.

Oggi ci viene proposto un documento (All. 3) che nel recepire lo schema proposto da FLP DIFESA, a similitudine del vecchio CCNI, parte dalla disciplina delle relazioni sindacali, procede con quella dell’orario di lavoro, e si associa all’impegno dell’AD, a mettere in calendario successivamente la trattazione delle altre materie di cui sopra. A questo punto abbiamo ritenuto di sottoscrivere questo CCNI stralcio, con una nota a verbale (All. 4), parte integrante dello stesso CCNI, che richiama questo impegno.

Questi i punti salienti del documento :

  1. La flessibilità dell’orario di lavoro è stabilita in almeno 1 ora in entrata e in uscita;
  2. È ammessa anche per i turnisti la flessibilità per 15 minuti in ragione del passaggio di consegne;
  3. La durata dell’orario di lavoro è di 36 ore settimanali e non può superare la media delle 48 ore settimanali, comprensive del lavoro straordinario, calcolata con riferimento ad un arco temporale di sei mesi, elevabile a livello dei singoli uffici fino ad ulteriori sei mesi… …secondo quanto previsto negli accordi di contrattazione integrativa territoriale;
  4. Le differenze di concentrazione dell’orario nell’orario multiperiodale sono possibili per archi temporali di max 25 settimane;
  5. Il lavoro straordinario, per il quale è confermato il tetto di 200 ore annue, può essere autorizzato anche senza certezza di finanziamento, ma può essere soggetto a recupero compensativo solo su richiesta dell’interessato (dunque non può essere imposto);
  6. È stato stabilito anche per i dipendenti che abbiano aderito all’istituto della banca delle ore il tetto annuo individuale di 200 ore, che devono essere autorizzate tenendo conto della relativa copertura finanziaria.

Nelle dichiarazioni congiunte e nell’annesso al CCNI emerge poi che:

  • L’AD si impegna ad operare affinché i sistemi di rilevamento dell’orario e di gestione delle assenze siano resi conformi allo stato giuridico del personale civile, superando le difficoltà di gestione attuali;
  • L’AD si impegna a fornire con cadenza periodica le tabelle organiche aggiornate del personale civile, che non possono essere “riservate”;
  • L’annesso costituisce utile ricognizione integrata della disciplina delle relazioni sindacali, necessario alla luce delle “interpretazioni” talora distorsive e riduttive dei diritti sindacali, quali quello di affissione, di assemblea e della disponibilità di locali per le attività sindacali.

Nella seconda parte della riunione si è data priorità alla trattazione della disciplina della mobilità e l’AD ha provveduto a illustrare le prime valutazioni sulla mobilità straordinaria, riepilogate in una serie di slides (che pubblichiamo sul nostro sito), di cui si comincerà a discutere giovedì 21 novembre.

Per ora è tutto, vi terremo aggiornati. Cordialissimi saluti.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

ALLEGATO 1 – FLP DIFESA – Bozza di Protocollo d’Intesa relazioni sindacali

ALLEGATO 2 – FLP DIFESA – tematiche sospese oggetto di CCNI e confronto

ALLEGATO 3 – CCNI 2024-2026_giuridico + ANNESSO ALLEGATO 4 2024.11.07

ALLEGATO 4 – Nota a verbale CCNI Difesa

ALLEGATO 5 – Persociv slide su mobilità interna straordinaria 07.11.2024